Questa mattina gli uffici dei servizi sociali siti al piano terra del Comune di Alessandria sono stati teatro di devastazioni ad opera di un cittadino extracomunitario che, evidentemente in maniera consona alle usanze del suo Paese, cercava di far valere le proprie ragioni.
Bilancio di questi dieci minuti di ordinaria follia: vetri andati in frantumi, porte danneggiate gravemente, insulti e tentativo di aggressione ad un funzionario. Ovviamente i danni di tutto ciò ricadranno,ne siamo quasi certi, non sulle spalle dell’extracomunitario ma su quelle degli alessandrini che come tutti sanno non stanno vivendo un momento di particolare giubilo a seguito delle gravissime conseguenze economiche che una sciagurata dichiarazione di dissesto ha determinato nella nostra città. Questo è soltanto l’ultimo in ordine cronologico di una serie di comportamenti violenti che hanno visto protagonisti extracomunitari, ricordiamo a tal proposito l’aggressione avvenuta l’altro giorno fuori da un centro commerciale a Spinetta Marengo.
Certamente queste sono le conseguenze inevitabili di una politica buonista, permessivista, dell”accoglienza” a tutti i costi che culmina nelle incredibili proposte del Ministro dell’”integrazione” Kyenge riguardanti la cittadinanza facile e l’abolizione del reato di clandestinità. Quando gli alessandrini capiranno finalmente che i primi a dover essere tutelati in questo momento drammatico per la città devono essere proprio loro? Gli alessandrini che lavorano,quando un lavoro ce l’hanno,onestamente, che pagano le imposte, che pagano regolarmente le rette per gli asili dei loro figli, che aspettano anni per accedere ad una casa popolare dal momento che davanti a loro ci sono file interminabili di extracomunitari, che vedono in serio pericolo il loro posto di lavoro, e mi riferisco ai dipendenti delle partecipate e ai dipendenti comunali, ma non per questo assaltano il Palazzo distruggendo tutto quello che trovano davanti.
Quando finalmente si riuscirà a capire che chi viene in questo Paese è innanzitutto un ospite che ha il dovere di sottostare alle nostre regole e che se queste regole non vengono rispettate deve essere rispedito al mittente? Insomma quando entrerà una volta per tutte nella testa della gente che prima ci sono i nostri connazionali con i loro problemi che ogni giorno diventano più gravi? Il gesto di oggi non deve essere considerato come un gesto di un disperato, sarebbe troppo facile. Il gesto di oggi va punito severamente anche al fine di non creare la convinzione che per ottenere qualcosa sia necessario ricorrere alla violenza. Da questa violenza vanno poi tutelati gli stessi dipendenti comunali che ogni giorno si trovano di fronte persone che offendono, insultano e magari passano a vie di fatto.
Da tempo infatti la Lega chiede che l’androne e lo scalone del Comune non si trasformino in un suk dove ognuno girovaga come meglio crede. Indispensabile quindi che un agente della Polizia Municipale presidi quantomeno gli uffici dove maggiore è il rischio di scontri con i dipendenti. Per tutto questo noi continueremo a sostenere: prima gli italiani, prima gli alessandrini!
Roberto Sarti – Capogruppo Lega Nord Comune di Alessandria