[BlogLettera] La nostra fiaccola per la città brucia contro il governo Monti, per un altro modello di sviluppo e di democrazia dei territori

La Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) aderirà compatta all’appello lanciato dalle organizzazioni sindacali che si sono fatte promotrici della mobilitazione cittadina di giovedì 18 Ottobre.

Non possiamo però sottrarci dal ribadire alcune nostre considerazioni che vogliamo condividere con tutti i cittadini e con i lavoratori di Alessandria:

 la normativa sul dissesto dei Comuni è frutto di una sciagurata incapacità e volontà del Governo che nega la possibilità di punire i colpevoli sottraendo i diritti sociali, democratici ed economici dei cittadini che siano essi fruitori di servizi o imprese;

  il decreto “salva Comuni” che non ha visto la città di  Alessandria tra i beneficiari, limita al massimo possibile le decisioni politico amministrative dei governi locali democraticamente eletti per far posto ad una forma di ulteriore commissariamento delle scelte economiche e strategiche, obbligando le amministrazioni, con clausole specifiche a ridurre la spesa corrente ovvero a licenziare i lavoratori delle aziende pubbliche in difficoltà strutturale come ad esempio AMIU e ATM,senza deroghe alla legge Fornero sulle pensioni. Cosa offre in cambio? Cifre che non consentirebbero il  rilancio della città;

 il Governo Monti e i suoi sostenitori hanno lavorato velocemente per ridurre i nostri Comuni e territori a mere espressioni geografiche: la recente manovra
ha tagliato decine di migliaia di posti di lavoro in servizi essenziali come la SANITA’, la SCUOLA, l’ASSISTENZA SOCIALE, ha invece regalato 2 miliardi alla banca Monte dei Paschi di Siena, ha autorizzato la spesa di quasi 900 milioni di euro fino al 2015 per i progetti di Alta velocità (TAV) e sottratto 2,5 milioni di euro ai COMUNI;

 le decisioni di questo Governo appoggiato anche dai dirigenti  politici di pezzi del centro sinistra, non hanno solo valore oggi ma lo avranno per 20 anni: manomissione dell’art. 18, riforma della pensioni, pareggio in bilancio della costituzione. Se nella prossima legislatura non si metteranno mano a questi dispositivi  di legge qualsiasi cambiamento di governo sarà solo di pura facciata, a prescindere da chi farà il presidente del Consiglio.
Ci appelliamo alla cittadinanza e a tutte le sue forze produttive affinchè facciano sentire la loro voce con determinazione: ogni posto di lavoro perduto, ogni servizio negato ad Alessandria e altrove, produrrà inevitabilmente una ulteriore   contrazione dei consumi, una probabile bolla immobiliare e costi sociali altissimi anche riferiti ad un aumento della microcriminalità e problemi di ordine pubblico.

Al Sindaco Rita Rossa e alla sua Giunta a cui va il merito della tenacia con cui stanno combattendo contro il declino della città chiediamo di non dimenticare nessuno e di offrire esempio di un modello di sviluppo cittadino lontano dalle  logiche del Governo Nazionale.

Federazione della Sinistra – Alessandria