Gentilissimi,
ieri primo aprile, abbiamo letto su diverse testate giornalistiche e sui canali ufficiali del Comune di Alessandria un articolo che riportava una lodevole nonché dovuta iniziativa del Sindaco di Alessandria e dell’Assessore alle Politiche sociali, d’intesa con l’Unità di Crisi comunale Covid – 19, volta a verificare lo stato delle cose presente nelle molteplici Case di riposo cittadine circa la perdurante pandemia.
Nei testi di alcuni articoli e post sulla Vostra pagina Facebook leggiamo la tranquillizzante notizia che : “Attualmente, le Persone – un totale significativo di 947 – Ospiti delle Case di Riposo e RSA alessandrine non presentano sintomi da contagio Covid-19 e questa, a conclusione della specifica verifica richiesta dall’Amministrazione Comunale, risulta essere veramente la “buona notizia”.”
Purtroppo, per quanto risulta alla scrivente O.S., le cose non stanno proprio così e la situazione è tutt’altro che tranquillizzante.
A tal proposito, alcuni giorni fa abbiamo segnalato, alla ASL competente e alla Regione, ad esempio che presso la Casa di Riposo Gigi & Teresio Capra di Spinetta M.go – gestita dalla Sereni Orizzonti1 Spa– erano presenti sia casi di contagio che hanno portato alcuni ospiti ad essere ricoverato presso strutture ospedaliere, con purtroppo anche esiti nefasti, ospiti contagiati, nonché coinvolgimento nel contagio di operatori addetti alla Casa di Riposo.
In esisto alle medesime segnalazioni, ad oggi nulla abbiamo saputo circa eventuali accertamenti svolti dalle Autorità competenti, fosse anche solo per smentire le nostre segnalazioni (ne saremmo ben felici).
La situazione di difficoltà oggettive è confermata anche da un altro articolo/intervista apparso sempre ieri sulla pagina locale online del La Stampa: “Mio figlio autistico con il coronavirus nella Rsa di Spinetta: non lo vedo da oltre 3 settimane. Aiutatemi”.
Pertanto non ci spieghiamo su quali conoscenze si basino le Vostre assicurazioni e ci preoccupa che l’apposita Unità di Crisi comunale – covid 19- sia allo scuro di ciò e speriamo non di altro.
La situazione complessivamente purtroppo non pare rassicurante, la Casa di Riposo di Spinetta può rappresentare solo un esempio, poiché come risaputo le Case di Riposo sono luoghi dove si ospitano persone fragili, quasi tutte anziane e sofferenti di pluri patologie croniche, che da dati ufficiali della Protezione Civile che quotidianamente ascoltiamo nel bollettino delle ore 18, sono le più colpite da questa grave malattia.
Con esse, vogliamo ricordare, oltre allo straordinario impegno di medici e infermieri in generale, in questo caso, ma non solo, il personale più esposto al pericolo di contagio: le Operatrici Socio Sanitarie che accudiscono gli ospiti sotto tutti gli aspetti e per un tempo importante a diretto contatto con i medesimi.
Il rischio di contrarre o essere portatrici di contagio è molto alto. Non sempre, per motivi vari nonché difficoltà di approvvigionamento degli indispensabili Dispositivi Individuali di Protezione associati a opportune e continuate sanificazione degli ambienti, la sicurezza per ospiti e operatori è garantita.
Il personale ormai carente, in quanto è stato dimezzato dalle malattie e dalla totale disorganizzazione della Direzione Aziendale che si è completamente dimenticata dei lavoratori della struttura di Spinetta, è obbligato per coprire la struttura ad eseguire turni stremanti e a saltare i riposi (senza rispetto delle normative di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro).
Approfittiamo della cortese ospitalità delle Testate giornalistiche, per confermare la denuncia già fatta nelle allegate lettere e richiedere ad iniziare dall’Azienda, alla autorità comunali e non ultimo alle Autorità sanitarie competenti, leggi ASL AL, senza dimenticare l’Autorità Giudiziaria e di Polizia, di intervenire urgentemente sia per verificare la situazione sia per organizzare le dovute tutele ad ospiti e operatori.
Nel ringraziare, porgiamo cordiali saluti e chiediamo che venga nel più breve tempo possibile attenzionata e sistemata la presente situazione onde evitare ulteriori complicanze agli ospiti ed ai lavoratori riservandoci di agire eventualmente in tutte le sedi e forme previste dalla normativa
a tutela dei luoghi di lavoro e dei lavoratori in essi impegnati se non vedessimo miglioramenti entro e non oltre 3 giorni dal ricevimento della presente.
Si allega: nota n.093/Csesanità20 inviata alla direzione Aziendale, alla Prefettura di Alessandria, all’Azienda sanitaria Locale di Alessandria e alla Commissione di Vigilanza delle strutture residenziali pubbliche e private del Distretto di Alessandria, alla Regione Piemonte e all’Assesore alla Sanità della Regione Piemonte Dott. Icardi Luigi Genesio che ancora oggi è risultata inevasa.
CSE SANITÀ
Federazione Professioni Sanitarie, Sociali, Tecniche e Amministrative
Dipartimento FLP
Sanità Privata
Il Coordinatore Territoriale
CSE Sanità – FLP Alessandria-Asti
Stefania Gallo