di Graziella Zaccone Languzzi
1) Un bel 10 all’assessore alle Politiche Sociali, Pievittorio Ciccaglioni, e all’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini per questa iniziativa: “Il Comune di Alessandria installerà gazebo davanti alla Posta e all’ufficio migranti”. L’amministrazione comunale ha acquistato i gazebo per dare ristoro a tutti quei cittadini che si recano alla Posta Centrale in piazza Libertà per proteggerli dal sole ed evitare colpi di calore, data la stagione. I gazebo rimarranno per tutto il tempo necessario, quindi gli utenti delle poste saranno protetti anche dal maltempo. I due Assessori si sono preoccupati anche dei cittadini che fanno la fila di fronte all’ufficio stranieri della Questura di Alessandria, in corso Lamarmora. Nell’articolo si leggono i particolari, ma dopo un doveroso ringraziamento ai due Assessori mi si permetta di dire che tale sensibilità non l’hanno avuta Poste Italiane e lo Stato (Prefettura), con certamente più possibilità economiche per dotare tali strutture di protezioni adeguate.
Poste Centrali di piazza Libertà è un palazzone con lo spazio utile e la quantità di sportelli per velocizzare le necessità degli utenti ed evitare le code, come se fossimo ancora in lockdown. Gli sportelli sono protetti da vetri, siamo in zona bianca, in questi giorni abbiamo assistito a grandi assembramenti per le vittorie degli azzurri agli Europei di calcio, abbiamo visto e letto del rave party a Pisa con oltre seimila ragazzi arrivati da tutta Europa senza controlli sanitari, e la domanda è se erano tutti vaccinati e con il pass verde. Le migliaia di persone alla manifestazione di Milano, Roma e altre città a sostegno della legge ZAN contro l’omotransfobia, i vari cortei Gay Pride tutti senza mascherine, e noi dobbiamo ancora subire code per ottenere un servizio a pagamento da Poste Italiane? Il Covid ha prodotto un andazzo di cui tanti si stanno approfittando, ed è una vergogna.
Voto: 10
3) All’amico Renato (Kovacic), che quando protesta si incatena. A volte proteste condivisibili altre no, e questa volta mi pare solo una mossa anticipata per le amministrative del 2022. Robetta pre elettorale insomma. infatti il compagno in catene Vincenzo Costantino già ne parla.
Kovacic mi ha stuzzicata per giorni con messaggi a partire dall’annuncio che si sarebbe incatenato di fronte al teatro comunale per protestare contro la sua ormai più che decennale chiusura. Mi ha inviato foto e articoli che gli sono stati dedicati dagli organi di informazione, alla fine è d’obbligo dedicargli anche una pagella. L’amico Kovacic (ex consigliere comunale del Pci, parliamo di prima repubblica ovviamente) in questa impresa ha trovato due compagni di avventura: Vincenzo Costantino, già candidato sindaco alle ultime elezioni come sindaco per poi convergere a sostegno dell’ex sindaco Rita Rossa e il capogruppo del Pd a Palazzo Rosso Paolo Berta. Le motivazioni di questa protesta si leggono sull’agenzia Ansa: “Alessandria: cittadini si incatenano davanti Teatro Comunale. Protestano contro sua chiusura da undici anni”.
Gli organi di informazione che hanno trattato questa protesta evidenzia che vengono chieste (ovviamente per pura propaganda) le dimissioni del Sindaco Cuttica, che sarebbe la causa dello sfascio del teatro, oltre che della piscina comunale, anch’essa ferma da tempo immemore.
Pongo una domanda a Kovacic e compagni: signori, per rimettere in piedi il teatro e la piscina comunale quale è stato l’impegno dell’amministrazione precedente, vostra parte politica? Ha avuto cinque anni, 2012/2017, per restituire teatro e piscina alla città. Ho seguito quel quinquennio passo a passo, non mi sono persa nulla, a partire dalla dichiarazione di un evitabilissimo dissesto, con tutto ciò che ancora oggi ne consegue per tutti gli alessandrini.
