Leggo sui giornali la nota del Presidente Barosini, riguardante le iniziative anti-crisi per la nostra città, con particolare attenzione alla revisione degli studi di settore.
Caro Presidente, non faccio mai questioni di merito personale, ciò che mi interessa è il conseguimento del risultato, ma leggendo la Sua nota non posso non sottolineare il fatto che l’idea di intervenire sullo strumento fiscale in questione, sia arrivata da un semplice cittadino: il sottoscritto.
Il 5 di settembre la mia “idea”, appoggiata dal Movimento 5 Stelle, è stata presentata alla Taglieria del Pelo, in presenza della RAI e nell’assenza totale da parte di esponenti politici (Lei era tra il pubblico) ed associazioni di categoria. Quest’ultima assenza fu da me segnalata scatenando non poche polemiche.
Prendo atto che in commissione la presenza dei rappresentanti di ASCOM e CONFESERCENTI è stata puntuale e precisa riguardo all’iter da seguire per arrivare ad una modifica degli studi di settore. Ringrazio quindi tanto Lei quanto le associazioni per l’appoggio promesso, ma, La prego, non dimentichi che la proposta è partita da un “singolo” oggi appartenente alla società civile, non iscritto a nessun partito, né associazione di categoria e che successivamente è stata seguita da un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle.
Non ho in tutta questa vicenda interessi personali che vadano al di là della salvaguardia del mio posto di lavoro e di quello della mia dipendente, non chiedo medaglie, però, caro Presidente, quando la politica intercetta un bisogno, tanto di cappello; quando sostiene un’iniziativa a favore della collettività, anche; quando invece “salta sul carro”, mi perdoni, è proprio questo che irrita i cittadini!
Concludo regalandoLe le note di una canzone di Enrico Ruggeri: sono stato punk prima di te, sono stato più cattivo io, suonavo l’heavy metal quando tu eri chiuso nell’armadio (Punk prima di te).
Simone Lumina – Alessandria