Ztl della discordia, aggressioni in pieno giorno, degrado dell’ex Palazzo Sordomuti: ecco il biglietto da visita di Alessandria! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) L’argomento di questa pagella mi è stato sollecitato. E’ accaduto martedì 29 agosto alle ore 15 in via Alessandro III, in pieno centro di Alessandria. Uno straniero extracomunitario si è scagliato senza nessun motivo sul primo malcapitato che si è trovato sul suo cammino. Lo ha affrontato con calci e pugni e la vittima, nel tentativo di sfuggire dal suo aggressore, è scivolato a terra sbattendo il volto e finendo al pronto soccorso. Qui si può ascoltare e leggere l’intervista alla vittima dell’aggressione effettuata da Ketty Porceddu su Telecity. Dopo questo atto è necessario stare molto attenti anche in pieno giorno e in centro, l’episodio ci insegna che non si è più sicuri da nessuna parte. A margine di questa notizia, faccio notare che in città quando salta fuori qualche fatto di cronaca ci sono sempre di mezzo loro. Arrivano in sordina assegnati dal Ministero dell’Interno che non sa più dove infilarli, accolti dalle prefetture, parcheggiati in cooperative o organizzazioni del genere e poi non se ne cura più nessuno. Nessuno è responsabile e non si sa quanti siano in città gli sbandati, non regolari magari addirittura con fogli di via, ma qui stanno. Il sindaco Abonante il 23 agosto ha fatto queste dichiarazioni: “Cresce anche sulla nostra città la richiesta di accoglienza di persone migranti (molti sono minori non accompagnati) formulata dal Governo. È doveroso per la nostra comunità mettersi a disposizione”. Stiamo scherzando? Quanti sindaci in Italia hanno detto no? Di questi soggetti ne abbiamo già più che a sufficienza, e la nostra comunità fatica a gestire servizi e aiuti a chi è bisognoso, non è in grado di caricarsi tale peso aggiuntivo, ne economicamente (ma intanto lì paga sempre Pantalone), né tanto meno socialmente (dove regna il caos). Abonante lo chieda alla nostra comunità, provi ad ascoltare il popolo: non sono suoi alleati grillini i teorici della democrazia diretta? O forse il centro sinistra pretende che gli alessandrini debbano stare chiusi in casa o per uscire debbano vestirsi con scafandri per evitare di finire al pronto soccorso o alla camera mortuaria? Perché quando scattano le aggressioni non ci sono prefetto o sindaco a difenderci, siamo soldi e abbandonati. A seguire nei giorni scorsi è intervenuta anche l’ex sindaco Rita Rossa, oggi capogruppo del PD in consiglio comunale, che trova incomprensibile alcune polemiche da parte della minoranza nei confronti del sindaco Abonante, fatte superficialmente dai leoni da tastiera, e chiede alle opposizioni collaborazione e condivisione per un modello di accoglienza diffusa e responsabile. “Rossa, su Abonante polemiche incomprensibili, lavoriamo insieme”. A Rita Rossa, che con la sua uscita ha soprattutto abilmente evidenziato la grande difficoltà in cui si trova il sindaco Abonante (dagli amici mi guardi iddio, soprattutto in politica) rispondo: “Avete voluto la bicicletta? Di che vi lamentate, ora pedalate”. Per meglio dire siete voi liberi di decidere se accettare le richieste prefettizie o no. Se fossi sindaco non avrei dubbi su come comportarmi in merito, nessuno mi potrebbe imporre altri sacrifici per i miei cittadini. La minoranza fa correttamente (anzi forse troppo morbidamente) la minoranza. Quando è toccata stare all’opposizione non avete risparmiato nulla, compresi i vostri leoni da tastiera, forse qualcuno se l’è dimenticato?
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5 domande a... Monica Moccagatta CorriereAl 2

