Molinari: “Ma quale integrazione? L’immigrazione incontrollata fa da incubatore al terrorismo”. E sul centro destra a guida Lega: “Ora servono candidati sindaci autorevoli”

Molinari sky“Più che un nuovo centro destra, mi pare evidente che la manifestazione di Bologna ha sancito un nuovo equilibrio all’interno del centro destra: ormai chiaramente a guida Lega”. All’adunanza bolognese Riccardo Molinari ovviamente c’era, al fianco del suo ‘capitano’, Matteo Salvini, di cui è vice segretario federale. Il numero 2 del nuovo Carroccio insomma. Super impegnato sul fronte organizzativo e mediatico nazionale (lo si vede sempre più spesso tra i protagonisti dei talk show politici televisivi, tra l’altro), Molinari non si sottrae comunque ad un confronto rivolto in primo luogo ai lettori (ed elettori) alessandrini, per cui proviamo a farci chiarire alcuni aspetti dello scenario politico italiano, ma anche piemontese e locale.

Ma, come ovvio, rivolgiamo prima di tutto lo sguardo al drammatico scenario internazionale: dopo il massacro di Parigi, e l’immediata risposta militare francese in Siria, cosa succederà, e qual è la posizione della Lega Nord?

 

Segretario Molinari, partiamo dall’attualità: che lettura date, come Lega,Parigi 2 della tragedia parigina?
Un evento drammatico, ma non imprevedile, da cui si ricavano almeno due immediate valutazioni. La prima è che mostra tutti i suoi limiti la politica della cosiddetta integrazione, se è vero che la maggior parte degli attentatori è cresciuta in Francia, ha beneficiato di tutti i servizi del sistema occidentale, eppure questo ha generato da parte di queste persone odio distruttivo, e non certo adesione ai nostri valori. La seconda considerazione è: attenzione, perchè una parte, sia pur minoritaria, di quel commando è arrivata in Europa nei mesi scorsi sui barconi. Come volevasi dimostrare: è innegabile che, a tanti disperati, si mescola una quota di estremisti violenti, pronti a tutto.

Migranti 2015Come se ne esce?
Sul piano internazionale, è auspicabile una forte unità della comunità dei paesi occidentali nei rapporti col Medio Oriente (che fino ad ora non c’è stata, per tanti interessi nazionali particolari), e una soluzione militare rapida e definitiva, perchè non è possibile che tutto l’Occidente sia ricattato dal cosidetto Califfato. Ma la soluzione militare non basta, e qui non posso che sottolineare che la Lega Nord dice il giusto da vent’anni, criticando la follia di una politica di accoglienza indiscriminata e mal gestita, in Italia in particolare. Per cui occorre invertire completamente la tendenza, e dire basta. Per tutti questi disperati da noi non c’è posto, perchè già dobbiamo confrontarci col disagio crescente di milioni di poveri italiani, a cui sembra che nessuno, tranne la Lega, si interessi. Deve essere chiaro un concetto: se tu fai venire qui milioni di giovani disperati e senza una prospettiva, crei le condizioni per lo svilupparsi di frange violente. Impossibile negare che sia così.

 

Intanto lo scenario politico di casa nostra vede profilarsi all’orizzonte un nuovo centro destra, a guida Lega Nord?Salvini Molinari
Mi pare che dubbi non ce ne siano: oltre ai sondaggi (che danno dopo Bologna la Lega in ulteriore crescita, ma Forza Italia in calo, ndr), lo dice da tempo il sentire popolare, l’apprezzamento e il sostegno a Matteo Salvini per le battaglie che stiamo conducendo. E’ lui il leader, dubbi non ce ne sono. E Bologna ha dissipato anche le perplessità (legittime, dato il sostegno intermittente in Parlamento al Governo Renzi) sul posizionamento di Forza Italia: Berlusconi era sul palco, e ha detto chiaramente che sta con Matteo e con Giorgia Meloni: ora cercheremo di trarre le conseguenze politiche di questo annuncio.

 

ElezioniIl che significa, Molinari, candidati unici del centro destra alle amministrative del 2015, a partire dalle grandi città fino ai capoluoghi di provincia e ai comuni più piccoli?
La strada è certamente quella, anche se non possiamo negare che, ad oggi, la situazione è difforme da realtà a realtà. Certamente, essendo ad oggi la Lega la locomotiva della coalizione (rinnovata, non nuova: da vent’anni ormai siamo comunque alleati col centro destra), là dove abbiamo nostri uomini forti e adeguati, il candidato sarà della Lega: penso a Novara, o a Bologna. In altre realtà, cantieri aperti: ma siamo già in ritardo, quindi conviene sbrigarsi.

 

Diamo un’occhiata alle due più grandi città italiane, Roma e Milano: lìMeloni 3 chi candiderete?
A Roma, se Giorgia Meloni decide di scendere in campo, per noi è candidato eccellente e la sosterremo. A Milano siamo certamente in ritardo, e bisogna trovare un candidato che, al di là dell’appartenenza partitica, sia autorevole, apprezzato, conosciuto. Ci stiamo lavorando.

E Torino? Lì sembra che il vero outsider di Fassino sia la giovane Appendino, dei 5 Stelle….
La partita è tutta da giocare, i pronostici della vigilia lasciano il tempo che trovano. E’ indubbio però che a Torino il centro destra, complessivamente, è in ritardo, e che in quella città non partiamo favoriti: ma ci sono ancora sei mesi di tempo.

A proposito di Torino Molinari, e di Piemonte: a che punto è la vicenda del vostro congresso? Lei diventerà o no segretario della Lega Nord in Piemonte?
La situazione è chiara, anche se qualche media cerca di fare confuzione, e mettere zizzania. Matteo Salvini, preso atto di alcune irregolarità nella raccolta delle firme da parte di un candidato, ha ritenuto di posticipare la data del congresso, inizialmente fissato per il 29 novembre. Per quanto mi riguarda, opero su preciso mandato di Matteo, che ha invitato i leghisti del Piemonte ad evitare qualsiasi spaccatura (soprattutto per questioni che interessano pochi ‘colonnelli’, mentre i nostri iscritti ed elettori hanno ben altre esigenze e priorità), e a trovare unità e condivisione. Il che significa, se possibile, approdare ad una soluzione condivisa in tempi brevi, evitando il commissariamento. Nel frattempo comunque è pienamente operativo il nostro attuale segretario, Roberto Cota, il cui mandato non è ancora scaduto.

 

Comune di Alessandria 3Non possiamo non guardare ad Alessandria, Molinari. Da noi si vota nel 2017, è vero: ma molte manovre elettorali sembrano già cominciate…
Più che alle manovre elettorali, ad Alessandria come Lega ci stiamo dedicando in queste settimane a banchetti, incontri con la gente, iniziative che mettano in evidenza gli enormi limiti ed errori della giunta Rossa, che va assolutamente archiviata tra un anno e mezzo. Non mi chieda nomi di candidati sindaco però, ad oggi è davvero prematuro: anche se indubbiamente la linea è quella, anche a casa nostra, dell’unità del centro destra, e di un candidato autorevole e credibile, e di un programma di vero rilancio per Alessandria. Che ne ha decisamente bisogno.

Ettore Grassano