Il Comitato Alluvionati del Casalese replica all’Aipo sull’argine del fiume Po in località Cascina Consolata di Casale Monferrato e sulla sicurezza idrogeologica

Gent.mo Ing.Zanichelli  (AIPO -Agenzia Interregionale per il fiume Po)

 

 

con grande stupore leggiamo il Comunicato Stampa odierno che avete inviato alle redazioni dei vari giornali del ns. Territorio. Il nostro Comitato C.AL.CA. attende in realtà  dal  23 marzo dello scorso anno una  sua risposta al documento inviato  alla sua attenzione e ai vari Enti ( tra cui AdBPO) preposti per la messa in sicurezza idrogeologica  (vedere ns. Protocollo 2103/01 del 23/03/2021 che a questo punto  vi inviamo nuovamente ) . Senza tante polemiche bastava rispondere alle richieste di informazioni inviatevi un anno fa , crediamo che la disponibilità si manifesti prima di tutto con il rispetto tra le parti  e rispondendo in maniera puntuale alle semplici richieste di informazioni dei cittadini casalesi . Il nostro Comitato è sempre stato disponibile ad ogni incontro e confronto anche organizzandone uno per la prossima settimana se volete, le ricordo però che ci avete accordato l’ultimo incontro con il vs. Ente  dopo ben 5 mesi dalla nostra richiesta e solo dopo diversi solleciti.

Per restare nel merito della questione  respingiamo al mittente ( cioè ad Aipo )  le accuse di “alimentare inutili polemiche” , di  “diffondere false notizie” ed “amplificazioni di ingiustificati allarmismi “, il nostro è un Comitato serio che da più di 21 anni  agisce informandosi il più possibile  attuando  iniziative nell’interesse collettivo di chi è stato più volte alluvionato  , proponiamo  documenti e fatti concreti  analizzando certo anche criticamente  quanto scritto/progettato da AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po ) e AdBPO ( Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ), crediamo che il diritto di preoccuparsi per la propria sicurezza, di analizzare  e di criticare eventuali ritardi  nelle opere ( tipo 12 anni per vedere concluso l’arretramento dell’argine di cascina Consolata o il completamento di alcune opere ancora  di FASE 1! ) o di non accettare , sempre per la propria sicurezza, la quota arginale dello stesso argine di cascina Consolata  che AIPO e ADBPO ( a quanto affermate ) hanno stabilito con una portata di 7450mc/sec.portata nettamente inferiore a quella rilevata nell’alluvione  2000 . Pensiamo che la critica costruttiva e preventiva sia ancora concessa in regime democratico soprattutto se questa serve a correggere eventuali errori di progettazione e portare osservazioni sensate ,crediamo che a maggior ragione questa  critica e  possibilità di confronto  possa essere concessa  ai  molti  iscritti del C.AL.CA. che hanno subito 2 alluvioni nel 1994 e  nel 2000 e  a quelli che hanno visto le proprie case di Terranova ancora invase dalle acque nell’ottobre del 2020 .  Il ns. Comitato non ha mai scritto che il nuovo  argine in zona Consolata  sarà più basso di quello vecchio ma ha sempre contestato ( e lo contesta anche oggi !)  il fatto che per la progettazione del nuovo argine si sia considerata da parte di AIPO e ADBPO una portata di soli 7450 metri cubi /secondo,  quando la portata a Casale dell’alluvione 2000 contenuta in fascia B è stata nettamente superiore , abbiamo contestato anche il fatto che il nuovo argine sia stato progettato mantenendo gli stessi franchi arginali del precedente che alla sezione 15 sono nulli o negativi e siete voi di AIPO a dirlo  . Siamo spiacenti che il personale della vostra Agenzia Aipo si sia sentito avvilito , pensate però a come si sono sentiti gli abitanti di Terranova che hanno visto le loro case invase dalle acque per la terza volta in poco più di 20 anni !

