Che la questione non fosse chiusa, non ci voleva molto ad intuirlo. Dopo il deciso attacco di Cesare Miraglia, leader dei Moderati, all’operato del sindaco Rossa, e la replica pungente e decisamente senza ambiguità del primo cittadino, entrambe esclusive di CorriereAl che hanno ravvivato il dibattito politico non solo alessandrino nelle settimane natalizie, la partita tra Moderati e giunta Rossa appare decisamente tutta da giocare. Per cui quando, venerdì scorso, Cesare Miraglia ci ha contattati chiedendoci un incontro, “ma per parlare di politica, non di basse insinuazioni personali: non abbocco all’amo di chi vorrebbe trascinarmi a quel livello”, abbiamo acconsentito immediatamente, con curiosità. Appuntamento venerdì sera in un locale alessandrino (non i Canottieri, come molti potrebbero supporre), dove tra personale e clienti Miraglia sembra una star del mondo del calcio. Stringe mani, saluta, elargisce pacche sulle spalle: ma poi, ad un tavolino appartato, si concentra sulle vicende di Palazzo Rosso e dintorni, che sono il motivo della chiacchierata. Il coordinatore dei Moderati però, attenzione, è solo apparentemente un fiume in piena, perché in realtà l’uomo sa fare politica: quando vuole risponde, e quando lo ritiene prematuro sorride divertito, e dice: “questo la prossima volta…”.
Consigliere Miraglia, con le sue dichiarazioni ha fatto passare ai suoi alleati del Pd a Palazzo Rosso una fine anno sicuramente poco serena. Poi però il sindaco le ha risposto per le rime…e adesso?
Adesso per chi vuole ascoltare parliamo di politica, e del futuro di questa città, che gli alessandrini hanno diritto di condividere. Non mi faccio certo trascinare in polemiche di tipo personale: sono uno che lavora sodo da più di trent’anni, nel privato, e non ho mai vissuto di soldo pubblico, credo questo lo si sappia. Faccio politica per passione, e per amore di Alessandria, e ho fatto nascere e crescere un movimento civico, I Moderati, di cui sono super orgoglioso, perché è la palestra in cui sono cresciuti tanti ragazzi, che saranno il domani, anche politico, di questa città. E me la fa dire una malignità? Io quando ho fatto viaggi all’estero ho sempre pagato di tasca mia, fino all’ultimo centesimo. A buon intenditor….
Per carità Miraglia, parliamo di politica, come ci ha proposto, e di aziende pubbliche. Ci spieghi qual è la situazione di Aral, la partecipata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, e quindi delle discariche. Girano voci di perdite terrificanti, e in tanti si chiedono come sia possibile perdere tanti soldi (pubblici) scavando buchi e riempiendoli di rumenta, considerato quanto paghiamo noi contribuenti per il servizio..
Bravo: è quel che vorremmo sapere anche noi da due anni, chiedendo che qualcuno dei nostri possa entrare lì dentro anche gratuitamente, ma con pieno accesso a tutti i dati veri, per capire. Si parla addirittura di 50 milioni di euro di perdite complessive, e di un passivo che cresce al ritmo di 3 milioni di euro l’anno. E di un’azienda che fatturava 18 milioni di euro l’anno, e ora arriva a 7-8 milioni.
Prendiamo i suoi numeri per buoni Miraglia, virgolettandoli. Ma come è possibile: c’è la crisi, certo. Ma gli alessandrini hanno smesso improvvisamente di produrre immondizia? A giudicare dai cassonetti sempre stracolmi (e svuotati quando capita: speriamo che il servizio migliori ora che c’è Amag Ambiente) non si direbbe….
Eh no che non si direbbe. A meno che….non è che i rifiuti in questi anni saranno finiti da qualche altra parte? Gliela butto lì come battuta, ma si informi se ha tempo e modo: chissà che non riesca a fare chiarezza. Certamente lì dentro le grane non mancano, come mostra anche l’imbarazzante vicenda della discarica Guarasca di Spinetta, su cui ci sono anche indagini in corso: possibile che la politica non sappia affrontare da sola, e con trasparenza, certe vicende, e si debba arrivare sempre ai tribunali? I cittadini sono nauseati e hanno ragione, ma noi Moderati non ci stiamo ad essere messi nel calderone, dopo che da anni chiediamo chiarezza….
Chiarezza, e non posti dunque? Questo ha detto il sindaco, lo sa bene….
Eh certo: quando qualcuno non è allineato, e non accetta certe logiche, lo si denigra per non parlare della realtà. Aral è emblematica di come questa città è stata mal gestita all’epoca del centrodestra, ma anche di come il sindaco, in questi due anni e mezzo, non abbia fatto nulla per invertire la tendenza.
Però nella sua recente intervista il sindaco Rossa sostiene che l’inversione di tendenza è in corso, anche grazie alla nuova presidenza Delucchi. Lei non concorda?
Ma per favore, quale inversione di tendenza: io non ho nulla a livello personale contro Delucchi, ma lo sanno tutti che è uno che lavora da una vita per Aral, a strettissimo contatto con il presidente precedente (Piercarlo Bocchio, ndr): questa si chiama continuità assoluta, altro che cambiamento. E poi Delucchi è un novese, come De Capitani un torinese: possibile che Alessandria proprio non ce la faccia a valorizzare sue professionalità, e debba sempre andarle a cercare altrove?
Miraglia, anche sui conti del comune e sui bilanci lei ha avuto di recente parole pesanti, e ha criticato l’assessore Abonante: ma non era di vostro gradimento, all’inizio?
Abonante è un bravo ragazzo, ma ci ha assolutamente delusi sul piano politico: ci aspettavamo da lui una svolta, non l’assoluta continuità con il passato. Perché mai i conti del comune continuano ad essere in mano a personaggi che sono già stati protagonisti (con risultati noti) dell’amministrazione Fabbio? La recente vicenda della sanzione di quasi 15 milioni di euro (sempre soldi degli alessandrini) per il mancato rispetto di stabilità come finirà? E ci saranno ripercussioni anche sui bilanci successivi? E’ chiaro che se sindaco, assessore e dirigente ti dicono che è tutto a posto, e i revisori confermano, i consiglieri comunali non possono che fidarsi. Ma abbiamo già visto con Fabbio come è finita, no?
Miraglia, che lei stia facendo politica, e non mirando banalmente ad una ‘cadrega’, noi lo diamo per scontato dall’inizio: per lei come per tutti, d’altra parte. Ma per arrivare dove? I Moderati stanno già guardando al dopo Rossa?
(sorride divertito, ndr) No, non cado nella provocazione: ma una cosa la dico ancora, perché finora è stata riportata in maniera errata. L’attuale maggioranza è stata eletta, nel 2012, in realtà da una minoranza di cittadini di Alessandria, in una situazione di particolare emergenza, e con una missione, che era ed è quella del salvataggio del comune e delle sue aziende. Non possiamo, ora, portare avanti disegni strategici oscuri, svendendo il patrimonio pubblico senza prima aver ben chiarito il progetto agli alessandrini, e chiesto a loro, e solo a loro, cosa ne pensano e cosa vogliono per il futuro della città. Mentre mi sembra chiaro che qui stanno decidendo in pochissimi, e senza nessuna trasparenza. Stop, mi fermo qui: per ora.
Già, per ora: è facile immaginare che, sulla vicenda, ci saranno altre puntate. Ve le racconteremo.
Ettore Grassano