Bravo Caldone, sindaco ‘con gli attributi’: ce ne fossero come lui… [Le pagelle di GZL]

Caldone Giancarlo Piodi Graziella Zaccone Languzzi

 

1) A Giancarlo Caldone, sindaco di Volpedo, paese famoso in tutta Italia e oltre non solo per il Pellizza ma per le sue pesche e l’ottima frutta. Oggi alla fama di Volpedo si aggiunge che ha un ottimo sindaco. Un sindaco che ha passione e svolge il suo compito con il cuore per i suoi cittadini, e nel caso specifico, trattandosi di scuola, per i suoi cittadini più piccoli, quelli a cui occorre prestare più attenzione essendo i più fragili.
Ho conosciuto Giancarlo Caldone quando era assessore provinciale, ma non immaginavo che fosse un politico con “attributi tosti”. Dagli organi di informazione si è letto in questi giorni che la scuola di sua pertinenza territoriale va in reggenza e con troppi alunni disabili a cui in questo inizio anno se ne aggiungeranno altri. Il sindaco per protesta ha chiuso la scuola: il risultato è che la mattina del 10 settembre, insegnanti e personale della scuola si sono recati al lavoro ma hanno trovato i cancelli chiusi. La minaccia era che, se non si fosse trovata una soluzione in fretta, la settimana successiva la stessa sorte sarebbe toccata agli alunni. Ovviamente la notizia ha galoppato, ed è ‘sbarcata’ su tutti i media, non solo locali ma anche nazionali. Il sindaco Caldone ha spiegato ai cronisti i motivi del clamoroso gesto: il trasferimento del precedente dirigente scolastico e l’inadeguatezza della struttura ad ospitare altri alunni disabili, inseriti d’ufficio in seguito alla chiusura di un’altra scuola. Il plesso, dedicato al noto pittore del Quarto Stato, comprende elementari e medie (così almeno si chiamavano un tempo: dai 6 ai 14 anni!), ed è punto di riferimento per molti piccoli comuni del circondario. Il sindaco lamenta anche il mancato rinnovo della reggenza all’Istituto Comprensivo di Viguzzolo del dirigente Giampaolo Bovone, realizzatore, promotore e consulente a titolo gratuito per l’attuazione del progetto del Governo “Cantieri in Comune – Scuole Sicure”, di cui Volpedo è beneficiario per la realizzazione di un polo scolastico-culturale-turistico all’avanguardia.
Nell’ambito di questa protesta il primo cittadino ha chiesto anche l’interessamento dei parlamentari locali, e un’ispezione ministeriale. La sua protesta però ha dato qualche frutto: venerdì 11 settembre il sindaco Caldone è stato ricevuto dalla prefetta per un incontro con il provveditore. La scuola non sarà certo chiusa, perché Caldone sa che non può interrompere un servizio di quella importanza ma la sua azione, il suo coraggio di amministratore che rischia in prima persona mi piace: intanto in soli due giorni è riuscito a catturare l’attenzione su un problema non da poco. Ce ne fossero di amministratori con “attributi tosti” a favore degli amministrati come Giancarlo Filippo Pio Caldone.
Voto: 10

 

2) Al Governo per gli esodati (lavoratori defraudati di un diritto acquisito) e aiLegge Mosca beneficiari della legge Mosca, parassiti che godono di pensioni senza reale copertura da lavoro.
La notizia: “Il governo tradisce 50mila esodati. Padoan taglia i fondi. Dirottati altrove 500 milioni. Arriva senza mezzi termini lo stop del ministero dell’Economia alla settima salvaguardia per gli esodati: le risorse già destinate ma non utilizzate, sostiene il Ministero Economia Finanze, sono tornate nelle casse dello Stato e non potranno essere più usate per questo scopo, quindi non ci sono più soldi per gli esodati per cui rischiano di dover rimanere ancora senza stipendio e senza pensione. Chissà per quanto.”
E questa in sintesi è la notizia. Sono certa che anche qui a casa nostra qualche esodato ci sia, quindi non mi faccio certo scappare la possibilità di riportare ogni tanto alla luce la Legge Mosca. Il Governo, oltre all’esproprio dei fondi destinati agli esodati, non ha rispettato la restituzione del maltolto di Monti ai pensionati come stabilito dalla Corte Costituzionale, erogando invece un’elemosina una tantum. però non ha mai toccato i diritti acquisiti dalla “casta”; politici e sindacalisti in pensione senza aver mai pagato contributi grazie alla legge Mosca (L. 252- 11/06/1974) così chiamata dal nome dell’esponente della CGIL, Giovanni Mosca che ne fu relatore. Una storia di ingiustizia e per molti una truffa che va avanti dal 1974, costata fino ad oggi oltre 12 miliardi di euro. Tra i beneficiari della legge Mosca, molti bei nomi della politica e del sindacato, gran parte dei quali ancora in attività: Napolitano, Marini, Del Turco, Cossutta, D’Antoni, Larizza, Occhetto, e la scomparsa Nilde Iotti, per citare alcuni dei più importanti che oggi percepiscono solo da questa pensione mediamente 70 milioni del vecchio conio, si dice al mese. Chi non conosce l’iter di questa vicenda scabrosa clicchi su Google Legge Mosca, gli si aprirà un mondo vergognoso, soprattutto se rapportato alla questione esodati: pensionati da 500 euro al mese e pensionati che dopo aver versato marche da lavoro reale per quaranta anni percepiscono attorno alle 1.200 euro al mese.
Voto: 2

 
Terzo Valico lavori3) Al Progresso. Andrea Antonuccio di CorriereAl, nel suo pezzo Bello il Progresso [Il Citazionista] del 10 settembre, a cui ha abbinato una citazione di Marcello Marchesi: “Bella la vita di adesso: si vive più a lungo si muore più spesso”, mi ha portato a rivedere il mio pensiero favorevole al 100% sul progresso. Il frutto del progresso è che abbiamo avvelenato noi stessi, avvelenando il pianeta che ci ospita. Il progresso medico allungandoci la vita (per chi l’ha scampata alle gravi malattie certamente provocate da inquinamenti impensabili o da stress provocati da un lavoro meno pesante grazie alla tecnologia nata con il progresso ma che ha ridotto la qualità della vita personale), ci ha in fondo solo ‘prolungato’ la vecchiaia, per molti cagionevole e fragile più che serena e felice. Con il progresso sono nate epidemie di allergie ed intolleranze causate da inquinamento di ogni tipo, che ha modificato il cibo primario. Persone della mia età che hanno bevuto sessanta, cinquanta anni fa latte crudo, uova, mangiato pane, verdura e frutta oggi all’improvviso si scoprono intolleranti a questi alimenti e utilizzare sostituzioni sgradevoli per nutrirsi. Alle domande che si pone Andrea Antonuccio sulla tecnologia elettronica (se potrebbe essere la causa di tumori al cervello, o contribuire a sviluppare altre malattie come l’alzheimer, follia, la depressione) non è facile dare una risposta. Al contrario sugli alimenti si può dire che ormai la terra è inquinata, l’acqua è inquinata, l’aria è inquinata ed è pure inquinato il cervello di chi non riesce a comprendere che è tempo di rallentare. Parlando di casa nostra, inizierei a togliere il permesso di avvelenare le falde acquifere sotto le cave alessandrine. Cosa ne dite?
Voto: 4