L’Alessandria vince di misura sul Trino ma mostra carattere, forza e coraggio….appunto [Dieci righe per l’Orso]

di Pier L. Cavalchini

Solo dieci righe per la “sesta serie” perché una cronaca più dettagliata, per il momento, non ci sentiamo di farla….ancora troppe ferite sono aperte e, come segnalato, sono ben sei i gradoni da scalare per ritornare alla ribalta del calcio che conta (o almeno quattro per “stazionare” nella solita Serie C). El Oualid, già visto in precampionato con idee lucide e buoni piedi è stata la carta vincente di mister Greco in un match tutt’altro che semplice tra due squadre combattive e abbastanza ben messe in campo che, viste le premesse, dovrebbero fare buone cose in futuro. Meglio il Trino in gran parte del primo tempo con almeno due paratone super dell’ottimo numero 1 Canegallo e con una difesa complessivamente ben messa, imperniata su Cirio, Ottria e Maggi. Bene il centrocampo ospite che però non ha saputo concretizzare le buone palle fornite in avanti. Infatti l’Alessandria agisce in contropiede lasciando l’esperto Berberi in avanti. Due sole le occasioni per i Grigi con Battistella e Berberi mentre almeno quattro sono le possibilità per il Trino di andare in vantaggio, senza esito,però. La pioggia battente ci mette del suo, rende il campo pesante e rovina i passaggi…tanto è vero che, per una decina di minuti, si è temuta l’interruzione.

Comunque si riprende e, nel secondo tempo, l’Alessandria riesce a fare meglio “filtro” a centrocampo e a tenere testa a Giraudo e compagni. Ancora Canegallo in evidenza al minuto 15 e al 23 su folate improvvise, meno corali e più individuali, dei vercellesi gestite con meno affanno rispetto ai primi venti minuti. L’Alessandria ha alzato il suo baricentro e con le ali Mocci e Dellaferrera prova ad alimentare l’attacco. Su una di queste incursioni, dopo una bella punizione calciata da Mazzocca, si concretizza il vantaggio alessandrino. Al termine di un batti e ribatti convulso, uno dei tanti della partita, la palla arriva al limite dell’area ad un liberissimo ElOualid che con precisione inquadra l’incrocio dei pali. Il portiere non ci arriva e, di fatto, a un quarto d’ora dalla fine, l’Alessandria si trova inaspettatamente in vantaggio. Tre punti importantissimi che gli uomini di Greco riusciranno a portare a casa dopo una condotta di fine gara da squadra esperta.

“Buona la prima” dicono e scrivono in molti: ma attenzione alle pecche che si sono evidenziate. Troppo liberi in difesa gli attaccanti trinesi, specie nel primo tempo quando avevano più fiato e velocizzavano maggiormente la manovra. Alcuni “movimenti” sono da rivedere. Giusto il posizionamento a centro-boa (termine adatto alla giornata piovosa) di Berberi con appoggi esterni di ElOualid, Dellaferrera e Battistella, mentre i giocatori di centrocampo sono parsi lenti e poco attenti al gioco veloce dei giocatori in “blu integrale”. Due carenze su cui si dovrà lavorare. Godiamoci comunque la vittoria e, piano piano, iniziamo la scalata.