“Aiutatemi a trovare un donatore compatibile”: l’Upo risponde all’appello di una tredicenne inglese

MidolloAnche il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’UPO risponde all’appello mondiale lanciato sul web per la ricerca di potenziali donatori di Cellule del Midollo Osseo.

A chiedere aiuto è Zara, una tredicenne britannica con una grave forma di leucemia e la conseguente necessità di sottoporsi ad un trapianto di midollo osseo. Reperire un donatore compatibile è molto raro: da qui la necessità di ricercarlo anche attraverso il mondo dei social network: l’account Twitter Match4Zara e la pagina Facebook ‘Saving Zara’ [come il recente appello della italo thailandese Lara Casalotti] han fatto in poco tempo il giro del mondo.

Zara non è un caso isolato: si calcola che per oltre 1.600 italiani all’anno affetti da tumore del sangue il trapianto di Cellule del Midollo sia l’unica terapia salvavita. Un dato che è destinato a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie.

Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati per poi essere comparate con quelle di chi ne ha bisogno. Se risulterà poi una compatibilità, il candidato sarà chiamato ad effettuare una donazione di Cellule Staminali Emopoietiche, che andranno a “ripristinare” il midollo malato, con una procedura in aferesi oppure (sempre meno frequentemente) con prelievo dall’osso del bacino.
“La donazione non crea danno, e viene effettuata solo dopo l’accurata verifica del buon stato di salute del volontario e può avere un effetto straordinario: la guarigione di un paziente altrimenti condannato” , riferiscono i volontari ADMO.

Da queste considerazioni la risposta per salvare Zara e altri pazienti nella sua condizioni: ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), i professionisti della Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, l’Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica di Alessandria, con la collaborazione della Croce Rossa Locale, organizzano il giorno 8 Marzo presso la sede dell’Ateneo in Viale Teresa Michel 11, la giornata di informazione seguita dalla possibilità di iscrizione al Registro Donatori di Midollo, nell’ambito del Programma Regionale di iscrizione in Università “Sei Unico Fino al Midollo” .
Scopo della giornata è fornire agli studenti tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e permettere agli interessati l’iscrizione al Registro attraverso prelievo di sangue. I dati genetici verranno poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) e comparati con quelli dei pazienti in attesa.