Entra di prima mattina al Cissaca, e aggredisce con un coltello prima l’impiegata amministrativa che, alle 7,30, stava entrando in ufficio, poi il direttore del Consorzio, Laura Mussano. E’ successo poco fa, e il racconto della dirigente della struttura è concitato ed emozionale, come ovvio che sia: “Io ero già dentro dalle 7 a lavorare”, spiega, “quando ho sentito urla disumane, ho aperto la porta e l’uomo ha aggredito anche me, puntandomi con il coltello. Sono riuscita a scappare, chiudendomi la porta alle spalle, e uscendo da un altro passaggio. Ma la situazione davvero è diventata insostenibile: non si può rischiare la vita per fare onestamente il proprio lavoro. Tra l’altro, conosciamo bene questo signore, lo abbiamo già aiutato in diverse occasioni, e ci stavamo adoperando per fargli avere una borsa lavoro. Naturalmente non c’è solo lui, esistono delle graduatorie, e tante diverse emergenze”.
L’aggressore, subito arrestato, è la stessa persona, di origine maghrebina, che solo qualche settimana fa diede in escandescenze in Comune, spaccando un vetro e minacciando i dipendenti dell’ente, alla ricerca del vice sindaco, in quel momento non presente. E fece il tutto alla presenza del figlio di sette anni, terrorizzato.
All’epoca, se ricordate, La Lega Nord, per voce del suo capogruppo a Palazzo Rosso Roberto Sarti, prese subito posizione, beccandosi anche diverse critiche su questo magazine.
Epperò quel signore, immediatamente rilasciato, oggi avrebbe potuto fare danni ben peggiori. Laura Mussano, vi assicuriamo, era davvero sotto choc mentre ci raccontava l’esperienza. Apriamo il dibattito?
E. G.
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