Venerdì sciopero. Provano a rispondere così i sindacati confederali (Cgil, Csil e Uil) all’annunciata chiusura dello stabilimento Michelin di Fossano (400 dipendenti), e ai ‘tagli’ di personale previsti anche per altre realtà, tra cui Spinetta Marengo.
Lo sciopero riguarderà tutti i turni in tutti gli stabilimenti italiani della Michelin, e sarà di 8 ore. Partenza da Fossano alle 9,30 con corteo di auto, verso Cuneo. Lì convergeranno anche i pullman da Torino e Alessandria. Comizio a partire dalle 10,30.
Intanto a casa nostra la tensione cresce, e pare confermato che, oltre alla chiusura del reparto ‘ricoperti’ (30 addetti), l’intenzione della multinazionale francese sia di lasciare a casa anche i circa 170 ‘interinali’, ossia i lavoratori che non dipendono direttamente da Michelin. Per una cinquantina di loro il contratto scade già a fine novembre.
Se è vero che l’azienda parla nei suoi comunicati di investimenti di circa 180 milioni di euro destinati, nei prossimi anni, allo stabilimento di Spinetta, del numero di dipendenti previsti e necessari non si fa cenno, ed è questo ad inquietare oltre modo sindacati e lavoratori.
Lunedì 16 novembre è previsto un nuovo incontro a Torino, tra organizzazioni sindacali e proprietà. Ma basti pensare che, la settimana scorsa, Michelin ha comunicato le proprie strategie e decisioni ai sindacati ‘in contemporanea’ alla diffusione del comunicato a tutte le agenzie di stampa per capire qual è, oggi, l’idea che l’impresa ha delle relazioni sindacali e con i lavoratori.