Inquinamento, rischi sanitari e ‘scivolate’ sul Meier: si riparte! [Le pagelle di Gzl]

ponte-meier-pedonaledi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) “Il Ponte Meier è pericoloso: la passerella ghiaccia e si rischia il capitombolo” è il titolo di un giornale online locale pubblicato il 30/12/2016 e per far capire ne estrapolo una parte: “Ha appena due mesi di vita, non è finito al 100% e già si scoprono alcuni ‘punti deboli’. Con l’arrivo delle temperature sottozero, infatti, il passaggio ciclopedonale in legno diventa potenzialmente insidioso. Scivoloso. La sera e praticamente tutte le mattine da qualche giorno a questa parte si ricopre di brina, che va via quando il sole, se c’è, si alza quasi a mezzogiorno”.
Mi chiedo: ne facessero una giusta in questa città! Già mi ero meravigliata che la passerella ciclopedonale del nuovo ponte fosse in legno “modello parquet”, sia pur pensato per esterno: su un fiume, e in una città umida come Alessandria è il massimo dell’assurdità di chi lo ha progettato vent’anni fa. Considerate però le variazione effettuate rispetto al modello originale, al momento di realizzarlo “chi di casa nostra”, lo poteva correggere con una robusta pavimentazione antiscivolo. Altro problema sono le curvature e salite che non aiutano certo, e per una pavimentazione di legno sarà necessaria una manutenzione frequente. Speriamo bene, ma via Dossena insegna!
Voto: 2

 

2) “Approvata mozione sul registro comunale delle malattie oncologiche”. Era ora e Rio Lovassina 3doveva essere già pensata nel dopo alluvione per verificare ciò che è stato depositato ad Alessandria dalla massa di liquame arrivata da mezzo Piemonte. Sarebbe stato un atto importante dell’Assessorato Sanità regionale e delle ASL e ARPA territoriali analizzare suolo e acqua ed eventuali contaminazioni subìte, rendendole pubbliche per catalogare malattie varie di tipo respiratorio, allergologico e dermatologico, vista la già precaria insalubrità territoriale esistente. I Cinque Stelle comunali hanno fatto un buon lavoro e ottenuto un risultato, il dubbio sta su quando la mozione sarà messa in attuazione, o se cadrà nel dimenticatoio, ricordando che questa consiliatura ha i mesi contati. Alla nostra città, ai sobborghi e al territorio provinciale non manca nulla: l’amianto è dappertutto, il nucleare a due passi: Bosco, Trino, Saluggia, e poi la Fraschetta riccamente “farcita” di veleni. Il Lovassina è stato definito il rio più inquinato d’Italia, e puntualmente ‘esce’ spargendo ulteriori tossicità. Sulla Fraschetta e sul rio Lovassina si sono spese parole ed energie economiche, e il risultato è che nulla si è fatto ad oggi. Lo dimostra una notizia apparsa sul quotidiano La Stampa a fine settembre 2016,  neanche tanto in evidenza, perché meno si sa meglio è, con questo titolo: “Cromo esavalente e solventi nella falda sotto l’ex Fn di Bosco Marengo. Caccia a chi ha inquinato”. Ecco è questa “caccia a chi ha inquinato” che fa cadere le braccia.
Casalbagliano allagamentoPoi c’è Casalbagliano, dove col maltempo si beccano da anni la fogna in casa: per i preposti è salubrità? Per non parlare del numero di tumori di varia natura in ogni parte del corpo, tra cui leucemie nelle varie forme, tumori ai linfonodi, un aumento di sofferenze alla tiroide, gravi allergie ed intolleranze che forse non provocano la morte ma rendono la vita estremamente complicata. il tutto causato da inquinamento, radiazioni, acqua e terra avvelenate da sostanze chimiche e radioattive. Nulla si fa per bonificare, ci si ammala, si muore, nel contempo la Regione ‘taglia’ alla grande, i ticket sono esosi, le liste di attesa sono inverosimili.
Voto: 6

 

3) Sempre più casi di meningite in Italia, e anche se ci si affretta ad Sanità nuovaaffermare che l’immigrazione non è fra le cause, in realtà nessuno è in grado di negarlo con certezza: anzi, attenzione perché “non c’è fumo senza arrosto”. Ora i casi aumentano, e i giornali online toscani (pare la regione più colpita) sono tornati alla carica forti di conferme della ASL. Bufale o fondate verità, di fronte a rischi salute ed epidemie gravi, addirittura mortali causate da “portatori sani”, chi è preposto alla salute a livello sia ministeriale che regionale dovrebbe avere l’onestà e la sincerità di dire come stanno le cose, e non cercare di ‘coprire’ per vari motivi, tra cui “aver toppato di brutto nella gestione immigrazione”. Sono tornati anche vecchi problemi sanitari di cui non si sentiva parlare da anni, come la tubercolosi. Perché il vaccino tetravalente A-C-W135-Y è da tempo raccomandato a chi si reca in Paesi dove sono presenti i sierotipi di meningococco contenuti nel vaccino, ad es. nella zona dell’Africa sub-sahariana e in aree del mondo in cui sono in corso epidemie di questa malattia indicate come “cintura della meningite”? Se non sono le lobby delle industrie sanitarie a “spingere”, e se esiste tale pericolo, perché il vaccino non è gratuito, e si paga in alcune Regioni tra cui il Piemonte?  Per la zero credibilità che oggi merita chi ci governa, bufala o non bufala non si può più abbassare la guardia, e i preposti alla nostra salute facciano esami concreti già nelle prime ore dello sbarco: non possiamo “meritarci” anche questo.
Voto: 3