Tatanka

Balla_coi_lupidi Marco Melchiorre

Ieri raccontando in rete ad un’amica le vicessitudini di questi poveri argini (quelli di Sambuy per rigore storico) ha detto una frase che ha colto la delibera nel segno: “…..sono come i bianchi che uccidevano i bisonti e gli mangiavano solo la lingua” e ho rivisto quelle tremende sequenze del film Balla coi Lupi dove i Sioux scoprivano i cadaveri della mandria di bisonti, che da tante settimane attendevano per la loro economia, e li trovavano morti e mutilati della lingua che conservata sotto sale era l’unica parte apprezzata dal civile uomo bianco.

Quando noi agricoltori leggiamo dai dispositivi e dagli atti deliberativi del Comune di Alessandria che “… i problemi e le cause del degrado del Fiume sono ascrivibili alla forte antropizzazione, alla gestione agricola e zootecnica e alle opere di trasformazione, arginazione, escavazione, ecc. operate sul Fiume stesso…” e che per mitigare questa attività, mi pare di percepire quasi criminale, che ha “… gravemente compromesso le dinamiche geomorfologiche e l’integrità ecologica dell’ambiente fluviale…” saranno necessari interventi o meglio non permettere che ci si occupi del territorio come è stato fatto fino ad oggi e da secoli sentiamo morire in noi lo stesso animo dei nativi d’America in quella scena.

Ma come credono che si sia evoluta l’agricoltura dalla fine del medio evo ad oggi? Forse credono che si possa fare attività agricola nella “ricostituzione dell’ecosistema e …. nella (ri)costruzioni di ecosistemi filtro?

All’uomo bianco piace avere una vita comoda, possibilmente teleriscaldata, e nel tempo libero potersi dedicare, se non ci sono più pressanti impegni mondani, alla corsa, alla bicicletta, all’aria aperta e soprattutto non doversi domandare perchè i giardini pubblici non sono più frequentabili e forse un tantino degradati. Meglio tenerli lontani dalle strade comunali che sono pericolose e piene di buche.

L’assessore Lombardi lo dice chiaramente (ringrazio l’amico di fb Piercarlo Lava per ilArgini di Sanbuy contributo video, pubblicato nei giorni scorsi anche da CorriereAl) che il COTABO lo fanno per i cittadini (lui chiama così l’uomo bianco) e così senza degnarci nè singolarmente nè tramite le nostre associazioni di categoria fa approvare nel febbraio scorso con ufficiale delibera al punto due “… di richiedere alla Regione Piemonte, per il tramite dell’assessore competente, l’istituzione della Zona naturale di salvaguardia ai sensi della L.R. n.19 art.52 denominata “Parco Fluviale delle confluenze..” e ne allegano planimetria come parte integrante e sostanziale.

Un parco naturale o una zona naturale di salvaguardia dovrebbe porsi come obiettivo la difesa di una determinata specie o di un determinato habitat e i cittadini che praticano sport, con tutto il rispetto per le loro esigenze, non sono una specie protette e neppure un habitat.

Ci fossero almeno oasi o riserve per noi che, pur avendo permesso a tante persone di correre e allenarsi senza chiedere nulla in cambio dobbiamo leggere invettive di questo tipo da parte di uno che si fa chiamare Armando Mattana del gruppo runner:

“…. e poi aspettiamo la prima piena dei due fiumi…secondo studi fatti tempo fa dopo la costruzione del rilevato della tangenziale che è stato fatto x contenere le piene dei fiumi…quegli argini privati non hanno più senso di esistere e dovrebbero essere spianati x dare spazio x esondazione dei fiumi…quella è un’area golenale tolta al fiume.. aspettiamo”.

O peggio…. Noi non auguriamo nulla di male anche a chi dimostra questa maleducazione nè per la sua casa né per il suo luogo di lavoro o per la sua attività economica. L’unica cosa che pretendiamo è lo stesso rispetto che dimostriamo per questi luoghi. Il nostro è un attaccamento che ha origini profonde e lontane. Purtroppo la considerazione che ci danno persone come il signor Mattana (cito lui come ultimo esempio) o come l’assessore Lombardi ci danno il convincimento che siamo in presenza di giudizi e atti formali che senza conoscere il passato e ignorando il presente pretendono di spiegarci il futuro anche con decisioni che avranno delle conseguenze per noi negative anche quando loro non si ricorderanno neppure chi e dove siamo.

Quindi il nostro modesto contributo a questa discussione che ci vede nostro malgrado coinvolti è che prima di lanciarsi in operazioni di cui non si conoscono i benefici (e magari neppure le conseguenze dirette e indirette) l’assessore Lombardi si concentri sulla riqualificazione di quelle aree quali ad esempio i giardini pubblici della stazione fortemente e mal antropizzate in cui non farà fatica a trovare molti esempi di degrado nei più svariati habitat. Per quanto riguarda i salvifici finanziamenti comunitari citati sempre dal ing. Lombardi su cui effettuare poi progetti che nel video dell’amico Lava, confessa non conoscere, una piccola raccomandazione: la comunità europea ama, almeno formalmente, la serietà e non finanzia tanto per finanziare; prima occorre sapere cosa fare e soprattutto come e dove farlo poi ci si può strutturare su come ottenere fondi.

In Piemonte esistono Parchi Naturalistici, Oasi Naturali, Zone di Salvaguardia ma non esistono campi dei miracoli ….. a quelli credeva solo Pinocchio dietro i suggerimenti del Gatto e della Volpe.