L’ultima follia dell’Unione Europea: la cancellazione del patrimonio immobiliare degli italiani

di Graziella Zaccone Languzzi

 

Iniziamo da qui: “Incredibile Ue, sempre pronta a saltare addosso ai risparmi dei cittadini in nome del rigore o del politicamente corretto. Stavolta l’attacco è alla casa, il bene primario degli italiani e dei cittadini europei. L’ultima novità annunciata dalla Commissione europea è la nuova direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, attesa per il prossimo 14 dicembre, con la quale, di fatto, si procede a una sorta di esproprio ecologista degli immobili “non a norma”.  Questa è la parte iniziale dell’articolo: “L’ultima follia della Ue: esproprio ecologista delle case, vietato venderle o affittarle se “inquinano”.

Molti sono i quotidiani che ne hanno parlato, ma questo ha il titolo perfetto, perché di “follia” si tratta.

La notizia sta pure girando sui social e ho ricevuto con richiesta di condivisione uno scritto postato su Facebook che calza a pennello in merito:
“Dopo la vaccinazione universale si passa alla cancellazione del patrimonio immobiliare – Avete ereditato una casa da nonni o genitori e non siete tra i grandi proprietari di immobili che campano di rendita? Avete acquistato con un mutuo con grande fatica un appartamento? L’Europa sta pensando proprio a voi per le sue strategie Green! Una grande fortuna avere una “madre” benigna, che pensa al futuro del pianeta!Eh già! Tra le strategie Green di mamma Europa ci sta l’introduzione imminente di nuovi parametri per consentire che un immobile sia affittato o venduto, a cui ci si dovrebbe adeguare entro un triennio. La vostra casa tra 3 anni, senza un ulteriore esborso per metterla a posto secondo parametri da loro stabiliti, potrebbe valere zero!!! Si prefigurano scenari apocalittici. Quanti hanno infatti delle case ereditate che non risponderanno ai criteri e non avranno i soldi per metterci mano nei prossimi tre anni? E tutto il patrimonio immobiliare lasciato in garanzia di mutui o rimasto in possesso delle banche? Se malauguratamente dovesse andare in porto il programma di mamma Europa, innanzitutto milioni di cittadini italiani perderanno il proprio capitale immobiliare o lo dovranno svendere in tutta fretta entro i prossimi tre anni. Si rischia certamente una crisi economica pari a quella del 2007. Chiaramente tutte le manovre fin qui portate avanti favoriscono esclusivamente i grandi capitali, distruggendo la piccola proprietà. Una ennesima bomba innescata contro i cittadini, specie gli italiani, che non sono abbastanza nullatenenti o poveri da essere sottomessi ai progetti dei “galantuomini” al governo del Paese. Infatti l’obiettivo delle élite di cui il rettile nazionale è l’emissario è quello di consegnarci sempre più inermi, privi dei diritti e sottomessi ai nuovi padroni: quelli a cui sta svendendo pezzo per pezzo il Paese dopo aver loro ceduto le nostre vite. Così l’Europa matrigna interviene dove certi partiti fingevano di opporre resistenza, ovvero nella riforma del Catasto ai fini fiscali… insomma il nostro patrimonio privato dà proprio tanto, tanto fastidio. Dobbiamo indebitarci, perché chi ha debiti non è libero e chi non è libero è disposto a tutto, a lavorare per due soldi, a fare da cavia, hanno un piano, lo stanno portando avanti”.

Condivido pienamente e mi pongo domande come sempre.

Da qualche anno mi sto chiedendo a cosa serve l’Unione Europea e cosa fa esattamente per noi cittadini italiani. La risposta che mi viene è sempre la stessa: imposizioni e danni che sovrastano enormemente i modesti benefici che riceviamo, credo però che la colpa sia nostra quando non prestiamo attenzione a chi mandiamo nei palazzoni di Bruxelles e Strasburgo a curare i nostri interessi. A volte invidio i cittadini di quegli Stati i cui Governi si oppongono alle imposizioni e prepotenza della UE, vorrei che anche in Italia ci fosse una “mano ferma e forte” che tenesse alla nostra sovranità e non accettasse tutto ciò che la UE ci impone. Purtroppo invece siamo diventati un popolo molle, sottomesso, ossequiante e questa ultima follia dovrebbe essere ritenuta inaccettabile dalla politica nazionale ed europea italiana. L’italiano possiede per la maggior parte una casa di proprietà, l’Italia è una nazione con abitazioni private storiche soggette a vincoli delle belle arti o rurali. Il Paese sta attraversando una lunga crisi economica in cui i proprietari faticano a fare ristrutturazioni e gli inquilini a pagare gli affitti, la possibilità di utilizzare il 110% è una chimera per i più: e coloro che abbiamo mandato in Europa per tutelarci che fanno? Accettano supini ogni decisione sulla nostra testa anche quando sarebbe “folle” inapplicabile e dannosa?

Sono andata a curiosare chi abbiamo mandato al Parlamento Europeo a tutelare l’Italia e la sua sovranità: sono 76 i deputati europei eletti in Italia il 26 maggio 2019. Qui l’elenco con la foto dei 76.Oltre ai 76 abbiamo due figure importanti, entrambe emamazione diretta del Partito Democratico: il giornalista David Maria Sassoli Presidente del Parlamento Europeo, e il Commissario Europeo all’Economia Paolo Gentiloni. Non chiedetemi cosa questi personaggi producano di utile per gli italiani: la risposta la sapete quanto me. Quindi se tanto mi dà tanto prepariamoci a questa batosta. Rimane il fatto che gli italiani hanno ormai poca fiducia di questa Europa, e lo ha spiegato bene Timothy Garton Ash (saggista e giornalista britannico, professore di Studi Europei presso l’Università di Oxford) in un’intervista di Repubblica condotta dal giornalista Enrico Franceschini dal titolo: “Perché diventare cittadini europei fa paura ai cittadini dell’Europa”. Un’intervista di otto anni fa (possiedo lo scritto in cartaceo) alla domanda di Franceschini che riassumo: “Oggi viene dato per scontato che il consenso nei confronti dell’Europa è in declino, ma perché questo avviene?”, Timothy Garton Ash dà questa risposta: “Sono appena arrivato da Vienna e all’aeroporto di Firenze la prima cosa che ho visto sui quotidiani tutti con titoli in copertina la parola; “euroscetticismo”. E prosegue: “… Sono europei, sentono di esserlo ma non si identificano più come prima con l’Unione Europea. Se guardate i sondaggi d’opinione, c’è una caduta drammatica tra il 2007 e il 2013. In Italia quella che viene chiamata fiducia netta nell’Unione Europea in cinque anni è passata da + 30 a -22 Quindi anziché essere il sogno al quale aspiriamo. l’Europa viene vista in parte come la causa della situazione nella quale ci troviamo…”. Era il 2013, oggi è ancor peggio.

Spero che i nostri eletti per una volta volgano lo sguardo a questo paese per come è strutturato, e lottino contro una norma stringente (folle) che vieta la vendita e affitto delle proprie case. Di fatto un espoprio proletario di Stato, a cui probabilmente seguirebbero poi altre norme altrettanto deliranti. Vi rendete conto quale futuro aspetta questo Paese, nel volgere di pochissimi anni?