Domenico Quirico, capo servizio esteri del quotidiano “La Stampa”, già corrispondente da Parigi e più volte inviato di guerra, è stato protagonista martedì 16 maggio di una serata conviviale organizzata congiuntamente dai Rotary Club di Alessandria e di Asti svoltasi al ristorante “Bistrot Cavour” già “Alli Due Buoi Rossi” di Alessandria.
Quirico ha intrattenuto i numerosi presenti con una dettagliata relazione sul “Nuovo grande gioco del Medio Oriente” che il relatore ha fatto risalire all’anno 2014 con l’irrompere sulla scena internazionale dell’ISIS e la proclamazione del nuovo Califfato da parte di Al-Baghdadi.
Questo fatto – ha sostenuto Quirico – ha portato a un rimescolamento delle carte sullo scacchiere mondiale con posizionamenti spesso contraddittori, come quello dell’Arabia Saudita, avversaria del radicalismo islamico ma sua principale finanziatrice nella speranza di tenerlo lontano da sé, o degli Stati Uniti, nemici dell’ISIS ma incapaci di sostenere concretamente le frazioni laiche e filo-occidentali che lo combattono, finendo così per favorire i piani egemonici della Russia di Putin su parte del Medio Oriente e in particolare sulla Siria.
Il giornalista ha quindi evidenziato come l’apparente fallimento del progetto di nuovo Califfato non abbia decretato la fine di quel disegno ma l’abbia semplicemente modificato “dallo stato liquido allo stato gassoso” – ha detto – con l’obiettivo di farlo prima o poi rinascere più forte di prima attraverso un metodico proselitismo in tutto il mondo, incentrato soprattutto sui giovani e giovanissimi.
In questo quadro – ha proseguito Quirico – si inserisce dal febbraio 2022 la guerra della Russia all’Ucraina, che ha fatto di Putin, originariamente aperto alla globalizzazione e al libero mercato, uno dei riferimenti nella lotta contro l’Occidente e i suoi valori, quindi un alleato di fatto del radicalismo islamico.