Un magazine “sensuale”

Ettore AndreaApprofondimenti, e opinioni. Questi saranno i tratti caratterizzanti di CorriereAl, versione magazine. Che (tranquillizziamo i numerosi amici del blog che ci hanno seguiti e stimolati fino ad oggi) non cesserà di confrontarsi in maniera diretta con i lettori sulle vicende legate alle emergenze quotidiane, locali e nazionali. Ma al contempo cercherà di andare un po’ oltre e dietro le notizie, già adeguatamente rilanciate da altri media, on line e cartacei. E di capire quali sono le motivazioni, e le conseguenze di certe scelte, e a chi giovano.

Naturalmente Alessandria e la sua provincia, così colpite dalla crisi, ma anche così strategiche per collocazione territoriale, saranno sempre al centro della nostra attenzione, anche se non ci asterremmo certo dal raccontare e commentare la situazione a livello Paese: l’Italia sta attraversando una così delicata fase di trasformazione (ma verso dove?), che cercare di vivere questo processo in maniera diretta e partecipe è un dovere civico, prima ancora che giornalistico.

CorriereAl sarà un magazine “sensuale”: definizione che rubiamo volentieri ad un nostro amico che ci ha incoraggiati ad intraprendere questo percorso. E  un giornale è “sensuale” se si dimostra capace di attrarre, di interessare e affascinare il lettore esprimendo una propria linea, un proprio punto di vista. In una parola: se ha personalità. Il che, naturalmente, non significa plagiare o distorcere le idee degli altri, tutt’altro. Per noi, ormai lo sapete, la difesa delle opinioni altrui (anche se non le condividiamo, anzi soprattutto in quei casi) è essenziale, e CorriereAl sarà ancora di più un’agorà, in cui confrontarsi con correttezza (di idee e anche verbale) e far circolare opinioni e proposte concrete legate al rilancio del nostro territorio.

Ed eccoci ad un altro “snodo”: i commenti dei lettori. Il nostro blog, in tre anni di attività, ne ha ospitati a migliaia. E censurati pochissimi. Avvalendosi, nel tempo, del contributo, stimolante e volontario, di tanti amici che abbiamo conosciuto proprio grazie alla Rete. Fatecene citare uno su tutti: Molotov. E sapete bene perché.

Ebbene: dopo profonda e serena riflessione, abbiamo deciso che anche il magazine (salvo alcune eccezioni, naturalmente a nostra discrezione: sapete che siamo fatti così) consentirà la pubblicazione in tempo reale, e senza censura preventiva, della voce dei lettori. Perché ci sembra che oggi, sul web, impedire l’espressione e il confronto diretto sia velleitario, fuori tempo e tutto sommato anche sciocco.

Attenzione però: un conto è Facebook, dove ognuno si ritiene autorizzato a “sproloquiare” senza freni, molto spesso in maniera ineducata e invasiva. Un conto è un magazine che, per scelta dei suoi creatori, cercherà di essere un luogo di approfondimento e ascolto di tutte le posizioni, senza preclusioni. Ma siamo certi che ci aiuterete, tutti quanti, a mantenere alto il livello del dibattito, e del confronto civile ed educato.

“Mi raccomando, fate un giornale che non parli di politica, che la gente non ne può più”, ci ha detto nei giorni scorsi un altro amico. Noi non siamo d’accordo: nel senso che gli alessandrini, come gli italiani in genere, non ne possono più della degenerazione della politica in zuffa, “cicaleggio” e trionfo di interessi personali, o di piccoli gruppi. Ma la Politica, con la maiuscola, è proprio ciò che è mancato al nostro Paese, e che va recuperato: in termini di rappresentanza degli interessi collettivi, e di progettazione/programmazione del futuro. Coi politici, dunque, noi parleremo, eccome: cercando di metterli a stretto contatto con i cittadini, a cominciare da chi fa impresa, non importa se con una piccola attività autonoma o con un’azienda di medio grandi dimensioni.

Alessandria e la sua articolata provincia sono uno snodo essenziale, per tante ragioni. E nell’alessandrino per fortuna operano ancora, nonostante la crisi, tante aziende sane, che hanno saputo (nonostante, questo sì, il boicottaggio della politica, ma quella scritta in minuscolo) costruirsi un percorso di crescita, soprattutto legato all’export. Noi ai politici alessandrini chiederemo risposte concrete, proposte e capacità di programmazione. E al mondo del lavoro, nelle sue diverse articolazioni, cercheremo di offrire una vetrina non di “piagnistei”, ma di progetti da condividere, e idee da sviluppare attraverso il confronto. Troppa ambizione per un piccolo magazine? Può essere, ma lasciateci almeno provare. E seguiteci con stimoli, consigli, proposte.

Ettore Grassano – Andrea Antonuccio