Terzo Valico sempre sotto i riflettori. M5S: “Opera dannosa, vogliono salvarla in extremis”. Centrosinistra alessandrino: “Priorità a salute e ambiente”

Terzo valico camionTerzo Valico sempre al centro del dibattito politico, locale e nazionale.

A tornare ad occuparsene nuovamente è, in queste ore, Marco Scibona, Senatore M5S e Segretario 8a Commissione lavori pubblici e comunicazioni: “Le recenti inchieste sul Cociv, il consorzio incaricato della realizzazione della linea Tav del Terzo Valico dei Giovi, hanno visto coinvolte numerose persone, ed evidenziato, quale ipotesi investigativa, la vera e propria esistenza di un sistema truffaldino legato a quella opera costosa ed inutile, un sistema che tocca tutti i livelli, dalle imprese ai cantieri, dalla politica a soggetti istituzionali ed hanno portato l’ANAC ad avviare il procedimento di commissariamento di Cociv.

Oltre che al Cociv, analoghe comunicazioni sono state inviate a due società Scibona Marcoaggiudicatarie dei lavori appaltati dal consorzio: la società Grandi Lavori Fincosit Spa, per il lotto Serravalle, e la Oberosler Cav. Pietro per il “Terzo Valico dei Giovi” – Lotto Libarna. Accanto all’iter per il commissariamento avviato nei confronti del Cociv, l’Anac prepara anche una istruttoria nell’ambito dei propri poteri di vigilanza.

Purtroppo, anche in considerazione del fatto che la richiesta di commissariamento, tardiva e puramente ad effetto mediatico, è partita dai Senatori PD Borioli ed Esposito, è chiaro come la mossa dell’Anac punta a salvare in extremis la grande opera. E’ infatti palese che il grado di corruttela, anche con il grave pregiudizio che le opere fino a qui realizzate non siano state eseguite ad opera d’arte, vorrebbe una sospensione dei lavori e una verifica dei manufatti.

Invece la politica, che spesso si scopre troppo tardi che ha “le mani in pasta”, preme per un commissariamento volto alla continuità dei lavori e ad un avallo delle opere fino a qui realizzate. Non si possono solo sostituire i vertici corrotti, va analizzato come questa corruzione abbia influito sui lavori.

Oltre a ribadire la contrarietà dell’opera sottolineiamo come siano altre le misure richieste e che questa dovrebbe essere una occasione di riflessione generale anche sulla reale opportunità di questa infrastruttura e sui rilievi, precisi e puntuali, che da anni sono sollevati dalla popolazione, tanto più quella organizzata in comitati”.

 

Comune Alessandria basso altoI capogruppo del centro sinistra a Palazzo Rosso invece (Simone Annaratone AL Centro, Fabio Camillo Partito Democratico, Paolo Marchelli Moderati, Renzo Penna Sinistra Ecologia Libertà) si concentrano sul tema della tutela ambientale, e sui rischi per la salute:
“L’indagine della Magistratura nei confronti dei vertici del Consorzio COCIV – il General Contractor incaricato dal Governo della progettazione e costruzione del Terzo Valico – ha indotto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a togliere la direzione dei lavori al COCIV affidandola alla RFI e a trasferire l’Osservatorio Ambientale, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, ad Alessandria.
Iniziative entrambe apprezzabili e, in particolare per l’Osservatorio, da concretizzare in tempi rapidi. Ma misure che, da sole, non sono sufficienti a riportare la fiducia delle Istituzioni e dei cittadini nei confronti di chi – il Consorzio – ha la responsabilità di realizzare un’Opera nella quale, oltretutto, vengono investite ingenti risorse pubbliche e si trova con i massimi vertici inquisiti e arrestati per corruzione.

Tra i compiti dell’Osservatorio Ambientale vi è, ad esempio, quello di sovraintendere alle attività di monitoraggio, misurazioni e rilievi in campo ambientale. Attività che, in tutta evidenza, non possono più essere affidate a COCIV il quale ‘autocertifica’ i risultati dei controlli attraverso laboratori che hanno ricevuto l’appalto diretto dal medesimo Consorzio. Inoltre il COCIV, avendo assunto una posizione contraria nei confronti del Ministero dell’Ambiente per l’aggiornamento di prescrizioni più efficaci e sostenibili sull’utilizzo delle terre e rocce da scavo, non risulta più credibile come soggetto garante della sicurezza ambientale. Fatto che ha indotto i Comuni di Alessandria, Tortona e Arquata ad opporsi in giudizio nei confronti del COCIV in rispetto del “principio di precauzione” e con lo scopo di minimizzare la contaminazione dell’ambiente da amianto (21/06/2016).
Per queste ragioni l’Osservatorio Ambientale nell’attività di verifica e controllo del monitoraggio ambientale dovrà avvalersi costantemente dell’Arpa Regionale di Piemonte e Liguria; un Ente terzo di riferimento degli Enti Locali e, loro tramite, dei cittadini che deve essere messo nelle condizioni – con l’aumento del personale e delle risorse a disposizione – di operare con il massimo di efficacia. A tal fine, da parte del Commissario del Terzo Valico, riteniamo debba essere fissato un incontro con: Osservatorio Ambientale, Arpa Piemonte, Tecnici del Comune e della Provincia, incentrato sulle attività di monitoraggio, le misurazione ed i rilievi in campo, così come le modalità di trasporto in sicurezza dei materiali.

Per quanto riguarda la compatibilità ambientale del deposito DP93 Cascina Clara e Cascina Buona a ricevere smarino contenente amianto e/o materiali additivati con schiume va rilevato che il motivato parere contrario della Direzione Ambiente del Comune di Alessandria per il VIA della Regione Piemonte (17/02/2016) e le analoghe valutazioni dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria (13/06/2016) – tese ad affermare il ‘principio di precauzione’ – non sono state in alcun modo considerate dalla competente Direzione regionale e dagli Assessori all’Ambiente e alle Attività produttive della Regione. I quali hanno approvato, senza riserve, il progetto proposto dal COCIV.
Alla luce dell’indagine della Magistratura e comunque prima di procedere con nuove immissioni nell’ex cava Clara e Buona è necessario ed urgente che il Commissario informi con il massimo di trasparenza i cittadini sulle quantità e le caratteristiche del materiale che è stato conferito dal 15 ottobre 2016 e sui risultati delle diverse analisi effettuate; specificando da quale Ente ordinate e da quale laboratorio effettuate. In assenza di dati certi e riscontrabili dovranno essere bloccati i conferimenti.

Per quanto attiene, infine, alle risorse previste dal Governo per i Comuni interessati ai lavori del Terzo Valico va chiarito che nessuna compensazione è possibile per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini e di quella del territorio, ma, riguardando i disagi causati dalla realizzazione dell’opera, questi devono essere indirizzati a migliorare la qualità ambientale del territorio”.