Pd provinciale a gamba tesa sulla riforma sanitaria: “Così proprio non va: sindaci ignorati, Ospedale di Alessandria a rischio collasso”

Sanità tagliChissà se Chiamparino e Saitta, quando hanno deciso di partire proprio da Alessandria come ‘apripista’ sul fronte della riforma sanitaria (riorganizzazione o tagli, ognuno giudichi) si aspettavano una reazione così determinata, per quanto forse tardiva, del PD locale. E chissà da che parte staranno in questa querelle i consiglieri regionali del PD di casa nostra, Domenico Ravetti (presidente della commissione Sanità) e Walter Ottria.
Tutto il confronto peraltro sembra consumarsi, comunque e sempre,  all’interno di un unico partito, il PD, che recita tutte le parti in commedia. Se a voi sembra normale, a noi un po’ inquieta.

E. G.

Ecco, di seguito, il testo completo del documento elaborato dal PartitoSanità nuova Democratico della Provincia di Alessandria.

E‘ condiviso il fatto che il processo di riordino della Sanità Regionale, secondo i criteri del Patto per la Salute è l’unica via possibile sia per consentire l’uscita dal piano di rientro reso obbligato dalla situazione economica generata dalle precedenti gestioni, sia per adeguare il Sistema Sanitario Provinciale ad una visione in grado di garantire qualità, accessibilità, tutela della salute e sostenibilità economica e che in tale logica la D.G.R. 1-600 e 26-1653 hanno delineato un percorso politico è un cronoprogramma preciso con prospettive oggi concrete di uscita dal piano di rientro in base a quanto già realizzato.
Come previsto dalla D.G.R. 42-1921 del 27/7/2015, le Aziende Sanitarie hanno inoltrato all’Amministrazione Regionale gli Atti Aziendali, rispettando la scadenza fissata al 21/9/2015, per il procedimento di verifica propedeutico al recepimento.

Gli Atti Aziendali sono soggetti al recepimento da parte della Giunta Regionale, previa verifica della coerenza con gli Atti Aziendali delle AA.SS.RR del medesimo ambito territoriale sovrazonale.
Le Aziende Sanitarie possono dare attuazione alle previsioni dell’Atto Aziendale solo dopo il recepimento regionale.

Il Comitato dei Sindaci di Distretto, l’ organo rappresentativo di tutte le Amministrazioni Comunali presenti nell’ambito territoriale del Distretto, come concordato nel corso della Conferenza dei Sindaci, aveva la possibilità di inviare in Regione osservazioni e richieste di modifiche.

In data 28.09 la Regione, in anticipo sui tempi previsti e in modo discutibile, ha recepito gli atti aziendali delle ASL AL, ASLAT e ASO e dato alcune indicazioni cogenti alle aziende.

Nonostante ciò si ritiene indispensabile che le Amministrazioni locali, sulla base di un percorso che tenga conto dell’analisi dei bisogni dei cittadini, del quadro organizzativo del Sistema Sanitario Provinciale nella sua più ampia accezione e dell’integrazione Ospedale/Territorio, elaborino un testo unitario che contenga osservazioni/richieste/proposte da inviare alla Regione e che rappresenta la base per il ruolo che le Amministrazioni locali devono assumere nella programmazione/gestione dei servizi secondo le indicazioni regionali.

Il presente documento, elaborato in parte in sede di Forum Sanità e partendo da alcune considerazioni politiche generali, si propone di essere la base per il raggiungimento di questo obiettivo.
In relazione agli atti aziendali dell’ASL e dell’ASO e delle osservazioni della Regione al riguardo.
Chiamparino Saitta 1Premesso che per qualsiasi percorso riorganizzativo riguardante settori ampi del Sistema Sanitario, come quello in atto nei nostri territori, cui deve essere sottesa non solo una logica economicistica ma anche di tutela della salute dei cittadini secondo il dettato costituzionale, è indispensabile e necessario prevedere una forte condivisione con gli Amministratori Locali, Associazioni di pazienti e familiari, comitati di cittadini e Reti professionali: per questo devono essere previsti ed attivati dalle Direzioni Aziendali, strumenti che consentano la partecipazione attiva alla programmazione, oltre che delle Amministrazioni Locali, dei cittadini ad ogni livello (es. Comitato di partecipazione, ecc.).

