Angela Colombo “dirigere il Conservatorio? Un’esperienza faticosa, ma molto stimolante!”

Colombo AngelaSalire le scale di Palazzo Cuttica suscita sempre una certa emozione. Vuoi per la storia che trasuda da quelle antiche pareti, vuoi per il sottofondo musicale che giunge in lontananza e accompagna i visitatori fino ai locali del Conservatorio Musicale di Alessandria. Voci liriche, note di violini e pianoforti … chissà quanti talenti si nascondono e crescono all’interno di queste aule, e con quanta disciplina si applicano negli studi.

Quando poi si apre la porta dell’ufficio del direttore colpisce subito il clima atipico ..Eh si! Perché nell’immaginario collettivo un direttore di istituto, un preside come si diceva una volta, è sempre abbinato ad una figura austera, rigorosa.
La professoressa Angela Colombo invece è una donna energica, solare e molto propositiva!
Ricopre il duplice ruolo di direttore del Conservatorio ‘Vivaldi’ e di docente di pianoforte. Inizia subito a parlare dei suoi studenti e delle iniziative che ‘bollono in pentola’, con un entusiasmo contagioso, ma accetta con garbo di parlare di sé e del suo incarico.”Nasco docente di pianoforte, sto entrando nel terzo anno come incarico di direttore, ruolo molto impegnativo, ma decisamente gratificante. È molto faticoso, ma qui si respira un buon clima di collaborazione con colleghi, personale e allievi”.
Professoressa Colombo lei è torinese: com’è arrivata ad Alessandria?Conservatorio_Vivaldi
Sono una ex allieva del Conservatorio di Alessandria, dove mi sono diplomata nel 1977. Insegno qui dal 1980. Non ho mai avuto intenzione di trasferirmi e avvicinarmi a Torino, la mia città. Praticamente sono una pendolare da quando avevo 19 anni. La mia insegnante era di Torino e insegnava qui. Ho una figlia di 30 anni, laureata in Storia dell’Arte, che lavora in una Galleria.

Ci sono musicisti nella sua famiglia?
Il mio legame con la musica è forte, anche se casuale. Mio marito è un tecnico audio Rai ora in pensione, suo padre era un contrabbassista, mentre lo zio è il famoso Pietro Righini, cornista e luminare dell’acustica.
Nella mia famiglia invece non ci sono grandi tradizioni: avevo un nonno che suonava la fisarmonica a orecchio e un papà che quando gli hanno regalato un mandolino ci ha messo le ruote e si è costruito un carretto: infatti poi ha fatto il meccanico! (sorride, ndr)

Come si è avvicinata alla musica?
Mi sono appassionata di musica a otto anni con i corsi alle scuole elementari, e poi ho continuato. Ho frequentato le magistrali e poi pedagogia: non mi sono laureata, ma all’università ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito. Siamo sposati da 35 anni, se ci aggiungiamo i 6 di fidanzamento sono 41 anni che stiamo insieme. La mia idea era di insegnare, e quando mi sono diplomata in pianoforte ho iniziato a farlo al conservatorio.

Conservatorio 4Rispetto al passato che cosa è cambiato nella sua gestione? Ha introdotto elementi di novità?
L’idea è di mantenere una certa continuità con il passato, ma con elementi di novità rappresentati molto dal rapporto con la città: istituzioni, associazioni, insomma con tutte quelle realtà culturali cittadine che sono decisamente più ricche e attive di quanto mi aspettassi quando ho iniziato il mio incarico. Non dimentichiamo che il Conservatorio ha una duplice connotazione: è un ente di formazione e di produzione, dove insegniamo a cantare, a suonare, a scrivere musica, ma anche a proporla in previsione del futuro mestiere che i nostri allievi si accingeranno a fare, fare spettacoli.
La città se ne è accorta e non passa settimana che non ci chiedano collaborazioni. Le richieste sono davvero diverse … lavoriamo molto con istituzioni, gruppi teatrali e associazioni, quelli che fanno cultura e pensano che con la cultura si possa vivere e vivere bene. È necessario tenere alta la tensione culturale, non solo per sopravvivere, ma per vivere … la cultura è un patrimonio! Più c’è cultura e meglio si vive. Trovo il mio lavoro molto stimolante, anche perché sento una risposta positiva.

