“Tra i primissimi atti dei primi 100 giorni di governo, annunciati ‘strapieni’, Rita Rossa si è occupata di vignette. Le stesse che tanto l’avevano infastidita nelle scorse settimane. Ieri pomeriggio, poco dopo l’insediamento ufficiale a Palazzo Rosso, due agenti di Polizia Municipale sono stati inviati alla sede del comitato elettorale di Piercarlo Fabbio, intimando di togliere le vignette affisse sulle vetrine. Mal tollerate in campagna, forse perché efficaci quanto i titoli di giornali, però in quel caso a loro favore, i nuovi amministratori di centro sinistra impongono il silenzio. O la censura? Questa mattina nuova visita di controllo e verifica… “
E’ questo il punto-chiave dell’articolo che ho appena trovato sul sito di Piercarlo Fabbio (il link è questo). Ora, se è vero quello che Fabbio scrive -ripeto: se è vero-, Rita Rossa (o qualcuno più realista del re, che probabilmente sta cercando di “ricollocarsi”) non fa una gran bella figura, mobilitando addirittura la Polizia Municipale per le vignette, belle o brutte che siano, esposte nella vetrina della sede del Pdl in via Mazzini.
Qualunque sia il partito di appartenenza, all’ironia e al senso dell’umorismo bisognerebbe sempre rispondere con un sorriso, non con i vigili urbani. Anche perché, alla lunga, si rischia di diventare antipatici. O più antipatici.
A. A.
PS: durante la campagna elettorale Ettore e io abbiamo avuto modo di apprezzare le doti di “grande incassatore” dell’ex-sindaco, che mai si è lamentato, né direttamente né per interposta persona, delle nostre birbanterie nei confronti dei suoi “Piercarlo Fa”. Un esempio di stile, che ci auguriamo venga seguito anche dal suo successore a Palazzo Rosso.