Già le numerose criticità, evidenziate nei vari territori della provincia fin dalla D.G.R. 1-600 del 19/11/2014 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera avrebbero richiesto un percorso di condivisione e confronto con gli Amministratori Locali e con gli operatori del settore tenendo in debito conto le caratteristiche di ogni territorio e partendo dai bisogni dei cittadini atte ad argomentare in termini consequenziali le scelte dal punto di vista organizzativo.

Le bozze degli atti aziendali, rese disponibile ai sindaci 48 ore prima della presentazione, non hanno consentito le valutazioni necessarie, impedendo che gli organi istituzionali potessero acquisire il ruolo sostanziale e non solo formale nella programmazione della sanità nella nostra provincia, previsto dalle disposizioni regionali.

Vi è stata un’accelerazione del recepimento da parte della Regione, in anticipo sui tempi previsti che ha impedito di seguire l’iter concordato in sede di Conferenza dei sindaci e di di far giungere osservazioni alla Regione.

Si esprimono le seguenti valutazioni generali:

• Si ritiene che gli Atti Aziendali, e la successiva gestione, debbano raggiungere un livello di integrazione tra le tre aziende (ASL AL, ASO AL, e ASL AT) dell’area del Piemonte Sud-Orientale ancora più elevato, pur essendo estremamente positiva l’indicazione regionale dei Dipartimenti di Emergenza e Riabilitazione interaziendali. In particolare nella fase gestionale immediata devono essere previste azioni di potenziamento e riorganizzazione che dovranno intervenire nell’ASO, per far fronte ai maggiori carichi derivati dalla riorganizzazione della rete ospedaliera territoriale.

Per questa ragione e poichè il depotenziamento di servizi periferici, senzaOspedale Alessandria 2 adeguate risposte sul territorio potrebbe causare il collasso dell’Ospedale di Alessandria, hub di tutta la provincia, è necessario un impegno con particolare attenzione a future prospettive di edilizia sanitaria, ciò anche alla luce del fatto che numerose criticità derivano dalla particolare situazione orogeografica dei vari territori della nostra provincia e della rete dei trasporti pubblici, fortemente depotenziata negli ultimi anni.
Alla luce di quanto sopra è quindi auspicabile che, nella fase gestionale, le Direzioni dell’ASL AL, dell’ASO e dell’ASL AT collaborino strettamente, condividendo le linee programmatiche e gestionali, secondo le indicazioni Regionali.

Si propone a tale riguardo un maggiore impegno a rendere operativa la funzione del Comitato dei Sindaci del Distretto e della Conferenza dei Sindaci, con un confronto costante con la Dirigenza e l’Assessorato.

• La rete delle strutture territoriali che emerge dall’Atto Aziendale (Distretti, Dipartimento di prevenzione, Dipartimento delle Dipendenze, Dipartimento di Salute Mentale) pare essere disegnata sull’esistente e non rivela un disegno organizzativo omogeneo, soprattutto in prospettiva di un loro sviluppo e ampliamento, che dovrebbe garantire i livelli assistenziali adeguati alla popolazione con la riorganizzazione degli ospedali, nel rispetto della recente Delibera Regionale sui servizi territoriali (DGR 26-1653 del 29/6/2015)

• Il concetto di integrazione degli interventi deve essere inteso in senso il più ampio possibile, tenendo conto anche dell’Associazionismo e del Terzo settore. In particolare, in riferimento al Terzo Settore attivo nel nostro territorio provinciale (es. Coop. Di Tipo B), è essenziale valorizzare e potenziare le collaborazioni già in atto, in un’ottica di sviluppo e incentivazione di tutte le risorse esistenti.

• Riteniamo necessaria, per le motivazioni suddette (necessità di sviluppo della rete territoriale, coerente con i bisogni e con gli atti regionali), ad atti aziendali approvati dalla Regione e ottenuta l’uscita dal piano di rientro, aprire da parte della
Regione la possibilità formale di modifiche dell’atto aziendale, soprattutto per ciò che riguarda la rete territoriale, anche per consentire una fase adeguata di condivisione da parte delle amministrazioni locali e per garantire il mantenimento di Servizi adeguati, evitando carenze assistenziali conseguenti alla riorganizzazione degli Ospedali.

 

Coordinamento Provinciale PD Alessandria