Come potete pensare che in tali condizioni finanziarie sia l’ex amministrazione Rossa sia l’amministrazione Cuttica potessero finanziare simili progetti? Basta poi guardare a cosa succede anche fuori dal nostro cortile, in tutto il paese: il tempo di faraonici progetti pubblici è finito da tempo, e anche le modalità di intrattenimento e divertimento delle persone sono mutate. Rilanciare teatro e piscina si può, ma con un approccio radicalmente nuovo, e sfruttando opportunità come quelle della Coesione territoriale, per fare un esempio.
Del resto durante l’amministrazione regionale Chiamparino 2014/2019 (della stessa parte politica della amministrazione Rossa) dalla Regione non è arrivato un euro per rimettere in sesto il teatro: non vi pare un po’ pretestuoso e strumentale questa manfrina che avete messo in scena nelle scorse settimane? All’amico Kovacic rammento per la seconda volta la situazione finanziaria del nostro Comune, che parte dal dopo Calvo.Chiedere le dimissioni di un primo cittadino per una situazione simile fa sorridere. Peraltro, anche in tempi di assoluta crisi della politica, il sondaggio del Sole24Ore sui sindaci evidenzia che Cuttica piace a 1 alessandrino su 2, quasi a fine mandato. Qualcuno ancora rammenta qual’era il livello di popolarità del sindaco precedente? Io ho vaghi ricordi di reiterate maglie nere…
Voto: 3
3) Finalmente un inizio di normalità che esprime rispetto e attenzione per il paziente ricoverato in ospedale e per la sua dignità di essere umano: perché il paziente ha diritto durante il ricovero di poter vedere almeno il volto dei familiari. La notizia: “Azienda Ospedaliera: visitatori ammessi solo con green pass o vaccino”.
In sintesi: “In linea con le recenti aperture e le nuove disposizioni nazionali e regionali relative al Covid-19, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria riapre le porte ai visitatori, ma con alcune limitazioni. Amici e parenti potranno infatti tornare a trovare i pazienti ricoverati se in possesso di green pass o di certificato vaccinale. Le visite sono previste nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 7.00 alle ore 8.30, dalle 13.00 alle 14.30 e dalle 18.00 alle 19.30. Si ricorda che gli ingressi all’Ospedale di Alessandria continueranno ad essere presidiati dagli operatori socio-sanitari al fine di garantire un accesso sicuro alle strutture”. La pandemia ci ha tolto tutto: vita, salute, serenità, libertà, lavoro, perdita di certezza economica. Creando povertà e in ambito sanitario ci ha tolto persino la possibilità di curare altre malattie, che non fossero il Covid. Da marzo 2020 non si è parlato altro che di virus, con il blocco dei ricoveri giornalieri per altre cure, e interventi chirurgici procrastinati laddove si poteva, con interminabili liste di attesa. Ma le malattie non sono andate in vacanza, e hanno continuato a colpire le persone con una ristretta possibilità di accesso adeguato alla cure, anche in termini di tempistica. Chi è stato ricoverato in questi mesi non ha avuto neppure la possibilità di un cambio biancheria consegnato personalmente da un famigliare con le dovute precauzioni. La presenza di un familiare anche per pochi minuti aiuta lo stato d’animo di un paziente, che non si sente abbandonato. Non è stato per niente corretto e umano tutto questo,conseguenza delle scelte di un Governo inadeguato, pressapochista e chissà che altro, come il Conte 2: “C’era interesse a tenere i segreti. Ora vi svelo tutte le bugie sul Covid”.Ora si spera che l’ospedale dia anche ‘un taglio’ alle liste di attesa: un mio congiunto per una visita specialistica cardiologica di controllo con ecografia cardiaca e elettrocardiogramma richiesta dal medico di famiglia nel mese di maggio 2021 è prenotato per ottobre 2021… nell’attesa uno puo’ morire almeno un paio di volte!
Voto: 6