Ravetti e Ottria: “Sanità Piemonte: finalmente fuori dal piano di rientro. Ora si torna ad investire”

Sanità nuovaDai due consiglieri regionali alessandrini del PD, Domenico Ravetti e Walter Ottria, la comune soddisfazione per il percorso di risanamento dei conti della sanità piemontese, che segna una tappa importante: l’uscita dal piano di rientro concordato con il Ministero.

Afferma Ravetti:

L’avevamo promesso in campagna elettorale ed ora finalmente possiamo annunciare d’aver raggiunto l’obiettivo: la sanità piemontese è definitivamente fuori dal piano di rientro. La Regione Piemonte riacquista autonomia e, con responsabilità e rigore ma senza vincoli, potremo amministrare in una fase nuova dove le esigenze dei cittadini saranno ancora più centrali; un futuro senza riduzioni dell’offerta sanitaria, un’offerta che continueremo a riqualificare mantenendo le eccellenze.

A proposito di eccellenze riconosciute, intendo proprio ora ringraziare il personale Ravetti nuovadelle nostre aziende per l’impegno dimostrato in questa fase così complicata; senza i sacrifici del nostro personale non avremmo potuto ottenere questo risultato mantenendo in questi anni inalterata qualità ed efficienza.

Ora potremo tornare ad investire nelle strutture esistenti e, dove previsto, nella realizzazione di nuove. Inoltre potremo definire una nuova programmazione soprattutto nell’area socio sanitaria in particolare per quanto riguarda gli extra Lea che continueranno ad essere garantiti ma nelle competenze sanitarie”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche le dichiarazioni di Walter Ottria, che spiega:

Ottria 5Usciamo oggi dal piano di rientro senza attendere il termine del percorso che abbiamo concordato con il Ministero e senza che da Roma arrivino ulteriori risorse, grazie alla credibilità che abbiamo saputo riconquistare dopo gli anni disastrosi dei governi regionali precedenti che ci hanno fatto diventare l’unica Regione del nord e centro Italia commissariata», in estrema sintesi è questo il Chiamparino pensiero della mattinata.

Il Governatore, alla presenza degli Assessori regionali Reschigna (bilancio), Saitta (sanità) e Ferrari (politiche sociali), ha poi ringraziato il Ministero, i tecnici della Regione, i componenti della Giunta e la maggioranza del Consiglio Regionale: «era un obiettivo politico per il quale ci siamo presentati ai nostri elettori e per il quale essi ci hanno votato; e a dire la verità ci è costato sacrifici, malessere e anche insulti: ma non si poteva fare altrimenti.

È un risultato ottenuto senza prevedere alcun inasprimento fiscale e che dà alla Regione Piemonte tre possibilità che erano fin’ora precluse.

1. Potrà operare con piena disponibilità di risorse per gli investimenti;

2. ottiene nuovamente la piena operatività sul personale;

3. avrà la piena flessibilità di finanziamento sui servizi extra Lea (74 milioni di euro).

Questo è un punto fondamentale perché sotto la sigla extra Lea ci sono i finanziamenti per l’assistenza domiciliare ai non autosufficienti (gli assegni di cura) e gli interventi a sostegno delle fragilità sociali; categorie decisamente svantaggiate dalla ridotta capacità di spesa della Regione.

Da Roma però non arrivano soldi freschi, fatta eccezione per 300 milioni di euro erogati da luglio a gennaio prossimo che però sono crediti precedenti già spettanti alla Regione e, che grazie al patto stipulato col Ministero, serviranno a pagare debiti commerciali già contratti.
Come già detto abbiamo fatto tutto da soli, non ci ha regalato nulla nessuno e abbiamo raggiunto un obiettivo importante, prendendoci responsabilità per rimediare a colpe che non erano nostre, per il bene dei cittadini piemontesi”.