di Mauro Remotti
Negli ultimi decenni dell’Ottocento, un intraprendente contadino originario di Lobbi, piccolo centro della Fraschetta a pochi chilometri da Alessandria, era diventato rapidamente il più ricco commerciante all’ingrosso di grani dell’America Latina. Il suo nome era Giuseppe Guazzone, futuro conte di Passalacqua[1], appellato anche come: “El rey del trigo” (Il re del grano).
Nella Pampa argentina, dove sorgevano le sue colonie agricole Brigadier Generale Wenceslao Paunero e La Luisa, il 25 agosto 1890, Giuseppe Guazzone aveva fondato addirittura una città: Beruti[2],in memoria del patriota Don Antonio Luis Beruti[3]. Ilnome fu imposto dalla compagnia ferroviaria Buenos Aires Western Railway (in spagnolo: Ferrocarril Oeste de Buenos Aires)[4]. Una circolare del 7 aprile 1890 determinava, infatti, la denominazione delle stazioni intermedie della nuova strada ferrata tra Nueve de Julio e Trenque Lauquen.
Josè Guazzone era molto legato alla sua terra natale, dove tornava di frequente per assoldare manodopera da impiegare nelle sue molteplici attività.«Il nonno è stato uno dei primi coloni in Argentina, tornava di tanto in tanto e siccome in quel paese scarseggiava la manodopera, ingaggiava i contadini piemontesi (a cui pagava anche il viaggio, naturalmente), li portava laggiù a lavorare le terre e poi li restituiva all’alessandrino, da dove molti provenivano, e costruiva per loro ricoveri per anziani, scuole e asili»[5], ha ricordato, in una recente intervista, una nipote del conte, la principessa Ilaria Guazzone Notarbartolo di Furnari[6].
Tali iniziative gli procurarono però una denuncia penale (che venne in seguito archiviata) da parte dei proprietari terrieri alessandrini, che lo avevano accusato di avere convinto con l’inganno i loro salariati a emigrare.
Tra i tanti compaesani che seguirono Guazzone vi fu anche Pasquale Secondo Dalponte, il quale, all’alba anni ’30, con un diploma di perito agrario, partì alla volta dell’America Latina.
Giuseppe Guazzone ingaggiò Dalponte dopo aver saputo che una notte, a San Giuliano Vecchio, aveva coraggiosamente denunciato, davanti a un gruppo di giovani, l’orribile tragedia della Grande Guerra, che aveva distrutto intere famiglie, lasciando milioni di orfani e vedove.
Una volta giunto in Argentina: «Lo ritroviamo come amministratore di quel pugno di case che erano i quartieri Paunero e Luisa, poi Beruti. I documenti dell’epoca registrano Dalponte in tutte le commissioni, le foto già gialle mostrano il suo volto sereno a tutte le cene e riunioni comunitarie. In quegli anni il giovane italiano leggeva lettere a chi non sapeva leggere, traduceva documenti e trasportava malati e bisognosi a Trenque Lauquen con la sua Ford. La storia registra anche che quest’uomo ha visitato le famiglie quando hanno perso una persona cara. Persona colta e istruita se ne convertì nell’anima di quel casale nel deserto dell’umida Pampa», racconta Osvaldo Balditarra[7], presbitero e scrittore argentino.
In breve tempo, Dalponte si fece apprezzare sia per le grandi doti umane sia per le eccellenti capacità organizzative all’interno dell’azienda tessile GIAT y BAT (grandes industrias argentinas de trenzado y barnices aplicados a transición, ossia grandi industrie d’intreccio argentine e vernici applicate al passaggio), impiantata da Guazzone nel 1935, che occupava ben 120 dipendenti. Al riguardo, il giornale La Opinión riportava con enfasi la notizia che: “La direzione dei lavori è stata affidata al signor Pascual Dalponte. Sono stati installati 70 telai importati dalla Germania e la potenza del motore è stata fornita da una centrale con 2 motori da 115 HP. Disposta su tre piani, la fabbrica aveva 16.000 fusi”.
Pasquale Secondo Dalponte scomparve nel mese di ottobre del 1948, lasciando un grande vuoto nella comunità locale. La sua figura però non è stata per nulla dimenticata, anzi, la municipalità di Beruti, dopo aver intitolato una piazza al suo fondatore, dedicherà ora una via pure a Dalponte.
[1]Per approfondire la figura di Giuseppe Guazzone, vedi: Mauro Remotti, Giuseppe Guazzone Conte di Passalacqua, CorriereAL, 16/06/2016.
[2] Beruti è una città con una popolazione di poco superiore a mille abitanti situata nel distretto di Trenque Lauquen, provincia di Buenos Aires, a circa quattro chilometri dalla Strada Nazionale n.5.
[3] Il colonnello Antonio Luis Beruti (Buenos Aires 1772 – Mendoza 1842) partecipò alla Rivoluzione di maggio, che ha dato inizio alla guerra d’indipendenza argentina.
[4] La prima linea ferroviaria costruita in Argentina fu inaugurata a Buenos Aires il 29 agosto 1857. Negli anni successivi, la compagnia Ferrocarril Oeste de Buenos Aires continuò a estendere il tracciato.
[5] Laura Siviero, Nella casa senza tempo principessa Ilaria Notarbartolo Furnari, Corrieredella Sera, 30 dicembre 2021.
[6] Il padre di Ilaria, Pier Alfredo, era il primogenito di Giuseppe Guazzone.
[7] Osvaldo Balditarra, Pascual Segundo Dalponte, en el espiritu del pueblo, tierradecarta.blogspot.com, 23 novembre 2022.