di Ettore Grassano
“Alessandria sta ripartendo? Non mi pare proprio, purtroppo. L’autunno porta con sé più punti interrogativi che certezze, e gli alessandrini sono esasperati. E’ faticoso vivere in un capoluogo di provincia che declina in maniera costante, e sembra rassegnato al peggio”. Mattia Roggero, capogruppo della Lega in Comune a Palazzo Rosso, è pronto a tornare alla carica su una serie di questioni aperte, “Ovviamente in piena sintonia con il resto dell’opposizione: occorre cominciare già a ragionare in termini di proposta alternativa, perché la nostra città non merita di galleggiare in queste condizioni”. Vediamo allora alcuni dei temi ‘sul tappeto’, rispetto ai quali il ‘campo larghissimo’, o caravanserraglio, che sostiene il sindaco Abonante sarà chiamato a dare risposte concrete, “se possibile anche nelle apposite commissioni, e in consiglio comunale, al momento senza alcuna convocazione benché si sia già a settembre inoltrato”.
Presidente Roggero, partiamo dalle condizioni in cui si trova Alessandria: sui social e sui giornali on line sono quotidiane le segnalazioni di sporcizia, abbandono, insicurezza….siamo un comune vasto, ma soprattutto un comune in degrado: è un declino irreversibile?
Certo che no, è una situazione inaccettabile, che riguarda tanto il centro quanto le periferie. E’ delle settimane scorse la nostra interpellanza su via Dazio, a Valle San Bartolomeo. Ma basta girare un po’ per i quartieri e i sobborghi cittadini per rendersi conto che la situazione è simile ovunque. Assoluta mancanza di decoro, e spesso appunto anche di sicurezza sul fronte della viabilità. Non basta rilasciare interviste in cui si dice “Faremo chiarezza”. Ai cittadini interessano i fatti, e a fatti la giunta Abonante sta a zero, purtroppo.
L’impressione è che l’attuale maggioranza, quando non sa come affrontare determinate situazioni, se la cavi dicendo: “Governo e Regione ci devono aiutare”. Ma ha senso governare un capoluogo di provincia con questo approccio?
L’amministrazione Abonante, questo è ormai evidente, non ha un progetto di sviluppo chiaro, non ha una visione della città di domani. Non solo: si fa fatica a gestire l’ordinaria amministrazione, salvo appunto ‘piagnucolare’, e con l’arroganza tipica della sinistra ‘esigere’ che altri tolgano a loro le castagne dal fuoco. Salvo poi, quando succede (ed è successo già più volte, con l’on. Molinari) neanche ringraziare, e anzi attribuirsi meriti altrui attaccando inoltre la minoranza. Questi sono gli amministratori con cui Alessandria dovrà purtroppo fare i conti per altri tre anni, salvo eventi inaspettati. Inutile lamentarsi, meglio lavorare sul campo lungo: gli alessandrini speriamo sappiano valutare, e regolarsi. Se non si va a votare, non ci si può poi lamentare più di tanto.
Intanto l’annunciata ‘rivoluzione dei cassonetti’ in centro e al Cristo, che sarebbe dovuta partire a ottobre, è già posticipata a gennaio….
Si tratta dell’ennesima operazione pensata che rischia di scaricare ulteriori costi nelle tasche dei cittadini, che già pagano una Tari onerosa, senza avere un progetto ben preciso sul dove voler arrivare. Abbiamo servizi scadenti, e tariffe da Principato di Monaco. Nello specifico, Amag Ambiente sta semplicemente cercando di ‘liberarsi’ degli oneri delle cooperative che portano i cassonetti fuori dai palazzi, dicendo ai condomini ‘pagateli voi, o organizzatevi autonomamente per portare i cassonetti in strada, e per ritirarli”. E’ chiaro che un condominio non potrà che esternalizzare il servizio, per cui il porta a porta diventerà sempre più costoso. Di fatto si riducono i costi riducendo i servizi. Se pensiamo che nell’autunno del 2022 era tutto pronto per l’implementazione della Smart City, che avrebbe fatto fare ad Alessandria un passo in avanti epocale, questa vicenda dei cassonetti diventa emblematica del modus operandi del campo largo: sembra la versione, neanche tanto modernizzata, di una ventina di anni fa. Gli alessandrini di buona memoria sanno di cosa si sta parlando.
Intanto il Gruppo Amag va verso la privatizzazione delle reti del gas e dell’acqua?
L’intenzione dell’amministrazione Abonante, attraverso il management recentemente nominato, pare andare in questa direzione, anche se gradiremmo che, nel caso, si aprisse un ampio dibattito nelle sedi opportune: a partire dal consiglio comunale, che dovrebbe essere il Parlamento cittadino, e che invece quasi sempre viene chiamato a ratificare decisioni già prese altrove. Peraltro speriamo che sulle presunte incompatibilità evidenziate con forza dal centro destra nei mesi scorsi qualcuno prima o poi faccia chiarezza. E non intendo i soggetti direttamente coinvolti, ma istituzioni autorevoli e deputate al controllo.
