E ora che ne sarà della filiera alessandrina dei rifiuti? Nei giorni scorsi la nuova giunta di centro sinistra ha preso decisioni “pesanti”, annullando decisioni degli ultimi mesi di gestione Fabbio rispetto alle quali diversi dubbi e perplessità erano state sollevate da più parti.
A quanto pare l’accordo con Iren sul fronte Amiu comprendeva alcuni patti parasociali per nulla ininfluenti e scontati, e mantenuti, se non segreti,comunque “sottotraccia”. E poi è esplosa con forza la questione legata ai ruoli plurimi del vero ras del comparto, il manager Piercarlo Bocchio, che essendo al contempo “direttore generale di Aral, direttore generale e procuratore di Amiu, presidente della newco (nuova società) Amiu Spa, e presidente del Consorzio di Bacino Alessandrino per la raccolta e il trasporto
dei rifiuti solidi urbani” finisce con l’essere in sostanza controllore e controllato al contempo. Non che questo aspetto non fosse noto da tempo: ma va dato atto alla nuova giunta di aver fatto subito chiarezza, a smentire quanto si sussurrava nei mesi scorsi su possibili convergenze del super manager ex (e sempre) socialista mandrogno e il centro sinistra. Come pure il forte peso del Pd nella governance del gruppo Iren non ha impedito ai nuovi amministratori di Palazzo Rosso di sollevare dubbi sull’accordo, alla ricerca di maggior chiarezza e trasparenza.
Ma ora cosa potrebbe succedere? Il futuro di Amiu e Aral torna completamente in discussione, così come l’ipotesi di un’unica società in grado di gestire tutto l’iter del rifiuto, dalla raccolta allo smaltimento? Ci saranno ripercussioni sul futuro della nuova discarica che sta nascendo in località Calogna (in territorio di Solero, al confine con Quargnento), e che dovrebbe essere operativa da settembre?
E ancora: Amiu e Aral (ma più la prima) sono creditrici di cifre importanti dal Comune di Alessandria, e la vicenda degli stipendi di maggio risolta in extremis dal sindaco Rossa ne è una conseguenza: a fine giugno saremo daccapo?
Per il sindaco, e per il nuovo assessore a Bilancio e Partecipate, Pietro Bianchi detto White, un’altra bella gatta da pelare. Intanto, oggi a mezzogiorno, vedremo cosa succederà alla Corte dei Conti.
Non sono pochi a ritenere che si tratterà di un altro passaggio interlocutorio, perché la parola dissesto comincerebbe a far tremare polsi un po’ ovunque, anche fuori Alessandria. Ne riparleremo.
E. G.