Ribadiamo  ancora una volta  che , come già avvenuto in passato , ogni eventuale nuovo rischio o danno a persone e cose causato da errate pianificazioni e progettazioni , ritardi nella messa in sicurezza del tratto casalese del fiume Po , Sesia e dei rii minori ci costringerà a tutelare nelle sedi opportune la popolazione residente e il ns. Territorio come stabilito nello Statuto del nostro Comitato C.Al.CA.

Riconfermando comunque la nostra disponibilità per ogni confronto ed incontro con AIPO ed ADBPO ( l’incontro deve avvenire con tutte e 2 gli Enti presenti ) incontro che per noi si può organizzare  in tempi brevi siamo però a richiedere preventivamente ad AIPO (all’ Ing. Zanichelli ) e ad ADBPO (all’ Ing. Colombo )  risposte puntuali e concrete qui sotto indicate  ( come in parte già richiesto nel ns. Documento Prot.2103/01 del 23/03/2021 a cui purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposta ):

 

  • E’ vero che nella Relazione finale dello “Studio sul modello fisico “ commissionato da AIPO al Politecnico di Torino nel 2005 a pagina 45 si riporta testualmente:

“Per quanto riguarda la QALLUVIONE 2000 =7750 m3/s (contenuta nella fascia B) si é osservato un incremento dei livelli tale da provocare un sormonto degli argini già a partire dalla sezione 5 subito a valle del ponte stradale sia in destra (verso il centro città)che in sinistra orografica (verso Oltreponte ). Il deflusso di questa portata causerebbe l’allagamento delle zone poste a monte della zona in cui é stato realizzato sul modello il sovralzo arginale e quindi lo studio di dettaglio sugli effetti dell’adeguamento arginale è privo di significato. I livelli idrici conseguenti al deflusso di tale portata, non sono stati pertanto misurati così come non sono state eseguite le misure di velocità, ma é stato realizzato un filmato che rappresenta le condizioni idrodinamiche di deflusso della QALLUVIONE 2000=7750 m3/s.” ?