Dai rifiuti ai cimiteri, la musica resta quella: degrado in ogni dove….
Leggo che anche l’assessore competente concorda, finalmente. A questo punto non resta che provvedere, verificando eventuali inadempienze del gestore, e trovando soluzioni migliorative. Che non può significare soltanto tagliare l’erba nei cimiteri a metà ottobre, in vista della festività dei Santi. Chi desidera recarsi durante tutto l’anno sulle tombe dei propri cari deve poterlo fare in condizioni di sicurezza, e in un contesto decoroso. E’ paradossale che in un capoluogo di provincia del Nord del paese si debbano ribadire concetti simili. Ma nell’Alessandria del 2024 è così e senza la costante presenza ed attenzione della Lega, non avremmo affrontato nessuno di questi problemi e ci saremmo ritrovati con un nuovo regolamento che avrebbe peggiorato la situazione attuale.
Presidente Roggero, lei ha avuto per quattro anni deleghe economiche, dal commercio al turismo. Se interpellate le associazioni di categoria tendono a dare risposte diplomatiche: ma l’impressione è quella di un centro cittadino sempre meno attrattivo, almeno nel quotidiano…
Ricevo lamentele costanti da commercianti ed esercenti, che lamentano l’assoluta assenza del comune, l’inefficacia nello svolgere un ruolo di coordinamento sugli eventi, ma anche semplicemente di rendere Alessandria accogliente, gradevole, attrattiva. E’ un vero peccato, perché il turismo in Piemonte è in crescita costante, e la progettazione regionale dei Distretti Urbani del Commercio, fortemente voluta dalla Lega, ha rappresentato e tutt’ora rappresenta un’opportunità unica di modernizzazione per il settore. Basta guardare a come è stata sfruttata in territori limitrofi, da Tortona a Valenza, a Casale Monferrato. Qui da due anni l’impressione è che le associazioni di categoria siano costrette a remare controvento nei rapporti con il Palazzo, mentre i commercianti, encomiabili, stanno facendo miracoli per rivitalizzare i loro quartieri e sobborghi. Ma il Comune dove sta? Perché non supporta concretamente questi progetti?
A proposito di latitanza, il sindaco Abonante si rifarà vivo in città, o continuerà a delegare ampiamente a vicesindaco e assessori?
(sorride, ndr) E chi lo sa? Del resto ha un vice sindaco esuberante, che certamente non disdegna l’esposizione mediatica, per cui magari nel ‘duunvirato’ si sono spartiti i ruoli. Come opposizione gradiremmo, intanto, una convocazione un po’ più consistente delle commissioni e dei consigli comunali, che sembrano ormai quasi essere un fastidio, un atto burocratico dovuto e non il momento istituzionale più alto e trasparente del processo partecipativo cittadino. Il consiglio comunale va convocato spesso, e deve saper dare risposte chiare alla cittadinanza.
Parliamo di logistica: Amazon, Pam, e presto forse nuovi altri brand. La maggioranza del campo larghissimo pare puntare con decisione sulla D8, a Spinetta. Il che apre molti temi, a partire da viabilità e nuovo ponte Bormida…
Pretendiamo chiarezza su quanto ha esposto il Sindaco nel corso del Consiglio comunale di presentazione della Giunta Abonante bis. Peraltro sulla questione logistica Pam abbiamo appena effettuato un accesso agli atti per avere contezza di cosa l’Amministrazione abbia fatto in questi ultimi mesi visti i proclami fatti dal Sindaco. Noi concordiamo sullo sviluppo di logistica e scalo ferroviario tanto da aver portato noi, durante l’amministrazione precedente, questi filoni di sviluppo economico sul nostro territorio. La D8 è una nuova area industriale nata proprio sotto la Giunta Cuttica. Ora però al netto dei proclami, vorremmo vedere atti e fatti ed anche idee e progetti nuovi, ma nulla di tutto ciò sta avvenendo. Ponte Bormida? Noi a tutti i livelli istituzionali la nostra parte la stiamo facendo, definendo risorse e strategie, vediamo cosa l’Amministrazione farà da qui alla fine dell’anno.
E i ponti sul Tanaro? Tiziano e Meier, per motivi diversi, preoccupano parecchio…
Siamo stati quasi un mese con un ponte chiuso per poi riaprirlo con le stesse modalità che noi avevamo consigliato fin dalle prime ore dopo la chiusura. Abbiamo ricevuto accuse pesanti per poi arrivare alle soluzioni che noi proponevamo. Con tre settimane di ritardo. I ponti per la nostra realtà sono indispensabili, serve una corretta manutenzione ed una coerente programmazione della stessa.