L’apparentamento Rita Rossa-Oria Trifoglio, siglato domenica scorsa un po’ a sorpresa (solo due giorni prima il Quarto polo aveva invitato alla libertà di voto i suoi elettori, senza prendere posizione), ha lasciato qualche strascico polemico tra gli addetti ai lavori. E non solo.
Non l’ha presa bene, tra gli altri, Graziano Canestri, il “quasi” candidato al Consiglio comunale per il Quarto polo, ritiratosi prima della composizione delle liste dopo essere stato preso (metaforicamente) a sassate da Borioli e Ravetti a inizio campagna elettorale per i suoi trascorsi in Forza Nuova.
“Non me lo aspettavo, per me è stato un fulmine a ciel sereno” ha commentato a caldo Canestri. “Non so come reagirà il nostro elettorato. Credo che alla fine molti non sosterranno Rita Rossa” afferma l’ormai ex quartopolista. “Io personalmente voterò e farò votare Cuttica, perché voglio un cambiamento vero per la mia città”.
Più ironico, ma ugualmente amareggiato, anche il noto editore alessandrino Ugo Boccassi, candidato al Consiglio comunale nella lista “Quarto Polo”, che su Facebook si è sfogato con queste parole: “Quello che mi fa di più incazzare è l’aver preso pochi voti (44, ndr), non per una possibile elezione, ma per aver voce in capitolo dentro il Quarto Polo e scaraventarli…”. E ha concluso così: “Solo ora ho capito perché mi hanno voluto: Io ero il QUARTO… POLLO!!!”.
A completare il quadro del disagio all’interno del Quarto Polo, la dichiarazione di poche ore fa di Renato Kovacic, che a maggio aveva manifestato con entusiasmo il proprio sostegno alla candidatura a sindaco di Oria Trifoglio. Oggi il leader dei comunisti alessandrini esprime così la propria posizione politica: “Il partito comunista di Kovacic non voterà la Rossa. Ma andrà a votare”.
E gli altri che cosa faranno?
A. S.