Christmas pride [Il Flessibile]

caruso_copertinadi Dario Caruso.

È in arrivo un nuovo Natale.
La ciclicità delle stagioni e l’abitudine all’alternanza delle settimane e dei mesi ci fanno mettere in secondo piano la tradizione e gli affetti.
Per fortuna ci sono i giovanissimi che ci ricordano la capanna, l’albero, i regali, l’età che avanza.

Da bambini si vive l’atmosfera dicembrina come una di quelle palle di vetro con la neve.
Solo che da bambini siamo dentro a questa palla di vetro.
E per quanto gli adulti dall’esterno la scuotano, noi bambini vediamo solo la neve che cade lieve lieve, il campanile rosso e aguzzo, il lampioncino alto e la stradina dolcemente curva.

natale_bocciaPer i ragazzi dicembre rappresenta la prima auto.
Dentro quel piccolo salotto musicale i ragazzi pensano e nei pensieri trovano l’attesa della prima volta, i ravioli con tutta la famiglia, le mattinate a letto fino a tardi, il capodanno con gli amici.
E per quanto gli adulti ti facciano sentire il peso delle ventimila lire per il pieno di benzina, noi ragazzi sentiamo il giusto peso del denaro, e diamo il giusto valore a ciò che ci è stato insegnato.

Il mese di dicembre per gli adulti rappresenta la fine di un anno.
I dodici mesi trascorsi sono dodici tasche scucite appena sul fondo, alcune più alcune meno. Poche tengono all’usura.
Da quelle scuciture, talvolta impercettibili, sono scivolati via oggetti, emozioni e persone; per quanto proviamo a ripercorrere la strada al contrario, il vento del tempo ha spazzato via tutto.

È nostro dovere cercare di recuperare il senso del Natale.
Con l’orgoglio di chi non si è mai lasciato andare al consumismo sfrenato.
Con la pazienza di chi vuole ritrovare un pizzico di fede, scivolata via da una tasca di qualche tempo fa.
Con l’intenzione di ritornare nella palla di vetro.