10 a Sciaudone e Bianchini anti-inquinamento acustico dei treni, 8 a Casale che fa educazione alimentare nelle scuole [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Ai consiglieri comunali alessandrini Maurizio Sciaudone (FI) e Giuseppe Bianchini (SiAmo Alessandria), entrambi capogruppo di maggioranza, per una mozione presentata allo scopo di interessare le Ferrovie dello Stato da parte dell’amministrazione comunale, per trovare una soluzione all’inquinamento acustico subìto da chi abita vicino alla rete ferroviaria. Due le soluzioni possibili: l’installazione di barriere antirumore e la sostituzione di alcuni passaggi a livello con sottopassi. Noto con piacere che in questa consiliatura ci sono consiglieri attivi che si impegnano seriamente. La scorsa settimana il massimo voto lo ha ricevuto Francesco Gentiluomo (5 Stelle), questa settimana è veramente apprezzabile che i Consiglieri Sciaudone e Bianchini abbiano pensato a queste utili possibilità. Sono andata a vedere cosa prevede RFI in merito all’inquinamento acustico e ho trovato questa informazione aggiornata a settembre 2017: “Per le linee già in esercizio, RFI è impegnata nelle attività di mitigazione acustica previste dal Piano di Risanamento Acustico approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni in base alla scala di priorità definita dal DM Ambiente del 29 novembre 2000”.
I costi sono a carico delle Ferrovie. In merito alla soppressione dei passaggi a livello sostituendoli con sottopassi, ecco qualche informazione in più. Anche qui è aggiornato al 2017 e si riferisce al ruolo degli Enti locali. “La sostituzione dei passaggi a livello con opere alternative (cavalca-ferrovia e sottopassi) è una scelta concordata con gli Enti territoriali interessati, in primo luogo le Amministrazioni comunali e provinciali. I passaggi a livello smantellati saranno sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi”. Non per far polemica, ma dal 2000 si sono succedute tre amministrazioni: a nessuno è venuto in mente di pensarci prima? Chiaro è che per svolgere il “rito del fare” è necessario applicare “il rito del lavorare”, a pari impegno tra politica e dirigenza. A Sciaudone e a Bianchini un applauso, chiedo solo di tenere il fiato sul collo ai preposti per riuscire a portare a casa tale importante risultato.
Voto: 10

 

 

"Mezzogiorno di..suono!": domenica al Comunale di Alessandria il concerto dell'Orchestra sinfonica JuniorClassica CorriereAl2) A pari merito alla consigliera comunale, Vittoria Oneto (Pd) e al consigliere regionale Domenico Ravetti (Pd). Motivazioni del voto? Leggete qui: “Ad Alessandria sindaco e giunta inconcludenti: serve una fondazione culturale per rilanciare teatro e musei”. Come già scrissi in una precedente pagella, l’attuale amministrazione comunale è operativa da fine agosto 2018. Oneto e Ravetti criticano Sindaco e Giunta di Alessandria per comportamento inconcludente e inadeguato, poche scelte pure sbagliate, immobilismo che interessa tutti i settori strategici, e ritengono prioritario il mondo della cultura, a loro avviso abbandonato a se stesso. In sostanza nel loro biasimare ritengono che il teatro comunale di Alessandria sia il simbolo dell’inconcludenza della guida leghista, essendo il primario settore di cui ha bisogno Alessandria. Mi fermo e chiedo alla consigliera Oneto: “Nelle vesti di assessora alla Cultura ha avuto cinque lunghi anni per costituire una Fondazione Culturale allo scopo di rilanciare Teatro e Musei di Alessandria, perché non lo ha fatto? E perché non ha chiesto alla Regione ‘amica’ (politicamente parlando) i fondi necessari per togliere dall’empasse il teatro? Oneto e Ravetti ci raccontano che: “le Fondazioni culturali hanno consentito di valorizzare molte realtà teatrali in Italia”, e citano le Fondazioni dei teatri comunali di Bologna, Bolzano, Ferrara, Modena, Treviso “che sono riuscite a creare poli culturali in grado di attrarre, attraverso un ricco calendario di spettacoli e appuntamenti, anche spettatori da altre città.” Da non crederci. Prima del teatro è importante verificare i debiti (ancora trovati nei giorni scorsi, leggere Il Piccolo di venerdì 25 maggio pag. 8 e 11 con le interviste di Locci e Lumiera). Questa Giunta sta lavorando per ‘rappezzare’ ciò che è stato ‘lasciato andare’ per troppo tempo. Cito un articolo sulle priorità per Alessandria e per i cittadini: “Barosini: Ecco tutti gli interventi di manutenzione urbana previsti quest’anno per Alessandria e sobborghi: stanziati 800 mila euro”. I cittadini di Alessandria sono pazienti ma non stupidi, è tempo che la politica cambi metodo e torni ad esprimere responsabilità e buon senso.
Voto: 2

 

3) Al Comune di Casale Monferrato: chi mangia in mensa a scuola avrà una borsa per portare a casa gli alimenti non consumati. Fra pochi giorni l’anno scolastico si conclude, ma il Comune di Casale Monferrato si è portato avanti sperimentando una meritevole iniziativa: “Casale dice stop agli sprechi in mensa con la Good Food Bag”.E’ un messaggio che va nella direzione dell’eliminazione dello spreco alimentare nelle mense scolastiche, ma che si prefigge anche una valenza educativa nella diffusione di una vera e propria cultura anti spreco e di rispetto per il cibo.
Agli studenti sarà consegnata una borsina, ‘richiudibile’ in modo da poter essere infilata nello zaino, in cui si potranno mettere gli alimenti del pranzo non consumati in mensa e portarli a casa. Ad esempio; pane, frutta non sbucciata, prodotti da forno, alimenti confezionati come merendine, budini e tutti i cibi in vaschetta che dovranno essere assolutamente integri, privi di qualsiasi alterazione visiva ed olfattiva quindi senza segni di apertura, rottura o foratura. I rifiuti alimentari nelle mense scolastiche, e non solo, sono uno sperpero di risorse vitali e di denaro per le singole famiglie. Applicare questa regola nelle mense scolastiche diventa responsabilità sociale in un periodo di perdurante crisi economica, ed è un modo di andare incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà: ciò che il bambino non mangia a scuola potrebbe consumarlo a casa. Al momento solo il 9,7% delle città italiane ha messo in essere inziative analoghe. La nostra Casale Monferrato con il progetto “non sprechiamo il cibo” insegna ai bambini la prevenzione degli sprechi alimentari abbinata alla riduzione dei rifiuti.
Voto: 8