2) Si torna sulla ZTL, anche qui con tante sollecitazioni a parlarne: le motivazioni politiche dall’amministrazione in carica in difesa fino all’inverosimile sono sempre le stesse: migliorare la qualità dell’aria e la vita dei cittadini, trasformando il centro in luogo di passeggio per famiglie, bambini e anziani. Tutte belle parole espresse in questo articolo dal segretario cittadino del Pd: “Ztl sperimentale Alessandria, Antinucci (Pd): “Le critiche iniziali si tramuteranno in consenso”. Antinucci evidenzia che in tutte le città italiane ed europee dove hanno chiuso i centri storici vi sono state critiche immediate, ma la speranza del segretario del Pd alessandrino è che in pochi mesi la protesta si tramuti in consenso. Mah! Sono molti i dubbi in merito al consenso per questa amministrazione, sulla ZTL e non solo. Al segretario cittadino posso dire “aspetta e spera”. Torniamo ai supposti benefici di questa ZTL. Qualità dell’aria: dal magazine della Fondazione Veronesi (e non solo lì) si legge che durante il lockdown le variazioni nei livelli di inquinanti presenti in atmosfera sono risultati inferiori rispetto a quanto previsto. Se il biossido di azoto è calato di poco meno del 30 per cento, al contrario vi è stato un aumento di concentrazione dell’ozono e i pochi benefici sulla salute pubblica sono stati in buona parte attenutati dall’aumento dell’ozono. Troppo facile far pagare solo alle auto l’utopia di voler bonificare l’aria in una città della pianura Padana. ZTL per evitare la chiusura dei negozi: temo sia in realtà in contrario, a giudicare anche da sondaggi e raccolta firme. Ad Alessandria i negozi chiudono anche per gli alti affitti dei locali: “Alessandria è cambiata. Certi affitti sono assurdi”. A questo aggiungo che Alessandria a fine agosto è risultata nella top ten delle città più care, con un progressivo aumento del costo della vita. Oggi tante famiglie hanno meno risorse da spendere perché è aumentato tutto, grazie alla folle gestione covid a partire dal lockdown e alla guerra Ucrania/Russia che dal suo inizio ha gravato su economia e costo della vita, creando crisi per mancanza di materie prime in un paese già in sofferenza. Il traffico limitato nel cuore della città in ostaggio di una Ztl raffazzonata, fa solo danni, e piace a pochissimi.
Segnalo questo filmato del 01 settembre 2023, su un report di Marcello Rossi dal titolo: “Saracinesche abbassate e cantieri nella ZTL fantasma”. La ZTL il 5 settembre ha prodotto pure questo: “Sui social scoppia la polemica per il mezzo dei Vigili del Fuoco fermo davanti alla fioriera della ztl”. Vi sono le immagini che ritraggono un mezzo dei Vigili del Fuoco davanti alle fioriere, in attesa che si aprano. Poi una manovra, rassegnati a dover prendere un’altra via. Segretario Antinucci, la Ztl genererà consensi? Ho dubbi ma il voto vi ha titolati a decidere il bene o il peggio di Alessandria. Ne riparleremo nel 2027, ma quattro anni son lunghi e di questo passo…
Voto: 2

3) Sono sommersa da diverse segnalazioni anche relative all’ex palazzo Sordomuti in piazza Santa Maria di Castello, sia in merito al degrado dello stabile, sia alla scarsa sicurezza dell’area in orario notturno.
Un filmato di Gianni Senetta (Svegliati Alessandria) già nel 2016 accendeva i riflettori su questo palazzo.

Nei giorni scorsi Fabio Boldrin di Svegliati Alessandria si è recato sulla piazza e ha scattato alcune foto che evidenziano vetri rotti che nel 2016 non c’erano, escalfiture delle pallonate contro i muri e il portone. Questi gruppetti di “giocatori”, mi viene comunicato, non sono proprio ragazzini. Colpi su colpi significano danni all’intonaco, e anche prossimo crollo del portone d’ingresso. Scommettete che, a breve, l’ex palazzo Sordomuti diventerà sede di bivacchi notturni, con evidente disagio per le abitazioni circostanti? Anche questo palazzo è un’importante opera architettonica di pregevole valore storico-artistico che Alessandria si è scordata di avere. Nel febbraio 2017 nacque il progetto di trasformare l’ex Istituto Sordomuti nella “casa degli universitari”. Non se ne fece nulla e nel novembre 2019 il Comune mise in vendita l’ex palazzo Sordomuti al prezzo di 475mila euro. Nessuno se lo prese. Siamo nel 2023, il palazzo sta degradando e nessuno se ne occupa. Cosa aspettano, che un brutto giorno crolli rovinosamente su persone e cose? Durante l’amministrazione Francesca Calvo, dopo l’alluvione nel novembre 1994, venne elaborato un piano grazie ad un finanziamento con fondi statali allo scopo di redigere progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, e nel novembre 1995 fu approvato il programma di riqualificazione urbana denominata: “I cortili ritrovati”. Anche il palazzo ex Sordomuti rientrava nel progetto, ma fu dimenticato. Ed ecco una domanda che mi è stata posta: “che fine hanno fatto gli stanziamenti del progetto Cortili Ritrovati destinati al recupero del palazzo ex Sordomuti?” Chi siede perennemente in Consiglio comunale già dall’epoca Calvo e chi è stato e sta negli uffici tecnici e dirigenziali può rispondere a questa domanda?
Voto: 2