In seguito alla soppressione dell’appena istituito Servizio Autonomo Avvocatura del Comune di Alessandria, il consigliere comunale di opposizione Emanuele Locci dichiara quanto segue: “Nel 2008 venne istituita come Direzione di Staff l’Avvocatura comunale al fine di evitare i numerosi ed onerosi incarichi legali esterni che avevano caratterizzato le amministrazioni precedenti. Ma bisogna arrivare al 28 gennaio 2015 affinché tale servizio, con l’approvazione della nuova macrostruttura dell’Ente, venisse finalmente istituito formalmente come Servizio Autonomo Avvocatura. Sono dunque rimasto sorpreso quando ho scoperto che con una delibera “secretata” la giunta ha sospeso dopo neanche un mese l’organizzazione del Servizio Autonomo Avvocatura andando ad istituire al suo posto un nuovo Nucleo Operativo con le funzioni precedentemente attribuite all’avvocatura, senza peraltro darne notizia al Consiglio Comunale, sotto il coordinamento del Segretario Generale anziché dell’Avvocato Bocchio come è stato negli ultimi sei anni. Il sospetto che viene è che questa sia una reazione isterica alla sentenza del Tribunale di Alessandria Sezione Lavoro Causa n.685/2014 del 28/01/2015 con cui l’amministrazione comunale esce sconfitta da un ricorso presentato proprio dagli avvocati assegnati al Servizio Autonomo Avvocatura. O, forse, è ancora peggio: non è che questa è solo una scusa per arrivare, come già si parlava qualche mese fa, ad assegnare nuovamente consulenze ai professionisti esterni all’ente come era in uso durante l’amministrazione Scagni nonostante questo comporterebbe un aggravio delle spese sostenute dall’ente? A pensare male si fa peccato ma con Rita Rossa ci si azzecca spesso!”
Il consigliere comunale Locci ha presentato un’interpellanza urgente chiedendo chiarimenti al sindaco in merito a questa operazione, preannunciando anche gli approfondimenti necessari sotto un profilo gestionale in sede di Commissione Permanente per il Controllo di Gestione di cui Locci è attualmente presidente.