Il Gruppo Argol Villanova di Casale Monferrato, eccellenza del made in Italy che si misura con il mercato mondiale della logistica integrata, e a cui abbiamo di recente dedicato un approfondimento ad hoc, affida a Oliviero Toscani la creazione del nuovo marchio aziendale,e per presentarlo sceglie un contesto di eccellenza, come la Triennale di Milano, e un anchor man di grande notorietà, come il ‘monferrino’ Gad Lerner.
Sul palco con le due star mediatiche ieri c’era il presidente e patron del gruppo Argol Villanova, da oggi appunto Bcube, il Cavaliere del Lavoro Piero Carlo Bonzano, che con concretezza piemontese ha ricordato ad un uditorio di eccellenza le tappe essenziali di un’azienda di famiglia che, nata a Casale Monferrato nel 1952, ha chiuso il 2013 con 464 milioni di euro di fatturato complessivo, e che prevede di attestarsi nel 2014 intorno ai 560 milioni, anche grazie ad alcune acquisizioni internazionali.
“La scelta di affidare ad un creativo geniale come Oliviero Toscani la creazione della nuova immagine coordinata del nostro Gruppo – ha spiegato Bonzano – nasce dal desiderio di lanciare una nuova sfida, orientata ad un futuro che immaginiamo di crescita costante, e orientato ad una forte innovazione”.
Argol Villanova, con una decisione contro corrente per un Gruppo di grande solidità e successo, ha così deciso di cambiare nome: a partire da oggi si chiama Bcube: B come l’iniziale del nome della famiglia Bonzano e “al cubo” come “elevazione alla potenza e moltiplicatore di attività”.
“Ma anche – afferma Piero Carlo Bonzano – come le sei facce di un cubo e gli altrettanti punti di forza di questa eccellenza imprenditoriale: ampiezza dei servizi offerti,presenza internazionale, partnership con primari gruppi industriali mondiali, specializzazione in servizi ad alto valore aggiunto, customizzazione e flessibilità operativa, continuità storica e gestione manageriale. Abbiamo chiesto a Oliviero Toscani un rinnovamento dell’immagine del Gruppo in quanto sentivamo la necessità di presentarci sul mercato mondiale con un’immagine semplificata e al tempo stesso più forte. Il nuovo marchio è di più facile lettura, più adatto al contesto globale in cui, sempre di più, la nostra impresa si muove. Toscani, con la sua eccezionale capacità di sintesi, ci ha immediatamente convinti. Bcube rappresenta per Argol Villanova una nuova fase, orientata al mondo, anche se restano molto forti i legami territoriali con il luogo che ci ha visti nascere”.
E proprio a Casale Monferrato (lo ha ribadito ieri anche il sindaco Demezzi, presente alla presentazione milanese) il Gruppo di logistica integrata sta realizzando il suo nuovo quartier generale. I lavori partiranno tra qualche settimana, e il progetto prevede la realizzazione di una prima ‘palazzina’, assolutamente innovativa e con ampi spazi dedicati alla formazione, in cui lavoreranno circa 300 persone (sugli oltre 4 mila addetti complessivi del Gruppo). Ma il progetto va amche oltre, e prevede ‘a regime’ la nascita di una seconda palazzina ‘gemella’, collegata alla prima.
“È stato appassionante lavorare con il Presidente Bonzano e con tutti i suoi
collaboratori – dice Oliviero Toscani-. Mi ha sorpreso essere chiamato dal
proprietario di un’impresa sul mercato da oltre sessant’anni per cambiare
logo e immagine dell’azienda. In genere nessuno vuole mai cambiare il logo
aziendale. Ma in Argol Villanova ho trovato autentica disponibilità a misurarsi
con nuove sfide. Questa è una impresa interessante, attiva nel campo dei
servizi. Una impresa già molto moderna quando nacque, negli anni ‘50, prima
del boom economico e industriale italiano. Oggi Argol Villanova ha capito che il futuro si gioca anche sul fronte della comunicazione, la riconoscibilità di un apparato industriale che offre servizi e alta tecnologia passa attraverso la comunicazione visiva, la facilità di ricordare il logo, possibilmente pronunciabile nello stesso modo in tutte le lingue e, non ultima, la sua gradevolezza, la sua bellezza grafica. È un cambio di pagina radicale che, sono certo, aprirà a Bcube altri orizzonti”.
E. G.