  • E’vero che nel documento di ADBPO prot.3528/4.1 del 23 /05/2012 a pag. 3 è riportato testualmente : “ La variante al PAI relativa al tratto del fiume PO in questione (DPCM del 28 luglio 2011) evidenzia le condizioni di criticità idraulica connesse alla presenza di limitati franchi di sicurezza sulle arginature del fiume PO in corrispondenza della città di Casale . In particolare una porzione della città di Casale risulta difesa da una arginatura che presenta , rispetto al profilo della piena di riferimento (PAI e evento 2000) franchi arginali inferiori ad 1 metro ed in alcuni casi negativi , come risulta dagli approfondimenti idraulici sviluppati da AIPO tramite la predisposizione di un modello fisico “?
  • E’ vero che a pagina 11 del PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvioni ) sono indicate in tabella le portate al colmo di piena con Q2000 ( Quota alluvione 2000 ) a Crescentino 8200 mc./sec e a Valenza 9.900 mc. /sec( a Casale non è indicato nulla !) mentre con Q500 ( Quota alluvione cinquecentennale ) a Crescentino 10.900 mc/sec. A Casale 10.000 mc./sec. e a Valenza 10.800 mc./sec.?
  • E’vero che a pagina 14 della Variante al PAI – Relazione tecnica – allegato alla deliberazione n.7 del 21 dicembre 2010 è riportato testualmente “ Adeguamento locale delle arginature principali : L’attuale grado di sicurezza delle arginature principali è a livello di tronco fluviale adeguato ai criteri fissati dalla pianificazione di bacino vigente. Ciononostante vi può essere la possibilità che localmente verifiche di dettaglio possano rendere necessari alcuni interventi puntuali volti a risolvere situazioni strettamente locali . Fra queste assume particolare rilievo il tratto del fiume Po in corrispondenza del centro abitato di Casale Monferrato per il quale è stato sviluppato da Aipo un modello fisico le cui risultanze saranno assunte per la progettazione degli interventi di adeguamento necessari .…”?
  • E’ vero che nell ‘atto della Regione Piemonte di integrazione al parere espresso per il progetto di una centrale termoelettrica a ciclo combinato a Morano Po nel documento del 28/12/2004 il rappresentante di AIPO ha precisato in sede di conferenza dei servizi la situazione degli interventi previsti dal Pai ed in particolare ha segnalato che : il preesistente argine tra Morano e Casale risulta consolidato e adeguato in sagoma ma non in altezza in quanto si attendono disposizioni da parte dell’Autorità di bacino che potrà , sulla base degli studi di fattibilità in corso , mutare le caratteristiche degli argini in localizzazione e/o altezza .?
  • E’ vero che nel documento AIPO npg35801 del 10/07/2020 a firma Ing. Zanichelli indirizzato alla provincia di Alessandria in merito al progetto centrale in diga Lanza si segnala che : “ Tra i primi interventi denominati di completamento di FASE 1 ( a 22 anni dall’alluvione !) rientra l’adeguamento in quota (1 metro ) del rilevato trasversale in massi presente in sponda sinistra Po in corrispondenza della traversa lanza …. in modo da garantire una maggiore sicurezza idraulica con riduzione dei livelli di piena ( riduzione di circa 70 centimetri  immediatamente a monte della traversa e di circa 40 centimetri nel restante tratto a monte ) e , di conseguenza, con un maggiore “franco idraulico “ lungo tutta l’arginatura maestra ?
  • E’ vero che nel documento AIPO del 08/08/2020 indirizzato al C.Al.CA è riportato “Le risposte alle domande avanzate nella nota sopra citata in merito “all’effettivo contenimento operatodagli argini del territorio casalese” sono fornite in maniera puntuale e precisa dagli strumenti di pianificazione vigenti, in particolare nella Variante del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) – Sistemazione idraulica del fiume Po da confluenza Dora Baltea a confluenza Tanaro, predisposta dall’Autorità di Bacino del fiume Po. In proposito, nel paragrafo “Il grado di sicurezza del sistema arginale” è riportato quanto segue:“Le arginature nel tratto del Po casalese, così come completate, rialzate e consolidate nell’ambito degli interventi di prima fase conseguenti alla piena del 2000, sono state verificate in conformità agli indirizzi del Comitato Istituzionale, e si sono ottenuti i seguenti risultati: − la Piena PAI (6100 m3/s) è contenuta con un franco ovunque superiore ad 1 metro (tranne in un tratto locale in corrispondenza della frazione S. Maria del Comune di Crescentino, dove il franco è positivo mainferiore al metro);

la Piena massima storica (piena del 2000 pari a 8000 m3/s circa) è contenuta con un franco sempre positivo che raggiunge il valore minimo di circa 20 cm (tranne che nel già sopra citato tratto locale in corrispondenza della frazione S. Maria del Comune di Crescentino, dove il franco è prossimo a zero). …omissis….?

  • E’ vero che nel Progetto Esecutivo di AIPO elaborato 1 “Lavori di arretramento argine in località cascina Consolata AL-E-1775)”  è riportato testualmente :

A pagina 2/3 “ in particolare si è tenuto conto sia del fatto che l’evento di piena del 2000 circa 8.000 metricubi /sec a Crescentino (a Valenza  la ricostruzione dell’evento stima una portata di circa 9.850 mc/sec se non si considerano le esondazioni conseguenti alle rotture avvenute sui tratti a monte ) “

A pagina  6 viene riportato “….Il nuovo argine sarà lungo circa 1050 metri ed avrà una altezza di sommità di circa 4 metri rispetto al piano campagna esistente in parte la nuova arginatura sarà inoltre resa tracimabile poichè dovrà funzionare da opera di presa per l’area di invaso per la piena al limite della prevedibilità “

A pagina 9 viene riportato “ Tuttavia è stato osservato che il deflusso della piena di 6900 mc/s. avviene tra il ponte stradale ed il ponte ferroviario di Casale Monferrato senza garantire adeguati franchi arginali sia in destra che in sinistra orografica “

Sempre a pagina 9 “ Con portate di 7450 mc/sec. Simulazione dell’evento di piena del 2000 non contenuta nella fascia B i franchi si riducono ulteriormente con una situazione limite con franco zero in sponda sinistra nella sezione 15 “?

