Berta e Parise presentano la comunità Rosanna Benzi: “un progetto innovativo, che ha bisogno del sostegno di tutti”

parise_bertaLa notizia l’avevamo già data qualche giorno fa. La comunità per disabili Rosanna Benzi tornerà dopo tre anni a essere operativa nella sede di Piazzetta Bini, grazie all’impegno di Paolo Berta e Corrado Parise (nella foto, durante la presentazione), presidenti rispettivamente dell’Associazione Idea e della Cooperativa Sociale Il Gabbiano.

“Entro fine anno accoglieremo persone con gravi disabilità, se tutto andrà come deve andare e le istituzioni risponderanno come auspichiamo”, conferma Parise, che ha aperto ai giornalisti i locali ristrutturati di piazzetta Bini.”Questa è una sede adatta a quel percorso di ‘umanizzazione’ dei servizi verso il quale dobbiamo tendere. Non dimentichiamoci che tutto quello che facciamo non serve ad alimentare una organizzazione, ma deve tendere a migliorare le condizioni di vita di persone che qui possono vivere in un ambiente davvero familiare”.

Gli fa eco Paolo Berta, che è anche presidente della Commissione Politiche Sociali e Sanitarie del Comune di Alessandria. “Questo è un progetto innovativo nel campo dell’assistenza ai disabili, ed è bello che dopo tante difficoltà, e molti bastoni tra le ruote, possa ripartire con tanto entusiasmo”. E’ ancora Berta a ricordare che “la struttura impegnerà come personale almeno dieci persone altamente specializzate, che saranno appositamente formate dagli operatori del centro riabilitativo Borsalino. Per questo ringrazio il dottor Salvatore Petrozzino per l’attenzione, la sensibilità e la disponibilità”.

E’ atteso a breve il primo ospite della struttura, Alessandro, e altri ne seguiranno fino a raggiungere il numero massimo di nove persone. “Tra le altre cose, abbiamo in mente insieme al vicesindaco Oria Trifoglio di scrivere una lettera a tutti i medici di base per informarli di questa opportunità”, conclude Berta. “E vorremmo che tutta la città conoscesse questa comunità, nella quale ognuno di noi può impegnarsi, anche come volontario”.

Andrea Antonuccio

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