Simulato al Ciampini-Boccardo un processo penale per spiegare i meccanismi della giustizia

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Un’iniziativa singolare, di grande impatto emotivo, la simulazione di un processo penale, avvenuta tra le mura scolastiche ed eseguita in modo analogo alla normale prassi giudiziaria: accusa, difesa, giudice e testimoni si sono confrontati sull’accertamento di fatti criminosi ipoteticamente accaduti: lo spaccio di stupefacenti nei pressi di una scuola.

E’ quanto è avvenuto tra le mura dell’Istituto Ciampini-Boccardo, alla presenza del Dirigente scolastico Mario Scarsi, della Prof.ssa Roberta Angeleri , ideatrice ed organizzatrice dell’iniziativa, l’avvocato Davide Albini, Pubblico Ministero Onorario presso la Procura di Genova, l’Avvocato Giuseppe Romano, iscritto all’ordine degli avvocati della Provincia di Alessandria. Graditissima anche la presenza del tenente M. La Piana del corpo dei Carabinieri di Novi Ligure.

Copia di Al Ciampini Boccardo si celebra la giornata nazionale contro il bullismo CorriereAlSi è trattato della seconda udienza processuale, la prima si è svolta il 30 gennaio con la presentazione degli avvocati, la raccolta delle prove a carico dell’imputato, uno studente, precedentemente edotto, insieme ad altri compagni sui ruoli processuali e sulle regole del processo penale e il seguente rinvio a giudizio. Nell’udienza finale di lunedì 20 febbraio sono stati ascoltati i testimoni e l’imputato stesso. Al termine dell’udienza, è stata emanata dal giudice la sentenza di condanna.

Su una sceneggiatura costruita ad hoc, alcuni studenti protagonisti appartenenti alle classi 2^I, 2^M, 2^N,2^0, 2^R, 2^L si sono immedesimati perfettamente nel ruolo loro assegnato, seguendo le perfette dinamiche del processo penale: eccezioni, obiezioni, esame e controesame. Il processo è stato, per così dire, l’ultimo atto di un progetto didattico, preparato e curato nei dettagli dai docenti di Diritto dell’Istituto Ciampini – Boccardo, su un tema di ampio respiro e grande valenza morale, “l’educazione alla legalità”, un argomento di cui la scuola deve farsi portavoce, attraverso molteplici approcci.

Conoscere la giustizia e le sue prassi è uno di questi; esso diventa per gli studenti uno strumento concreto per acquisire una maggiore consapevolezza delle conseguenze che le azioni criminose possono determinare. Per avvicinare i giovani alle istituzioni, è oggi più che mai necessario sviluppare in loro la capacità di riconoscere e contrastare fenomeni di prevaricazione e corruzione, promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole del vivere civile, favorire la maturazione di una coscienza democratica.

Al Ciampini-Boccardo, nella scuola del futuro, nella “buona scuola”, “sapere e lavoro”, prima separati e poi distinti si uniscono, nell’intento di formare nuove generazioni sempre più responsabili, cittadini del futuro sempre più consapevoli e istruiti sulle nuove sfide sociali.