  • E’ vero che nel Progetto Esecutivo di AIPO elaborato 3 “Lavori di arretramento in località cascina Consolata  AL-E-1775”

A pagina 5 è indicato che “I livelli idrici di progetto , impiegati quali valori di riferimento per la definizione delle quote di sommità arginale dell’intervento in esame , derivano dal profilo idraulico relativo al defluire della portata di 7450 mc/sec….”

A pagina 7 è indicato che   “ Il confronto con i livelli di piena derivanti dalla modellazione fisica ha reso evidente una certa inadeguatezza , per qualche decametro a monte , del profilo originale ( come peraltro risultava già dal medesimo modello fisico ) con valori di franco idraulico nulli o ,addirittura, negativi seppur di qualche centimetro. Si è operata quindi la scelta progettuale di voler garantire comunque un franco di 25 centimetri della struttura arginale con funzioni di tenuta idraulica ; ad esso si sommano ulteriori 25 centimetri per il cassonetto stradale. In totale , quindi, il franco effettivo minimo sarà di 50 centimetri sui livelli di riferimento ( così come sopra riportati dalla modellazione fisica ) definendo , in tal modo univocamente le quote di sommità lungo tutto lo sviluppo della nuova linea arginale in progetto ….”?

  • E’ vero che nell’incontro del 26 gennaio 2021 presso il comune di Casale Monferrato presenti Dirigenti Aipo ( Ing. Mille, Zanichelli e Arena ) il sindaco Riboldi , una Funzionaria della Regione Piemonte e 2 rappresentanti del C.AL.CA ( Zogno e De Bernardi ) a precisa domanda del C.AL.CA. “ Perchè non considerate per la progettazione dell’argine Cascina Consolata  la piena di almeno 7.750 / 8000 mc sec.e non rialzate in modo adeguato  l’argine nei punti indicati con franco arginale a zero o negativo ? “ la risposta data dall’Ing. Zanichelli è stata in sintesi  “ Ciò non è possibile perchè noi di Aipo seguiamo le indicazioni dell’Autorità di Bacino e anche nell’argine nuovo dobbiamo lasciare i franchi arginali dell’argine precedente “?
  • Quali sono i progetti immediatamente cantierabili nella nostra area ed usufruibili in tempi brevi grazie ai fondi del PNRR per la messa in sicurezza del nostro territorio ???

 

Come noterete leggendo i vari punti qui sopra non è certamente  il ns. Comitato C.AL.CA. che amplifica ingiustificati allarmismi  o alimenta inutili polemiche , d’altra parte se fossimo effettivamente in  sicurezza idrogeologica non si comprende come mai il Comune di Casale applichi ancora oggi pesanti vincoli urbanistici soprattutto nel Quartiere Oltreponte  e nelle Frazioni di Terranova e Popolo .

Ing. Zanichelli ed Ing. Colombo Vi Chiediamo cortesemente una risposta in tempi brevi agli  11 punti sopraccitati e per  concordare una data in cui incontrarci ( AIPO, ADBPO , C.AL.CA. e Comune di Casale Monferrato ) ovviamente  a Casale Monferrato  in modo da chiarire una volta per tutte le questioni sopraindicate. Grazie per l’attenzione ed in attesa di un vs. Gradito riscontro.

 

Per il Consiglio Direttivo

Massimo De Bernardi

Portavoce e Vicepresidente C.AL.CA.Comitato Alluvionati del Casalese