Premesso che allo stato attuale della campagna elettorale tutte le forze politiche si interrogano su cosa proporre agli alessandrini sull’argomento sicurezza e non sanno concretizzare nessun programma articolato – proprio mentre la città chiede a gran voce un segnale preciso, coraggioso e innovativo in tal senso – l’ API ha elaborato un progetto chiaro che fa parte del proprio programma di governo e che si impegna a realizzare.
Il progetto consiste, oltre che nella creazione del Vigile urbano di quartiere, nella costituzione di un’associazione onlus – no profit istituzionalizzata, cioè dipendente dal comune, costituita da soli volontari: un gruppo laico, antirazzista, apartitico e meglio ancora se multi-etnico.
Il servizio è quello dell’ emergenza di strada, soprattutto notturno, indirizzato all’assistenza di cittadini in difficoltà, prestando conforto agli emarginati, ai senzatetto, ai tossicodipendenti, agli anziani, agli immigrati indigenti ecc.. Il servizio viene svolto da squadre turnificate ( almeno tre notturne e una diurna) sempre presenti nei punti critici della città.
Ogni squadra è formata da un minimo di tre ad un massimo di cinque operatori, con un’uniforme funzionale, sobria ma ben distinguibile, al fine di essere un sicuro punto di riferimento per i cittadini e per innescare un naturale e forte deterrente per i malintenzionati.
L’equipaggiamento consiste nel minimo necessario per il pronto soccorso e la prima assistenza, questa ultima intesa come generi di conforto. Esiste una stazione mobile di pronto intervento per trasportare gli stessi generi di prima necessità ma di dimensioni e quantità rilevanti, e una centrale operativa collegata via radio con i vari operatori e telefonicamente con le forze dell’ordine e di pronto soccorso.
La sede può essere ricavata da un locale sito all’interno del comando VVUU oppure in un edificio pubblico.
Il progetto si rifà all’ottima esperienza dei City Angels, quindi non rientra affatto nella previsione normativa della legge 23 aprile 2009 n°38 (vedi Decreto Maroni), cioè niente “ronde” paramilitari ecc… . Va da se che se gli operatori si trovano in presenza di atti teppistici o criminosi non si tirano indietro e devono avvertire le forze dell’ordine, come è loro dovere intervenire a difesa di persone soggette ad aggressioni o molestie, esattamente come dovrebbe fare un comune onesto cittadino.
Vediamo le competenze in dettaglio (esempi e ipotesi):
• sviluppare e divulgare il più possibile la solidarietà
• sviluppare e divulgare il più possibile il senso civico sul campo, per strada
• aiutare i senza fissa dimora significa distribuire cibo, vestiti, coperte bevande ecc.
• assistere tossicomani ed alcolisti in percorsi di recupero
• aiutare le prostitute informandole sulle comunità protette
• aiutare gli immigrati nelle fasi di regolarizzazione
• assistere gli anziani, per esempio con la distribuzione dei pasti
• aiutare i disabili per strada, anche su chiamata
• aiutare gli studenti vittime di bullismo organizzando incontri a scuola con sociologi e psicologi
• aiutare i detenuti e gli ex detenuti abbandonati da parenti e conoscenti
• contrastare efficacemente la microcriminalità ed il bullismo da strada con la sola presenza sul territorio
• aiutare le vittime della microcriminalità attuando servizi sia di sola “presenza” che di accompagnamento occasionale o su chiamata nelle zone più rischiose
• aiutare gli animali sia con interventi di soccorso che di sensibilizzazione .
Possono far parte dell’associazione (chiamiamola Guardia Civica, per es.) tutti i cittadini maggiorenni di ambo i sessi senza distinzione di nazionalità purché in possesso di certificazione medica di sana costituzione fisica.
Gli aspiranti devono essere ben addestrati ed il programma dei City Angels può servire da preziosa traccia:
– Tre mesi di corso ed un esame finale sulle seguenti materie:
• primo soccorso (medico del reparto di rianimazione)
• alcolismo e tossicodipendenza (medico neuropsichiatra)
• nozioni giuridiche (avvocato o magistrato)
• psicologia applicata e tecnica della comunicazione (psicologo)
• tecniche di movimento di squadra (insegnante delle FFOO)
• tecniche di autodifesa (insegnanti di arti marziali)
Gli operatori che entrano in servizio devono pagare la quota sociale annuale per l’assicurazione personale. Ovviamente l’amministrazione comunale studierà una qualche forma di gratificazione minima sotto forma di rimborsi spese e/o agevolazioni per le strutture pubbliche (es. Tessere omaggio ATM, Teatro ecc..)
E’ interessante sottolineare che questa associazione “paracomunale” , come tutte quelle operanti nel sociale al completo servizio della comunità, ha il diritto di iscriversi dopo un anno dalla propria costituzione nell’albo regionale della Protezione civile. Diventa Protezione civile a tutti gli effetti.
I soggetti qualificati per strutturare il primo nucleo operativo sono già pronti.
Gianni Vignuolo
Candidato sindaco di Alessandria