Il consigliere Ivaldi: “L’ex caserma Valfrè fra degrado e abbandono: la politica locale che fa? Dorme?”

Gianni Ivaldi, Consigliere Comunale nonché capogruppo di Alessandria Civica nell’intervista concessa a Svegliati Alessandria ha esordito esprimendo la sua forte preoccupazione sullo stato di abbandono della ex struttura militare e sulla totale inazione da parte delle Istituzioni interessate.

Nello scorso gennaio, attraverso un’interpellanza, aveva sollevato la questione in Consiglio Comunale e richiesta informazioni circa il futuro della caserma Valfrè.

Nel mese di maggio si era fatto promotore di un incontro (in Commissione Comunale) per cercare di coinvolgere il Demanio, responsabile in ultima istanza del bene pubblico, di eventuali progetti in partnership con il Comune per la rivalutazione progettuale e contenutistica della struttura militare, ma anche e soprattutto per i necessari interventi conservativi.
Quell’incontro non andò a buon fine, ma se ne sta organizzando un altro.

L’ex Caserma Valfrè, la cui costruzione risale alla fine dell’800, è stata senza dubbio un simbolo importante della città che tutti gli alessandrini ricordano.

Nel 2002 fu dismessa militarmente e nel 2008 il Comune di Alessandria stipulò con il Demanio un protocollo d’intesa per la “governance” della caserma per il raggiungimento di obiettivi a favore della sua valorizzazione a vantaggio della città.

Il Comune quest’anno però ha restituito la “custodia” e la sua gestione nuovamente al Demanio e quindi la situazione è di nuovo in stallo e senza una traiettoria progettuale.

Vogliamo, per memoria, ricordare alcune manifestazioni che questa struttura ha ospitato nel tempo: la Fiera di San Giorgio, il Salone del Biscotto, Librinfesta, Oktoberfest con le migliori birre italiane ed europee e per finire, durante l’emergenza Covid-19, ha assunto il ruolo di HUB vaccinale tra i più importanti della nostra provincia.

Il Consigliere Ivaldi prosegue sottolineando che non è più tollerabile uno stato totale di inazione da parte della politica locale nei confronti della struttura che, ad oggi, risulta incustodita, in uno stato di degrado/abbandono impressionanti e con alto rischio di crolli.

Gli ambienti interni sono stati nel corso del tempo depredati e spogliati di tutto ciò che costituiva l’arredo.
Sono stati portati via gli infissi, i termosifoni, i lampadari e anche l’altare della chiesetta interna.

Altra nota dolente che viene sottolineata è l’apertura permanente e senza presidio del passo carraio sul lato Corso Cento Cannoni che consente accesso incontrollato a chiunque su quel lato.

Viene sollecitata, prima di ogni eventuale progettualità futura, la necessità di un intervento urgente e tempestivo per evitare una rapida ed incontrollata decadenza della struttura militare.
Si riconosce l’enorme potenzialità del luogo e la possibilità di realizzare interventi estremamente qualificanti per l’intera città e per il benessere dei suoi cittadini.

Infine Ivaldi si spinge ad ipotizzare [se necessario] anche una raccolta di firme dei cittadini per spingere l’Amministrazione Pubblica e il Demanio a non far deteriorare una ricchezza storica come la Caserma Valfrè a cui i cittadini alessandrini non vogliono rinunciare.