Quali sono i prossimi eventi che vi vedono coinvolti?Quartetto Jazz
Il Comune di Alessandria ci ha invitato a partecipare alla prossima edizione di Gagliaudo tra i mercanti, un esempio di buona collaborazione nato già con la Primavera alessandrina quando l’assessore allo Sviluppo Economico Marica Barrera ha chiesto la nostra presenza. Il gruppo jazz è piaciuto molto ed è stato nuovamente richiesto per la festa di Borgo Rovereto. Dopo quelle iniziative il sodalizio con il Comune continua e ne siamo davvero lieti. Queste occasioni di collaborazione sono importanti perché è un modo per dare visibilità al lavoro del Conservatorio e di fare cultura. Per i nostri ragazzi invece è tutta esperienza, perché l’unico modo per imparare a suonare davanti ad un pubblico è farlo. Sono occasioni di crescita, di maturazione e di verifica dei percorsi di studio e di gestione delle emozioni. Se la didattica funziona bene si sfornano bravi allievi da poter presentare in tutte le occasioni pubbiche.
Com’è il suo rapporto con gli studenti e con il suo gruppo di lavoro?
Credo molto nel lavoro di staff e di gruppo tra studenti e docenti, non sono un’accentratrice (anche se supervisiono tutto, ammette sorridendo). Con un team che organizza riesco a seguire molto meglio sia le attività interne che esterne del conservatorio. Per esempio, per la Primavera alessandrina e la festa di Borgo Rovereto ho affidato la gestione dell’organizzazione ad Alessandro Rota, rappresentante degli studenti, che ne è stato entusiasta e ha svolto il compito in modo egregio. Il lavoro di squadra serve, e quando le persone si sentono responsabilizzate e valorizzate lavorano meglio … e poi io non posso occuparmi di tutto, non ci riuscirei.
Per Gagliaudo tra i mercanti ci saranno proposti concerti ed intrattenimenti musicali in diversi punti della città che verranno comunicati nei prossimi giorni, gli allievi che si esibiranno vanno più o meno dai primi anni di corso fino ai corsi del biennio di specializzazione, e saranno:

Onishi NanaLudmila Ignatova e Andrea Monarda, soprano e chitarra
Giacomo Lucato, Nicolò Vara, Clementina Valente, Stefano Beltrami, Quartetto d’archi
Floriana Cuomo, arpa
Margherita Succio e Eugenio Catale, violoncelli
Chiara Moro, flauto – Serena Simoncini, oboe – Gabriele Alessio, fagotto
Nana Onishi (nella foto) e Chris Iuliano, soprano e pianoforte
Alessandro Rota, Leonardo Barbierato, Lorenzo Fronti, Fulvio Piacenza – Quartetto Jazz con le voci di Lorena Gioia e Omar Muratore.

Sarà inoltre presente uno per Spazio Giochi per i bimbi, curato da Monica Elias e Luca Serrapiglio, docenti dei corsi di avviamento alla musica per la scuola primaria e corsi per adulti.

I prossimi appuntamenti:

Giovedì 25 settembre, ore 21
Complesso conventuale San Francesco – Ex Ospedale militare, via XXIV Maggio 5
Concerto/spettacolo nell’ambito del progetto “L’inutile strage? C’era una volta la Grande Guerra”:
LES CHANTS DE LA MI-MORT di Alberto Savinio. Progetto e regia di Luca Valentino.

Domenica 28 settembre, dalle 11 alle 23
Sale di Palazzo Cuttica, via Parma 1
MUSICA IN RETE IV
Maratona musicale di 12 ore con allieve e allievi del “Vivaldi” e degli Istituti della Rete per la Formazione musicale di Base.

Inoltre entro la fine di Ottobre si possono presentare le domande di iscrizione ai corsi del Progetto Propedeutica (Corsi di avvicinamento alla musica per i bambini della Scuola Primaria) e della Scuola di Musica per Adulti.

Per maggiori informazioni sugli eventi e le proposte del Conservatorio consultate il sito www.conservatoriovivaldi.it o la pagina Facebook “Conservatorio Vivaldi”!

Debora Pessot