Amag, cosa sta succedendo? [Controvento]

di Ettore Grassano

La qualità dei servizi erogati dal Gruppo Amag, al netto di eventi di propaganda degni di tempi migliori, sono sotto gli occhi di tutti. Rifiuti e sporcizia ovunque, in centro ad Alessandria come in periferia e nei sobborghi, e un comune che farebbe brutta figura anche ad altre latitudini. Chiunque lo desideri può recuperare in streaming gli approfondimenti andati in onda domenica 6 ottobre su Rai Tre a Presa Diretta per farsene un’idea.

Rottamata la smart city (come da programma elettorale del candidato sindaco Abonante, del resto: quindi gli alessandrini non sono innocenti), la Multiutility Amag, a totale controllo pubblico (Comune di Alessandria socio di maggioranza assoluta) da due anni dà l’impressione di navigare a vista, e tanto sul fronte rifiuti che acqua ha di fronte a sé macigni che sembrano montagne, che probabilmente ci si illude di bypassare con l’ingresso dei privati nella compagine azionaria. Ad oggi, però, quel che vediamo è una ex corazzata che barcolla, in conflitto aperto con i sindacati (roba rarissima, se pensiamo all’estrazione culturale Cgil del sindaco di Alessandria, e all’orientamento della sua giunta: significa che i tempi sono davvero complicati), che tiene il personale in condizioni certamente di forte tensione, e soprattutto che eroga servizi scadenti. Il sondaggio di CorriereAl dei giorni scorsi sul livello di soddisfazione della raccolta rifiuti certamente non ha pretese scientifiche, e a rispondere in questi casi sono sempre i bastian contrari, ma provate a fare la stessa domanda in giro per le vie del centro, o nei nostri sobborghi, e poi ci direte se la ‘customer satisfaction’ degli alessandrini è a livelli soddisfacenti, o almeno di sufficienza. Non ci pare proprio.

Ma in Amag succede anche altro. Dall’inizio del 2023, quindi ormai da quasi due anni, il management individuato dal comune di Alessandria, dopo vari avvicendamenti, sembra aver fatto un passo indietro e uno di lato (supponiamo con il placet della proprietà: impossibile anche solo ipotizzare il contrario), ed è stato affiancato (in qualche caso, si ha l’impressione, addirittura sopravanzato) da consulenti esterni, in buona parte provenienti dallo stesso team. Professionisti super qualificati sia chiaro, a spulciare i loro percorsi professionali. Tanto che, nei mesi scorsi, il sindaco Abonante e il suo braccio destro Laguzzi hanno ritenuto di affidare la Presidenza del Gruppo (presidenza ‘pesante’, con quasi tutte le deleghe operative) proprio alla manager che fino a pochi giorni prima era ai vertici del citato team. Tutti abbiamo letto dei dubbi sollevati dall’opposizione (Lega, e Locci per Fratelli d’Italia, nello specifico), e spetterà alle autorità preposte, a partire dall’Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, verificare la legittimità o meno degli incarichi contestati.

Intanto, però, prendiamo atto che, in commissione bilancio, i dati aziendali ormai vengono presentati direttamente da un consulente esterno, udite udite, gratuito. Lo stesso consulente, Giancarlo Zordan, esperto in ristrutturazioni aziendali, che opera ai vertici della citata società. Società che, a settembre, ha peraltro ricevuto da Amag un rimborso spese di quasi 9 mila euro, non si capisce bene legato a quale periodo. Agosto, e ne ne saranno quindi altri nei mesi a venire? O si tratta di un ‘saldo e stralcio’ a chiusura del rapporto pregresso? Lo vedremo: per ora prendiamo atto che il Comune di Alessandria (al momento solo a mezzo stampa) chiede chiarimenti: seguiranno certamente atti ufficiali, che dite? Curiose intanto le dichiarazioni del sindaco Abonante e dell’assessore Laguzzi, che si affrettano a confermare piena fiducia alla Presidente Franzino, “rimarcandone l’assoluta estraneità alle vicende gestionali discusse”. Oh bella: se la Presidente operativa con piene deleghe è estranea alle vicende gestionali e alle decisioni di questi mesi, chi caspita comanda e decide in Amag? Mah..

Intanto scopriamo (carta canta, ci sono atti ufficiali) che una giovane professionista torinese è stata ingaggiata da Amag per il progetto Welfare Psicologico, al costo di 13.770 euro. Servizio utilissimo, considerato lo stress a cui pare siano sottoposti molti dipendenti Amag da due anni a questa parte. Pare che anche la figlia del consulente gratuito Zordan pare sia psicologa alla stessa società, e del resto lo diceva già il grande Flaiano che in Italia la rivoluzione non si può fare, perché ci conosciamo tutti. Praticamente ‘na brancà d’amis. C’è però una lettera dei sindacati (1), si veda corsivo a fondo articolo, indirizzata ai vertici di Amag, al Sindaco di Alessandria e al Prefetto, che ipotizza un incarico diretto alla stessa giovane Zordan, con falso nome. Francamente non ci crediamo, sarebbe davvero troppo anche per l’Alessandria del 2024.

Ma andiamo avanti. Altro documento ufficiale certifica l’ingaggio da parte di Amag Reti Idriche anche di un investigatore professionista per accertamenti su dipendenti, oltre 8 mila euro. Qui la vicenda è interessante e delicatissima, si parla anche di permessi contestati legati alla legge 104, fino a possibili licenziamenti. Toc toc, sindacati: questa è materia vostra.

C’è altro? Per ora basta e avanza questo, fermiamoci qui.
Cosa vogliamo dimostrare? Nulla, naturalmente, se non segnalare alcuni fatti oggettivi, che ognuno è libero di interpretare come crede.

Da alessandrini, cittadini ma anche contribuenti, resta la forte preoccupazione per la sorte di una multiutility pubblica che, per carità, i suoi bei problemi li ha sempre avuti. Ma che negli ultimi due anni pare essere precipitata in un ‘gorgo’ di eventi, decisioni, autoritarismi, familismi consulenziali che lasciano perplessi tutti, e più che preoccupati coloro che in Amag ci lavorano, e ci mantengono la famiglia.

(1) OGGETTO: Richiesta chiarimenti.
Le scriventi Segreterie sono venute a conoscenza del fatto che la Psicologa messa a disposizione dalla Holding per parlare con i dipendenti al fine di intercettare il loro malessere derivante dal rapporto di lavoro, risulterebbe essere la figlia del Consulente, Dott. Zordan, della MOVEON con incarichi all’interno del Gruppo stesso.
Risulterebbe anche che la suddetta Psicologa non apparisse con i suoi veri dati anagrafici.
Questa cosa se veritiera è particolarmente grave e viola senza ombra di dubbio il rapporto di fiducia fra i lavoratori ed il Gruppo Amag ed inoltre mette a grave rischio la privacy dei lavoratori stessi.
Chiediamo con la presente un’immediata spiegazione da parte dei vertici dell’Azienda ed una puntuale verifica degli organismi preposti.

Firmato in originale
FP-CGIL FIT-CISL UILTrasporti

Cordiali saluti.
Alessandria lì 11 ottobre 2024