di Graziella Zaccone Languzzi
1) 10 al presidente del Consiglio Comunale di Alessandria Emanuele Locci. Non è la prima volta che Locci riceve da me il massimo voto, perché a mio pensare possiede rare e apprezzabili doti politiche. Da sempre, e senza far sconti a nessuno nell’universo partitico, denuncia all’opinione pubblica ciò che dovrebbe essere fatto e detto, allo scopo che il cittadino prenda conoscenza di ciò che va o non va nella gestione pubblica del Comune. Segnalo l’articolo “Locci: “La politica torni protagonista a Palazzo Rosso”. E nel 2022….”
Tralasciando la parte politica dell’intervista, vado ai due punti che ritengo interessanti e detti in modo schietto. Sui bilanci dell’Ente: “Subito dopo le elezioni (ma a dire il vero anche prima) dissi che quei bilanci erano incompleti, se non poco veritieri, e che era necessario rivolgersi immediatamente a consulenti esterni per una verifica approfondita. Sindaco e giunta hanno ritenuto di fidarsi dei precedenti amministratori di centro sinistra, e di qualche dirigente. Il risultato credo sia noto a tutti: la Corte dei Conti ha mosso rilievi molto importanti, e siamo tutt’ora alle prese con un complicato piano di rientro”. Il secondo punto: “Una riorganizzazione interna dell’ente, che guardi a dieci anni, e non al mese prossimo. Il 20% dei dipendenti ha più di sessant’anni, e guarda alla pensione, inutile girarci attorno. Come verranno sostituiti? Ma soprattutto, posto che le risorse saranno sempre più scarse, come si pensa di riordinare i servizi e le attività? Se non passi di qui, come primo passo, diventa velleitario parlare, in termini generici, di rilancio e sviluppo del territorio”. Quello che dichiara nell’intervista Locci lo dissi e scrissi anch’io molte volte: a elezioni vinte, nel 2017, il centro destra avrebbe dovuto sottoporre ‘ai raggi x’, da parte di specialisti super partes, situazione economica e contabile reale, al fine da comunicare alla popolazione la realtà, e quindi la disponibilità di spesa che il Comune avrebbe avuto. Come dice Locci si sono fidati. Al secondo punto concordo con il riordino, puntando ad una maggiore efficienza dal punto di vista organizzativo e funzionale nel settore dirigenziale. Su ambedue i punti da me citati è stata persa una buona occasione: in politica fiducia e generosità per la controparte vanno lasciati fuori dalla porta.
Voto: 10
2) La scorsa settimana le tre principali associazioni agricole, ossia CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), Confagricoltura e Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti), hanno segnalato i gravi danni da maltempo, con esondazione dei vari corsi d’acqua maggiori e minori. In coro denunciano la necessità di interventi anche nelle aree golenali dell’alessandrino, coinvolte anche da questa piena, e di una adeguata manutenzione dei fiumi. CIA segnala mancanza di attenzione da parte del Governo verso il territorio, e insiste nel ribadire che è necessario un intervento anche nelle aree golenali dell’alessandrino: “Cia: “Ancora un’alluvione devastante: danni ingenti nel casalese”.
Confagricoltura chiede programmi di manutenzione dei corsi d’acqua per mettere in sicurezza intere aree, prevenendo dissesti idrogeologici che ogni anno causano vittime e danni ingenti alle imprese e all’agricoltura, quindi una necessaria manutenzione dei fiumi: “Confagricoltura sui danni da maltempo: conseguenze gravi, necessaria manutenzione fiumi”.
Infine Coldiretti chiede che vengano create le condizioni per avere risposte chiare sulla la messa in sicurezza del territorio, dei fiumi e dei corsi d’acqua minori: “Coldiretti: maltempo e messa in sicurezza corsi d’acqua”.
