“Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante il via libera ai lavori di manutenzione del verde per cercare di prevenire il dilagare di allergie ma anche per scongiurare i gravi pericoli determinati dalla caduta di alberi e rami favoriti dall’incuria e dal moltiplicarsi di eventi climatici estremi”.
Così il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nell’esprimere apprezzamento per la riapertura delle attività di cura e manutenzione del paesaggio a partire dal 14 aprile prevista dal Decreto del presidente del Consiglio insieme alla selvicoltura e alla manutenzione delle aree forestali.
“Una necessità – continua Bianco – per intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico ma anche per difendere le piante dall’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo che vanno affrontati adeguatamente per garantire a bellezza dei centri urbani ma anche sulla loro sicurezza”.
Già da settimane peraltro sono ormai entrate nel vivo le fioriture, in particolare betulle e frassini. E con il periodo, dilaga anche il rischio di allergie da polline e più avanti anche delle ‘temute’ graminacee di cui, secondo le autorità sanitarie, soffre circa un quarto della popolazione.
Si tratta di lavori non derogabili che vanno affidati a professionisti del settore nel rispetto di tutte le precauzioni necessarie a contenere il contagio da Coronavirus.
Il verde urbano pubblico è aumentato del 3,7% in un quinquennio ed ha raggiunto nei capoluoghi di provincia una disponibilità media di 31,1 metri quadri per abitante.
“Siamo soddisfatti che sia stata accolta dal Governo la richiesta di Coldiretti di inserire la selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali tra le attività essenziali che possono continuare ad essere svolte durante l’emergenza Coronavirus. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Una decisione determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione, un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi. La corretta manutenzione delle foreste aiuta, infatti, a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme”.
L’inserimento delle attività di selvicoltura tra quelle non sospese è importante quindi per consentire alle imprese del settore di tornare al lavoro e concludere le operazioni programmate.
“I boschi, gestiti in modo sostenibile – concludono Bianco e Rampazzo – assolvono funzioni importanti per tutta la collettività, come la prevenzione dalle frane e dalle alluvioni, ma serve una corretta gestione per preservare i territori dall’abbandono affinchè possano svolgere un insostituibile presidio rispetto all’assetto idrogeologico e mantenere un patrimonio naturale dall’importante valenza turistica e ambientale”.