Il dissesto dei costumi

Alessandria: il dissesto della città a quanto pare non ha colpito solo i conti del Comune, ma evidentemente anche i costumi di una parte dei cittadini e questo è l’aspetto più preoccupante, dato che il bilancio come è successo si può risanare, mentre cambiare le cattive abitudini che nel tempo sono ulteriormente peggiorate è un impresa decisamente più complessa.

Cari alessandrini incivili non vi riconosco più, non passa giorno che in particolare nei quartieri periferici e nei viali della città non si rinnovi lo squallido spettacolo dei rifiuti abbandonati, da quelli ingombranti, che ovviamente fanno più scena, ai piccoli rifiuti sparsi di ogni tipo.

Di questo passo se non si riesce a risolvere il problema (e volendo ci sono gli strumenti e il personale per farlo) corriamo il rischio di abituarci ad una situazione già oggi preoccupante ma che continuerà a peggiorare, dato che “degrado chiama degrado”, indegna di una città che voglia definirsi civile.

Questa mattina uscendo per fare una passeggiata sul marciapiede di via Piacentini al Quartiere Borsalino (facendo bene attenzione a non pestare le deiezioni dei cani) non posso fare a  meno di notare davanti ai cassonetti per la raccolta differenziata (un termine evidentemente sconosciuto per gli incivili) una bottiglia di Cognac nella sua confezione di cartone abbandonata sull’asfalto, proprio davanti al cassonetto di riferimento. Leggendo queste poche righe si potrebbe obiettare che si tratta di un rifiuto di poco conto rispetto a certi abbandoni di massa a cui ogni giorno ci tocca assistere. A mio avviso invece rappresenta un segnale preoccupante, perchè se siamo ridotti al punto che certe persone non fanno nemmeno più un piccolo sforzo per togliere la bottiglia dalla confezione e conferire entrambi negli appositi cassonetti, significa che abbiamo toccato il fondo o quasi. E non mi si venga a dire che l’incivile in questione dopo essersi scolato una bottiglia di Cognac era ubriaco fradicio e non era più in grado di connettere… perché con tutta la mia buona volontà fatico a crederci!

Pier Carlo Lava – Alessandria