USB: “Noi nella vertenza cuoche al fianco dei lavoratori: e gli altri sindacati?”

USBQuesto risultato, anche se per ora non ci soddisfa completamente, in quanto ad oggi le lavoratrici sono licenziate e senza lavoro, dimostra che USB è l’unico sindacato lungimirante, equidistante dalle giunte comunali e si è subito messo a disposizione di quei lavoratori e cittadini che ambiscono ad un posto fisso a tempo indeterminato e ad un servizio pubblico efficiente.

I percorsi di lotta intrapresi e condivisi a fianco delle lavoratrici hanno messo in evidenza la natura conflittuale di questa organizzazione sindacale nei confronti di amministrazioni pubbliche, in questo caso “sinistre”, che hanno il solo interesse di tagliare posti di lavoro e gettare nella disperazione le persone.
Oltre alle manifestazioni, scioperi di protesta e sensibilizzazione della politica locale, USB ha seguito parallelamente anche la via legale per  irregolarità di contratti precedenti.

Questo percorso ha avuto risultato positivo in quanto il tribunale di Alessandria ha condannato il sindaco in quanto amministratore delegato del comune a risarcire l’importo di 97 mila € complessive per 8 cuoche, di cui 67 mila € già liquidate a 6 cuoche +7 mila € di spese legali, consentendo alle lavoratrici di avere un “vitalizio” aggiuntivo alla indennità di disoccupazione.

Per USB la partita occupazionale non è ancora chiusa in quanto riteniamo illegittimo l’ampliamento del servizio mensa ad Aristor per gli asili nido, motivo per cui le cuoche sono state licenziate, per questo stiamo procedendo alla presentazione di ricorsi agli organi competenti senza tralasciare l’unica proposta sostenibile, rigettata dall’amministrazione, che consentirebbe l’occupazione ovvero la costituzione di una cooperativa di tipo B (consentito dall’art. 5 legge 381 dell’8/11/91).

Ricordiamo che, grazie solo alla USB, negli ultimi 5 anni le cuoche hanno avuto una continuità lavorativa in quanto prima di allora vi era la chiamata tramite l’ufficio di collocamento che non garantiva una continuità occupazionale.  Quanto sopra cercando sempre di coinvolgere sia il personale educativo sia gli addetti alle mense scolastiche ritenendo che se nel 2011 ci fosse stata una unione dei lavoratori oggi non saremmo a parlare di licenziamenti.

Purtroppo altre organizzazioni sindacali hanno invitato prima alla distensione, dividendo i lavoratori, poi confondendo il ruolo del sindacato appoggiando le fiaccolate imposte dal sindaco, mentre l’USB si è subito smarcata da questa connivenza.  Oggi, a licenziamenti fatti, questi sindacati si fingono esterrefatti, di fatto impotenti. Nonostante abbiano diversi consiglieri che sono stati o sono rappresentanti sindacali, non si decidono a far sapere ai lavoratori da che parte stanno, se sostenere ancora questa giunta oppure chiederne le dimissioni, come USB ha già consigliato in tempi non sospetti.

Queste forme di smantellamento della pubblica amministrazione hanno origini lontane e colori politico-sindacali variegati pertanto costruire l’alternativa sindacale, rilanciando e praticando il conflitto e le lotte in ogni luogo di lavoro e in ogni territorio diventa inevitabile e urgente a partire dal:

18 ottobre sciopero generale indetto da USB e altri sindacati di base con  manifestazione a Roma
Per info e costi viaggio a/r contattare 331.5776318 – email: alessandria@usb.it