Dai giornali apprendiamo che con la privatizzazione dell’ATM – 85 per cento ai privati – sarebbe finalmente risolto il problema del trasporto pubblico ad Alessandria, dopo cinque anni con il servizio al minimo e i lavoratori sballottati un giorno e l’altro tra riorganizzazioni, decurtazioni dello stipendio, spostamenti di mansioni e chi più ne ha ne metta fino a quello che si potrebbe definire un’opera d’arte….. 181 persone che hanno firmato la lettera di dimissioni, più altre dieci pagine con contestuale riassunzione. Peccato che a nessuno, contestualmente sia stata rilasciata alcuna lettera di riassunzione, forse era finita la carta….
Vengono in mente certe situazioni come i suicidi collettivi o altre situazioni dove tutti in massa decidono di farla finita.
Effettivamente, ad essere difesi da certi sindacati, che, se non sono complici, non si capisce cosa siano, a volte uno preferisce così…
Crediamo si sia raggiunta la perfezione… un suggerimento, visto che ad ora nessuno ha il cartaceo delle decine di pagine che hanno firmato, quindi nessuno sa cosa potrebbe accadere, prima di consegnare i contratti firmati, potrebbero consegnare 181 contratti diversi. A quel punto, tutti felici e soddisfatti, capirebbero come sono stati turlupinati….e potrebbero ringraziare, ad esempio con un nodoso randello, i rappresentanti sindacali per averli così bellamente salvati…
Non condividiamo la felicità dei commenti di certi politici nostrani, che , con lo sguardo pensoso e l’aria grave, danno cenni di assenso con la testa plaudendo a queste scempiaggini. Ah dimenticavamo… siccome tutti sono così bravi ad autoincensarsi per difendere così bene i lavoratori le vicine elezioni di sicuro confermeranno gli attuali amministratori… per il loro operato vicini ai cittadini ed attenti ai bisogni delle classi meno abbienti.
Sembrano lontani i tempi in cui il centrodestra, con l’allora sindaco Piercarlo Fabbio, voleva privatizzare l’azienda….. un sindacato, ebbene sì, raccolse tremila firme dai cittadini alessandrini come indice di scarso gradimento. Ora, al confronto, sembravano tutti chierichetti… dopotutto volevano vendere a Milano “solo” il 49 per cento…Quel sindacato era l’USB… dopo scioperi e conflitti di vario genere la palla è passata ad una giunta di centrosinistri con a capo la sindaca Rita Rossa, evidentemente molto più bravi che a destra, loro sì che ci sanno fare quando si tratta di privatizzare i servizi pubblici, ridurre i diritti… anche quelli degli utenti in termini di costi…ma di questo, ai sindacati complici e agli amici degli amici poco importa.
Il Coordinamento Provinciale USB