Faccio presente che le Associazioni degli agricoltori chiedono le stesse cose che sollecitiamo insistentemente anche noi cittadini da anni, con zero poteri sindacali essendo solo semplici Comitati. il settore agricolo dovrebbe però chiedersi: a che servono i Consorzi di Bonifica? E i Consorzi di Irrigazione? E i Consorzi di Miglioramento Fondiario? E cosa servono le Cautenze? Sono elencate qui: “ANBI Consorzi del Piemonte”.
Le Associazioni agricole dovrebbero porre quest’altra domanda: come viene gestito il “troppo pieno” dei loro invasi durante un maltempo della portata della scorsa settimana, ovvero le portate scaricate nell’alveo di valle con il rischio di produrre fenomeni di onda di piena con conseguente esondazione? Chi dovrebbe realizzare opere atte a garantire la sicurezza idraulica del territorio includendo opere che rivestono ruoli importanti di tutela del patrimonio agricolo, ambientale e urbanistico? Un esempio delle funzioni di questi Enti: da AMBI Veneto: “Il ruolo dei Consorzi di Bonifica nella Mitigazione del rischio idrogeologico”.
Se questi Enti hanno tali funzioni chiediamoci perché succedono tali disastri.
Voto: 4
3) Brutta notizia per chi la pensione da lavoro se l’è guadagnata senza regali: “Pensioni, allarme INPS per un buco da 26 miliardi di euro: “Così finiamo i soldi”. Il Comitato di vigilanza dell’INPS ha approvato il bilancio dell’Istituto per l’anno in corso, ponendo però l’attenzione sul tema della sostenibilità per le casse dell’INPS. Qui si tratta della tenuta del sistema previdenziale e la domanda è: quali saranno le conseguenze per le pensioni? Un buco da 26 miliardi che rileva un netto peggioramento rispetto ai 6,4 miliardi attesi prima che cominciasse a imperversare il virus. Viene data la colpa al COVID e per cominciare vediamo quanto hanno pesato le misure di sostegno dovute all’epidemia che sono andate a beneficio di 13,3 milioni di italiani. Oltre 4 milioni hanno ricevuto il bonus di 600 euro, 660 mila il bonus baby-sitting, 260 mila quello per i lavoratori domestici, 570 mila gli assegni per il reddito di emergenza e 5,8 milioni la cassa integrazione, di cui 3,1 milioni a pagamento diretto e 2,7 con pagamento a conguaglio. A quanto sopra aggiungiamo il “peso” del reddito e pensione di cittadinanza per 1,3 milioni, di cui parte a chi ne ha veramente bisogno e parte a chi in modo truffaldino riesce a percepirla, giacchè non vi sono controlli seri. Visto che INPS è in rosso, il suo presidente Pasquale Tridico (economista di sinistra, uomo fidato di Di Maio) si è raddoppiato lo stipendio, per la serie: “se la barca affonda, cerco di assicurarmi un buon salvagente”. Conosciamolo: “Presidenza Inps: chi è Tridico, il prof M5S anti-austerity”.
Archiviato Tridico, un atto informativo dovuto a chi mi legge, l’INPS è l’albero della cuccagna da anni, dentro ci hanno infilato di tutto a partire dai baby pensionati, anni di pensione regalati a dipendenti pubblici e la famigerata Legge Mosca (n° 252 dell’11 giugno 1974, che porta il nome del Senatore Gaetano Mosca). Guai a citarla, e il motivo per cui, in tutti questi decenni, governi e parlamenti non hanno mosso un dito è semplice: molti di quelli che beneficiano di questa legge bazzicano ancora tra le stanze del Parlamento (o ne sono appena usciti) altri nelle sedi dei partiti e nei sindacati, e chi ne ha goduto a piene mani è l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In questo articolo vi sono i nomi di chi ne ha beneficiato: “Legge Mosca: politici e sindacalisti in pensione senza avere mai pagato contributi”.
E’ stato stimato che il costo di tali benefìci previdenziali per l’erario dello Stato ha superato i 12,5 miliardi di euro, sottraendo dunque all’INPS i contributi versati ai fini pensionistici da coloro che realmente avevano prestato attività lavorativa. Leggete qui.
Voto: 2