PD alessandrino alla resa dei conti: “Caro Brina, il partito non sostiene Rita e la giunta, e noi ci dimettiamo”

Partito Democratico scissionePartito Democratico alessandrino alla resa dei conti. Giovedì sera si preannuncia un’assemblea cittadina infuocata, a seguito della vicenda che il collega Sozzetti ha ben raccontato nel suo articolo di ieri.

Come finirà il braccio di ferro tra il segretario cittadino Massimo Brina, e i custodi dell’ortodossia rossiana? In ballo non c’è probabilmente soltanto la candidatura a sindaco del 2017, ma il rapporto tra il primo cittadino Rita Rossa, i suoi fedelissimi e una città che attende da tempo segnali concreti, e non solo slogan. Mentre da Palazzo Rosso, dopo i proclami della campagna elettorale 2012 su partecipazione, trasparenza e ‘pareti di vetro’, in questi anni di condivisione con la cittadinanza se ne è vista davvero poca.

Seguiremo la vicenda con attenzione, ma anche continuando, da giornalisti professionisti, a dire la nostra senza alcun timore, per riflettere il disagio, le perplessità e la preoccupazione di un’intera comunità che annaspa, e vorrebbe poter guardare al futuro con un po’ più di fiducia. Ma che, se si guarda attorno, vede solo inaugurazioni rituali, e ascolta proclami triti e inconsistenti.

Gli statisti dimissionari torneranno sui loro passi? Il segretario cittadino delBrina-Massimo_ok PD Massimo Brina riuscirà a riprendere il controllo del partito, o si dimetterà a sua volta?

Ecco intanto, di seguito, il testo completo della lettera dei cinque componenti della segreteria cittadina.

E. G.

 

Caro Massimo,
quando nel 2012 abbiamo vinto le elezioni ed è stata eletta Rita Rossa sindaco di Alessandria noi, gruppo dirigente del Pd abbiamo assunto un impegno, grande, che andava e va al di la di quello che ognuno di noi singolarmente avrebbe potuto o potrà fare.

Gli elettori ci hanno votato per rinnovare e amministrare bene, per guidare la nostra comunità e la nostra città verso la modernità, per affrontare le questioni che da più di vent’anni si trascinavano, per uscire da quell’ombra che spinge, ancora adesso molti interlocutori della politica e dei media, a cercare la luce solo nel passato e mai nel futuro.

Nell’Amministrazione, il Partito Democratico che con 14 consiglieri sui 19 della maggioranza la guida, si è assunto un peso enorme, accollandosi scelte difficili che si sono misurate con normative contraddittorie e processi di riforma degli enti locali e della pubblica amministrazione ancora incompleti. Adesso iniziamo a vedere qualche buon risultato, che non ha ancora la visibilità meritata, e che possiamo, per citarne qualcuno a solo titolo esemplificativo e non esaustivo, indicare nel:

Palazzo Rosso nuova• Risanamento economico-finanziario del Comune;
• Riorganizzazione delle partecipate;
• Garanzia nel mantenimento dei Servizi e tutela e mantenimento di posti di lavoro;
• Bonifica del Teatro e sua riapertura;

Sappiamo che non basta. Sentiamo il perdurare degli effetti di una crisi sociale, di una sfiducia nella politica, mai così forte nel paese, e di una percezione ancora debole dei risultati che l’azione riformista del Governo Renzi ha messo in moto, ma non capiamo l’assenza del partito.

L’orizzonte che abbiamo messo in campo in questi anni – il pensiero che ci guida – ovvero quello di immaginare Alessandria nella sua dimensione europea come un’altra città francese, spagnola o tedesca di uguale dimensioni, snella ed efficiente nella sua organizzazione, nell’erogazione dei servizi, nella capacita di essere comunità attrattiva, richiede uno sforzo culturale e politico.

Non è un impegno generico, ma è il motivo, con tutti i limiti dei singoli, per il quale abbiamo candidato nel consiglio comunale e nominato nella giunta e per la stragrande maggioranza dei CDA delle aziende pubbliche amministratori giovani e competenti.

E’ chiaro quindi che l’assenza di sostegno all’amministrazione e di azione del partito, compreso quello di rivendicare almeno un risultato (non un manifesto), stride non solo su quello che avremmo dovuto almeno fare quotidianamente o che dovremmo mettere in campo nei prossimi dodici mesi, ma soprattutto con la continua discussione sul tema del sondaggio e delle possibili primarie o su cosa fa Caio o dove va Tizio.

Se è chiaro che nessuno potrà sottrarsi al giudizio e alle responsabilità, è altrettanto chiaro che il partito farà le sue riflessioni su come affrontare la prossima scadenza elettorale del 2017 quando sarà tempo con gli strumenti e i modi che riterrà opportuno, peraltro, come già stabilito più di quindici mesi fa, nessuno, ripetiamo nessuno, verrà meno alle proprie responsabilità.

Ma allora Massimo per quanto tempo è sostenibile che il partito stia zitto e non risponda mai agli attacchi di leader del passato o ex Pd, o agli articoli falsi, tendenziosi e rancorosi di qualche scribacchino della prima repubblica che attacca quotidianamente i nostri amministratori? Anzi a volte l’impressione è che siano “quasi interlocutori” del circolo PD di Alessandria.

Dopo più di sei mesi di lavoro per cercare di rimettere il partito cittadino e la tua guida nelle condizioni di poter esercitare quel ruolo che ti è stato assegnato con il mandato congressuale e nell’assenza di iniziativa, ti presentiamo le nostre dimissioni dalla segreteria cittadina, con la speranza che il chiarimento necessario possa essere utile a tutti noi per riaffermare e sostenere l’amministrazione di centrosinistra e rilanciare l’azione del PD cittadino.

Con affetto.

F.to
Rossella Procopio
Erik Barone
Barbara Bovone
Luisella Quarati
Paolo Bianchi

Alessandria, 27 Aprile 2016

 

I sottoscritti, nell’apprendere le ragioni delle dimissioni dei membri della segreteria, chiedono la convocazione dell’assemblea cittadina per la necessaria discussione e verifica del mandato congressuale.

F.to
Berta Paolo
Zaio Filippo
Massaro Roberto
Coloris Daniele
Savi Nicola
Carniglia Giuseppe
Di Salvo Francesco
Maino Maria Luigia