10 a Bob Accardo, 2 alla ‘progettualità alessandrina! [Le pagelle di Gzl]

10 a Bob Accardo, 2 alla 'progettualità alessandrina! [Le pagelle di Gzl] CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) A Giuseppe ‘Bob’ Accardo, direttore responsabile de L’Informatore Alessandrino, il free press cartaceo mensile di Radio B.B.S.I. Il bel voto Accardi se lo merita per i suoi editoriali puntuali, reali che riguardano la vita politica della città e non solo. Una fonte di argomenti stuzzicanti, che talora ispirano anche queste pagelle. Questo mese l’editoriale di pagina 4 con titolo: “Anche la povertà paga la sua tangente” mi casca a fagiolo, e nel condividere riga per riga il pezzo spiego il perché tale argomento mi interessa. Ad ogni ‘stacco’ di pubblicità in TV, fanno ‘passare’ scene penose che strappano il cuore di bimbi africani che necessitano di cibo, cure, scuola, e cercano una famiglia che li adotti a distanza. Subito dopo lo spot, una voce suadente invita ad inviare denaro per aiutare questi piccoli sfortunati. Le sigle sono innumerevoli, non le conto neppure più, e ognuna con il suo conto corrente. La mia domanda è: chi controlla questo mercato? Chi controlla la quantità raccolta di denaro e come viene utilizzato per quei bimbi africani? Siamo nel 2017 e dagli anni ’80 in TV passano le immagini di bimbi malnutriti, scheletrici, con grandi occhioni che ti guardano strappandoti il cuore, e mamme con mammelle asciutte per mancanza di 10 a Bob Accardo, 2 alla 'progettualità alessandrina! [Le pagelle di Gzl] CorriereAl 1nutrimento. In circa quarant’anni di raccolta denaro e con le “cooperazioni internazionali” impegnate, la situazione è rimasta tale e quale? Nel frattempo mentre qualcuno (incontrollato a mio avviso) specula su questa tragica situazione in un grande continente, che non nascondiamoci possiede ricchezze naturali, dallo stesso arrivano a casa nostra masse di giovanotti sani, per nulla mal nutriti, e solo raramente reali ‘rifiugiati politici’. Non vado oltre e cito due titoli di libri interessanti: “Attenti ai buoni” di Mario Giordano e “Le ambiguità degli aiuti umanitari – Indagine critica sul Terzo settore” di Giulio Marcon. Chi sono? Mario Giordano, alessandrino di nascita, è scrittore, giornalista ed è il Direttore del TG4/Mediaset. Giulio Marcon è un filosofo, Operatore Sociale, Deputato di SEL e fa parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Due persone politicamente distanti, ma denunciano la stessa cosa. Come Bob Accardo mi pongo una domanda: “dove finiscono i soldi della solidarietà?”
Voto: 10

 

 

10 a Bob Accardo, 2 alla 'progettualità alessandrina! [Le pagelle di Gzl] CorriereAl 3  2) Nei giorni scorsi ho letto che si ritorna a parlare dopo tanto tempo dell’ex Istituto dei Sordomuti sito in piazza Santa Maria di Castello (grazie per le belle foto a Tony Frisina!), un bene comunale che si suppone tutelato dalle Belle Arti, oggi malconcio, alla faccia della tutela istituzionale, che potrebbe essere utilizzato come residenza universitaria. La proposta del Comune è gradita anche dall’Ateneo che ritiene una collocazione prestigiosa in questa piazza storica ormai riqualificata. Ma indovinate un po’? Non ci sono i soldi per procedere alla ristrutturazione, e anche questa non è più una novità! Ed è qui che arrivano le mie domande: negli anni ’90 ricordo che si parlava di “Programma di riqualificazione urbana (PRIU) denominato “Borgo Rovereto – i cortili Ritrovati”. Che ne è stato? Quanta parte di quel programma è stato finanziato? Negli eventuali capitoli era compreso l’ex Istituto dei 10 a Bob Accardo, 2 alla 'progettualità alessandrina! [Le pagelle di Gzl] CorriereAl 5Sordomuti? Se sì, in che cassetto giacciono dimenticati? Oppure riformulo la domanda: di quel programma esistono atti ufficiali documentanti su a quanto ammontava il finanziamento del progetto, quali privati ne hanno beneficiato, quali beni storici esistenti ne hanno usufruito, quanto è rimasto da fare e se sono rimaste risorse inutilizzate? Chiedo troppo? Ricordo pure che la proposta odierna di utilizzare tale immobile come casa per gli studenti era già stata pensata negli anni ’90 unitamente ad altre proposte di utilizzo. Infine: oggi la riqualificazione della piazza che ospita l’immobile è ultimata, e in prossimità delle elezioni ammnistrative ci sarà il taglio del nastro. Vi pare possibile che a breve si ricominci con cantiere, gru, camiom, e danni alla pavimentazione nuova nuova? Pensarci prima no? Ma forse il recupero dell’ex Istituto Sordomuti è anch’esso solo una ‘boutade’ pre-elettorale.
Voto: 2

 

 

3) “Arfea, salta lo stipendio. C’è solo un acconto” è ciò che si è letto sui 10 a Bob Accardo, 2 alla 'progettualità alessandrina! [Le pagelle di Gzl] CorriereAl 2giornali la scorsa settimana. Le motivazioni le riporto da Il Piccolo: “Ci risiamo: per via dei mancati trasferimenti da parte dell’Agenzia della mobilità, gli oltre duecento dipendenti dell’Arfea non riceveranno lo stipendio del mese di gennaio, ma solamente un acconto di 700 euro”. Questo è il paese dei carrozzoni: consorzi, agenzie, enti etc. creati dal pubblico per curare settori di pubblica utilità e che dovrebbero quindi funzionare bene. In più appunto ci sono realtà private come Arfea, che però dai contributi pubblici in buona parte dipendono. Chissà perché allora ci devono andare di mezzo sempre i lavoratori: la mano pubblica dovrebbe sapere che in caso di ritardo nell’invio dei trasferimenti le aziende preposte al trasporto pubblico, che sia urbano o extraurbano, si trovano in difficoltà drammatica: i mezzi infatti devono comunque muoversi in sicurezza, con il pieno di carburante, e retribuendo autisti, meccanici, tecnici ecc…
Da cittadina e utente di tali mezzi, senza conoscere le motivazioni dei mancati trasferimenti, posso solo esserne nauseata e dispiaciuta per il fatto che chi ha nelle mani la mia sicurezza quando utilizzo un mezzo di trasporto sia trattato in questo modo. Ma cosa pensano gli “alti papaveri”, che 700 euro siano sufficienti per sopravvivere? Forse qualcuno non ha ancora compreso che i trasporti sono essenziali per i cittadini di questa Regione pur bella ma dannata e “sfigata” grazie a chi negli anni l’ha amministrata male. I piemontesi devono spostarsi da un luogo all’altro per andare a lavorare, a scuola, nelle varie strutture sanitarie visto che con le “riorganizzazioni”, ossia i tagli, le ASL ci fanno girare come trottole da una località all’altra per visite e piccoli interventi. A completamento di informazione e per chi non lo sa, Alessandria nell’Agenzia della Mobilità Regionale è rappresentata da Paolo Filippi. Ma eccovi anche una news di fine 2016.
Voto: 2