Barosini: “Perché sulla vicenda argini il comune non ha coinvolto proprietari e associazioni?”

Argini AlessandriaAnche il consigliere comunale Giovanni Barosini interviene sulla vicenda della istituzione della zona naturale denominata parco fluviale delle confluenze Tanaro- Bormida-Orba, e conseguente minacciato divieto di accesso agli argini per i podisti che tiene banco da alcuni giorni ad Alessandria. E lo fa con una interpellanza urgente, chiedendo chiarimenti immediati a sindaco e assessore competente.

Ecco il testo integrale dell’interrogazione:

Il sottoscritto Consigliere Comunale Giovanni Barosini

PREMESSO

-che la tutela dell’ambiente e la promozione di iniziative di recupero naturalistico del territorio sono compiti importanti delle varie istituzioni territoriali;
– che le operazioni volte a creare una maggiore sicurezza idraulica sono certamente interessanti ed auspicabili in una città come la nostra, già interessata da alluvioni;
– che la creazione di una zona naturale di salvaguardia potrà costituire il presupposto fondamentale per ottenere finanziamenti europei per progetti locali di valorizzazione del territorio;

CONSIDERATO

 che l’azione della pubblica amministrazione deve sempre essere caratterizzata dal necessario coinvolgimento nelle procedure amministrative di tutti coloro che vantano diritti soggettivi ed interessi legittimi sulle fattispecie interessate dai provvedimenti adottati
Ciò premesso e considerato

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere:
1) Per quale ragione si è avviato il procedimento amministrativo, procedimento culminato in una delibera di Giunta, finalizzato alla istituzione della zona naturale denominata parco fluviale delle confluenze Tanaro- Bormida-Orba senza il necessario coinvolgimento di coloro che vantano addirittura un diritto di proprietà sull’area interessata;
2) Se non ritengano doveroso instaurare un dialogo proficuo anche con le associazioni ambientaliste, quelle degli agricoltori ed anche i cittadini residenti nel territorio o comunque fruitori del paesaggio, prima di adottare provvedimenti importanti come quello in oggetto.