M5S: “Chiusura Ponte Bormida: gli alessandrini pagano l’emergenza di tasca loro. Le nostre proposte”

Ponte BormidaA seguito dell’ennesima chiusura del ponte sul fiume Bormida, il M5S di Alessandria ha inviato una prima e tempestiva comunicazione informale di sollecito all’Assessore Ferralasco che sarà prontamente seguita da un’interpellanza al Sindaco e alla Giunta.

Il M5S ha chiesto all’Ing. Ferralasco di attivarsi per mantenere aperti i caselli autostradali AL Est e Ovest nei momenti di piena e chiusura del ponte sul fiume Bormida, consentendo il transito gratuito ai cittadini costretti a percorrere quel tratto di strada, aggiungendo lunghe code e i costi del pedaggio ai disagi di queste emergenze.

Un discorso, questo, avviato dal M5S con l’Assessore fin dal dicembre 2013 e non ancora concluso da un intervento ad hoc effettivo del’Amministrazione Comunale – “ricordata solo e per forza a causa di continui balzelli a tema dissesto”! – per fare un primo passo nella direzione di rispetto dei cittadini che essa rappresenta.

Con l’interpellanza il M5S intende anche impegnare il Sindaco (ora anche Presidente della Provincia) e Giunta ad effettuare la verifica statica del ponte, per evidenziare l’eventuale sussistenza delle condizioni necessarie per accedere ai finanziamenti nazionali a disposizione dei comuni e poter così procedere alla costruzione del secondo ponte sul Bormida, a costo pressoché nullo per il Comune di Alessandria.

Ricordiamo che, a monte di questa situazione, esiste un vizio di fondo riconducibile a determinazioni assunte in passato rispetto alla richiesta di autorizzazione, inoltrata dalla Società Coopsette, per l’apertura di due grandi centri commerciali nell’area ex Zuccherificio.
La Conferenza dei servizi del marzo 2013 deliberò che il secondo ponte sul Bormida, previsto dal piano regolatore, non sarebbe stata necessaria per l’adeguamento alla normativa regionale del nodo stradale compreso fra Alessandria e Spinetta Marengo. Inoltre, ricordiamo che detta costruzione sarebbe al momento priva di copertura finanziaria da parte degli Enti Locali (come allora dichiarato dalla Provincia di Alessandria).

Infatti, tale adeguamento veniva posto come condizione “sine qua non” per autorizzare l’insediamento delle strutture commerciali, anche alla luce dei risultati della valutazione d’impatto sui flussi di traffico dalla città di Alessandria verso Spinetta Marengo. Con l’accordo del 2013 si impegnava pertanto la Societa’ Coopsette Soc. Cooperativa ad allargare la carreggiata del ponte esistente, mantenendo le due corsie, ma allargandole e aggiungendo un transito pedonale, senza modificarne la struttura o il livello sul fiume.

A fronte di questa situazione di stallo e di perenne mancanza di fondi saranno quindi, ancora una volta, gli alessandrini, a pagare totalmente il costo delle “indecisioni” della Pubblica Amministrazione; riteniamo pertanto che le conseguenze per la collettività non potranno che aggravarsi nel lungo termine.

Movimento 5 Stelle Alessandria