“Gagner, gagner, gagner”. Parola di Enea e Alain

di Pier Luigi Cavalchini

Lo sberlone che ci stanno affibbiando Alain (Pedretti) e Enea (Benedetto) assomiglia molto allo schiaffo che mollano i medici a qualcuno che sta per morire o si ritrova rimbambito per un trauma improvviso. Una città in attesa del suo principale emblema sportivo, poche storie.

I Grigi sono i Grigi, ancora frastornata per le giravolte che ci ha propinato Luca di Masi e a cui, onestamente, bisogna riconoscere l’operazione “ritorno in superficie” dopo decenni di anonimato in terza e quarta serie, attende tra preoccupazione e fiducia.

Una città, una comunità (anche ben oltre il valore sportivo dato il significato della maglia “grigia”) soprattutto in attesa di sapere come si svolgerà il campionato prossimo. Che peraltro è parso in bilico fino a venerdì scorso, giornata di notizie emozionanti e contraddittorie rispetto alla regolarità dell’iscrizione dei Grigi al prossimo campionato di serie C. Poi Enea Benedetto ha tranquillizzato tutti, dunque avanti così: con le dita incrociate.

Già le prime partitelle prevedibili con il Moncalieri, il Savona, il Lomellosport e, se volete, potete aggiungere altro, ci faranno capire qualcosa (1), anche se le prime vere prove verranno con gli spareggi per la Coppa Tim e per la Coppa Italia di categoria. Lì troveremo linee schierate in assetto di guerra con spirito ben diverso dal “volemmose bene” del calcio agostano.

Aspettiamo tutti il momento opportuno per confermare con ululati e insulti vari quel che abbiamo l’impressione si stia evolvendo a livello societario (“tutto chiacchiere e distintivo” nel caso specifico dei Grigi) o se dovremo rimangiarci tutto, esprimendo “osanna” festanti alle giravolte dei nuovi orsacchiotti, ben disposti in campo, sicuri in difesa e pronti a “gagner”. Già. Un dilemma che tutti i veri sostenitori grigi, ricordiamoci dei ventimila a Torino e Milano in semifinale Coppa Tim con il blasonato Milan (allora con Mihailovic), hanno ben impresso nel cuore e nel cervello. Soprattutto per la consapevolezza che una squadra di vaglia con “orsacchiotti, ben disposti in campo, sicuri in difesa e pronti a “gagner” troverebbe immediatamente una attenzione e una sensibilità inaspettata. Sul rapporto col pubblico, prima o poi, torneremo perché – come segnalò qualcuno dall’interno della società Alessandria U.S. stessa – non è ammissibile avere meno di ottocento abbonati al primo campionato di Serie B conquistato con il ferro e con il fuoco e con “poca rispondenza del pubblico” (sic).

Forse questa inammissibilità va messa in relazione con una campagna acquisti (nell’estate del 2021) insufficiente e non pari alle attese e con l’errore di non considerare importanti le partite precampionato di allora e, soprattutto, le prime cinque partite di campionato, perse malamente. Forse se si fosse fatto un ragionamento di marketing (con acquisti conseguenti) e concomitante corretta promozione, gli abbonati sarebbero stati molti di più.

Una questione aperta, questa del legame con il pubblico e con la città, che si ritrovano “pari pari” gli amici italo-francesi che si stanno sobbarcando la non facile impresa di ridare dignità ad una squadra blasonata ma in debito di ossigeno.

I fatti sono noti. L’US Alessandria 1912 ci ha annunciato che Renè Lobello sarà l’allenatore della prima squadra per la stagione 2023/24. Classe 1963, Lobello – come è noto – arriva dall’esperienza con il Porto Vecchio (squadra della Corsica), mentre in passato ha lavorato per società del calibro di Saint Etienne e G. Bordeaux. Sempre il neonato ufficio relazioni dell’Alessandria ci comunica che Umberto Quistelli è ufficialmente il nuovo direttore tecnico dei grigi. In arrivo dalla Salernitana, dove ha lavorato nell’area tecnica e di scouting del club campano, Quistelli si occuperà anche della parte finanziaria dell’Alessandria. Entrambi, anche questo fatto ormai noto, hanno firmato un contratto per una singola stagione, a conferma della complessiva sperimentalità dell’operazione “ritorno in superficie 2”.

Prima vediamo cosa si riesce a fare veramente, poi vedremo se rilanciare. Anche se le parole di Enea sono di – apparente – piena convinzione: “Siamo molto contenti delle nomine di Lobello e Quistelli. Personalmente, sono felice che finalmente si possa iniziare a lasciare la parola al calcio giocato, siamo certi che René Lobello incarni il giusto interprete per il nostro progetto, fatto di internazionalità, competenza e dedizione per il lavoro. Quistelli, invece, è un profilo giovane e duttile, ma con diverse esperienze nel suo bagaglio lavorativo”. Direttore sportivo, annuncio ufficiale di venerdì scorso, sarà invece Malu Mpasinkatu, nato in Congo 47 anni fa, con esperienze a Rieti e Catanzaro.

Il quadro di insieme, di forte rinnovamento, prevede inoltre nell’area tecnica, Michel Milojevic che sarà il Coordinatore Sportivo e lavorerà a stretto contatto con lo staff tecnico mentre Stéphane Crucet è stato scelto come Allenatore in seconda, apportando la sua esperienza e conoscenza del gioco alla squadra. Andrea Servili proseguirà nel ruolo di allenatore dei portieri, mentre Bernard Gines si occuperà della preparazione atletica dei giocatori.

Tutto bene allora…? Beh la saggezza mandrogna da tempo immemorabile ci ripropone la massima “calma e gesso” che andrà progressivamente a ammordirsi se le prime uscite della nuova squadra saranno soddisfacenti. Vorremmo poter scrivere alla quarta o quinta giornata di campionato in un possibile Alessandria-Novara (2) di fine ottobre “L’Alessandria si conferma squadra quadrata e ben determinata e, con la vittoria di oggi, si trova a comandare la classifica a punteggio pieno con Pro Vercelli e Padova a tre lunghezze. Ottime le prestazioni dei veterani, un po’ un ponte tra i Grigi di prima e quelli di adesso, Lamesta. Galeandro e Martignago che con il tornante Marelli, lo sgusciante Negaku e l’ungherese Magyarik (3) hanno letteralmente fatto impazzire la difesa azzurra. Lo striscione con “gagner, gagner, gagner” dedicato a Enea e Alain, comparso a inizio secondo tempo, ha celebrato nel modo migliore la vittoria per tre a zero…. “

Che l’esito sia questo ce lo auguriamo tutti: c’è solo da attendere, e capiremo.

.1. – Ovviamente i nomi delle squadre dei prossimi incontri estivi sono possibili ma, per il momento, inventati.

.2. – Probabile un derby, prima o poi, con i cugini, per ora solo ipotizzabile.

.3. Si rimarca qui la necessità di “non smembrare la squadra precedente” aggiungendo qualità, sia italiana che straniera (i nomi di Marelli, Negaku e Magyarrik sono, ovviamente, di fantasia).