Confesercenti lancia la sfida: “Una passeggiata coperta in via San Lorenzo per stimolare lo shopping in centro”. In platea tanta politica alessandrina

confesercenti-1Confesercenti ci crede, e il suo presidente di zona Manuela Ulandi lancia la sfida: “Alessandria può e deve rinascere davvero, perché ha energie, competenze e risorse in abbondanza. Dobbiamo solo smettere di piangerci addosso e di criticare in maniera sterile, e riprendere a progettare il futuro, e la città che verrà, se lo vorremo. Questo in ogni campo: a noi di Confesercenti compete ovviamente il commercio, e siamo prontissimi”.

Le aspettative, per il lancio del progetto “La città che verrà” venerdì pomeriggio in Camera di Commercio, erano alte, e lo si è visto dal ‘parterre de roi’ dei partecipanti: c’era un’ampia rappresentanza della politica locale (nutrito l’elenco: l’onorevole Cristina Bargero, i consiglieri regionali Mimmo Ravetti e Massimo Berutti, gli assessori Marcello Ferralasco e Mauro Cattaneo, e poi esponenti del centro destra come Ugo Cavallera e Piercarlo Fabbio, e in ordine sparso Antonio Maconi, Felice Borgoglio, Gianni Ivaldi, Giorgio Barberis, Cesare Miraglia. E poi un drappello del Movimento 5 Stelle, capitanato dal consigliere comunale Domenico Di Filippo, con Mauro Traverso e Michelangelo Serra), ma anche del mondo dell’impresa e delle associazioni (da Barbara Paglieri al direttore di Ance Luigino Tosi, oltre naturalmente ai padroni di casa Giampaolo Coscia e Roberto Livraghi), e tanti commercianti, i diretti interessati. E’ di uno di loro, Simone Lumina, la battuta più salace nei corridoi: “ma quanta gente di centro destra vedo in giro: un tempo non andavano da Ascom?”. Il nutrito parterre, in realtà, era certamente eterogeneo e trasversale, e se un tratto distintivo e comune si poteva cogliere era la voglia di concretezza, e di una visione capace di guardare al futuro in termini di progettualità e proposta.

Si parte con una ‘carrellata’ di testimonianze video (ve le proporremo nei prossimi confesercenti-3giorni, ndr), rapide e incisive, che sintetizzano alcune delle eccellenze alessandrine: l’Azienda Ospedaliera (con il suo direttore generale Giovanna Baraldi), il Conservatorio Vivaldi (con la direttrice Angela Colombo), e poi la Scuola di Polizia (il direttore Bruno Di Rienzo), l’Università (con i due direttori di dipartimento, Salvatore Rizzello e Leonardo Marchese) e Alexala (con la direttrice Rita Brugnone).

Poi tocca a Manuela Ulandi, che ce la mette tutta per comunicare positività: sorridente e in splendida forma, evidentemente soddisfatta per una risposta così significativa in termini di partecipazione, lavora sui numeri, che raramente mentono. E i numeri dicono che ad Alessandria il commercio ha ancora una centralità assoluta: “nel nostro comune – sottolinea la presidente di zona di Confesercenti – ci sono circa 2200 attività economiche, che occupano 9000 mila lavoratori, per un fatturato annuo di circa 860 milioni di euro. Se poi rivolgiamo la nostra attenzione soltanto all’area interna agli spalti cittadini, troviamo uno spazio commerciale di circa 80 mila metri quadri. Nel centro ci sono 400 negozi più o meno, con un fatturato annuo di circa 160 milioni di euro, e 1.600 occupati”.

Dati di tutto rispetto per una città come Alessandria, in cui dipendenti pubblici e pensionati certamente la fanno da padroni, ma che senza un adeguato polmone commerciale rischierebbero seriamente di ‘acccartocciarsi’ su se stessa. Ma Manuela Ulandi va oltre: “Sappiamo bene quale sia oggi il peso dei grandi centri commerciali, e del commercio on line che cresce a ritmi esponenziali: entrambi i comparti poggiano su una grandissima capacità organizzativa, alla quale il commercio tradizionale deve saper contrapporre, nell’interesse prima di tutto della clientela, una progettualità altrettanto forte”. Il che significa, ovviamente, sapersi muovere su diversi fronti (dal marketing all’accoglienza, alla messa a punto di iniziative di richiamo) in maniera unitaria, e con una forte managerialità, e una regia collettiva in grado di ‘fare sintesi’.

confesercenti-2Manuela Ulandi ha evitato qualsiasi riferimento ai rapporti tra comune di Alessandria e Ascom, che in questi mesi hanno certamente prodotto alcuni appuntamenti di rilievo, ma anche dato l’impressione di un’alleanza tanto esclusiva quanto ‘escludente’ verso tutti gli altri soggetti del settore. Con decisione però la presidente di Confesercenti ha fatto invece cenno al tema risorse, assolutamente centrale in questi casi. E quando ha parlato dei PQU, piani di riqualificazione urbana, finanziati dalla Regione Piemonte, in tanti in sala hanno certamente pensato alle occasioni perse in maniera maldestra in questi ultimi anni da Palazzo Rosso. “Presentare un piano di riqualificazione urbana non significa chiedere un finanziamento a fondo perduto per asfaltare qualche strada (e chissà che a qualcuno siano ‘fischiate le orecchie’, ndr): ci vuole un progetto vero, realizzabile, capace di rivitalizzare una via e un’intera area, e di farle decollare davvero”, ha sottolineato la presidente di Confesercenti Alessandria. Che ha colto l’occasione per presentare una proposta concreta indirizzata al centro storico alessandrino (in realtà già anticipata tempo fa proprio a CorriereAl): una passeggiata coperta su buona parte di via San Lorenzo, grazie alla quale rilanciare non solo una delle strade ‘storiche’ dellovia-san-lorenzo shopping alessandrino, ma tutta l’area del centro storico. “Il progetto c’è, pensiamo ad una copertura leggera e assolutamente trasparente, discontinua, in acciaio e vetri: passeggiando all’interno della struttura gli alessandrini vedranno soltanto delle lastre di vetro antiriflesso alternate a vetri fotovoltaici trasparenti. Per conferire ulteriore movimento alla facciata la struttura è stata pensata da poter applicare sui pannelli in vetro installazioni artistiche e luminose alimentate da un impianto fotovoltaico”.

Insomma, forte innovazione tecnologica nell’utilizzo dei materiali del progetto, ma anche pieno rispetto della tradizione che via San Lorenzo ad Alessandria ha sempre incarnato, ed incarna.

Quanti soldi ci vogliono per realizzare il progetto di ‘copertura’ proposto da Confesercenti? “Dai 630 mila ai 680 mila euro – precisa Ulandi -, dipende dall’inserimento o meno dei vetri Comune Alessandria serafotovoltaici in alcuni punti: ma presentando in Regione un Piano di Riqualificazione Urbana adeguato, ottenere le risorse non è certamente impossibile”. Poi aggiunge: “tutto dipenderà naturalmente dalla volontà di chi amministrerà Alessandria nei prossimi cinque anni”. E ieri, in Camera di Commercio, il ‘sentiment’ dell’attesa, ricca di punti interrogativi ma anche di speranza, si coglieva in maniera netta.

Ettore Grassano