FC Alessandria torna alla vittoria: 1 a 0 al Moccagatta con un combattivo Sommariva Perno

di Pier L. Cavalchini

L’allenatore in seconda sig. Maurizio Ammirata porta fortuna ai Grigi che al Moccagatta, comunque con la presenza di quasi trecentocinquanta paganti, vincono e convincono. Per la verità una buona cinquantina dei paganti erano della zona di Sommariva Perno, ma questo non toglie demeriti all’affezionato e sempre “caldo” pubblico alessandrino. Certo la “quadriscoppola” rimediata ad Alba ha lasciato il segno, con squalificati di rilievo (Pellegrini, Grandoni e lo stesso allenatore Merlo), ma ha forse dato la carica giusta agli undici visti in campo contro i “bianco-verdi” cuneesi del Sommariva. Squadra che ha confermato, comunque, solidità e pericolosità nelle azioni.

L’Alessandria si presenta con qualche novità: torna Canegallo in porta e a Muratore viene affidato il delicato compito di terzino tornante. Mazzocca e El Oualid da subito in campo e Mazzucco capitano. Senza dimenticare Erbini, quasi regista in attacco, sempre presente in tutte le operazioni. Già al secondo minuto l’Alessandria conquista un angolo proprio sotto la Gradinata Nord. Serie di mischie nell’area di Federico Marengo, esperto portiere del Somma e, a conferma delle intenzioni dei padroni di casa, già un’ottima occasione per passare in vantaggio capitata al n. 11 Cardellino che, però, tira alto. Dall’argentino vorremmo più precisione perché, come ha confermato il mister Ammirata, “quei tiri in allenamento sono sempre ottimi gol”. Il Sommariva Perno, non sta a guardare e, quando può, innesca contropiedi brucianti, come quello che al minuto 12 ha permesso a Rainero e Chiotti di tirare, senza fortuna, verso la porta difesa da Canegallo.

L’Alessandria a centrocampo, in mancanza di Pellegrini, opera soprattutto sull’asse Vinces – Mazzucco con Mazzocca, Ventre e Muratore a fare gli “incursori” sulle corsie laterali. Proprio su una di queste ripartenze è Mazzocca ad imbeccare nel migliore dei modi Cardellino che, di testa, colpisce il palo interno con la palla che “danza” sulla linea per qualche attimo. Una bella azione corale che avrebbe meritato miglior fortuna. Siamo a metà del primo tempo e il risultato è ancora a reti bianche, anche se le due squadre non si limitano alla gestione ordinaria, tentando – quando possibile – soluzioni a sorpresa. In questa fase si susseguono anche molti falli tattici che vedono, a volte, in difficoltà il sig. Biasiol, arbitro designato per il match. Ma questa non è una notizia perché la classe arbitrale di queste categorie è così. Al quarantesimo è “piede d’oro” Mazzocca a mettere i brividi al portiere Marengo che solo con una acrobazia riesce a deviare il pallone in corner. Null’altro da segnalare fino alla fine della prima frazione, tranne un colpo di testa poco convinto di Cardellino, alto sulla traversa. Da rimarcare anche l’entrata Merlo e Cirio in sostituzione degli infortunati El Oualid e Mazzucco, cambi che hanno mantenuto alto il livello di gioco della squadra di casa.

Si va al riposo sullo zero a zero e si riprende, praticamente, con lo stesso modulo (4-4-2) del primo tempo, mentre invece il “Somma” prova a mischiare le carte, cambiando alcune posizioni chiave. Fra i cuneesi buone le prove di Chiotti, Ranieri, Guenne e Campanella con Caputo e Bostan spesso in sala regia. L’Alessandria, però, risponde colpo su colpo e cerca di velocizzare il più possibile il gioco. Riesce così a far arrivare a Muratore la palla buona del vantaggio. Si tratta di una delle molte carambole viste, con passaggi veloci da destra a sinistra e vice versa. Alla fine di una di queste giocate “classiche” la palla arriva al liberissimo Muratore, vero jolly della partita, che con un secco tiro di sinistro batte imparabilmente il portiere cuneese.

La reazione degli ospiti è veemente, anche perché a sostenerli, sia in tribuna, sia in gradinata sud, sono in molti, nella speranza di un “colpo grosso”. E quasi ci riescono perché l’incornata del centravanti Tommy Campanella con palla bene indirizzata verso Canegallo e spettacolare parata alla Buffon (…ricordate l’incornata di Zidane nella finale del 2006?) ha gelato tutta la gradinata nord e non solo. Siamo soltanto al sesto minuto della ripresa e tutto il pubblico si chiede se resisteranno i Grigi al prevedibile assalto dei Cuneesi alla porta “grigia”. Beh…la risposta è sì. “Molto rumore per nulla” verrebbe da scrivere citando Shakespeare, perché oltre all’incornata di Campanella non c’è stato più nulla di particolarmente pericoloso per l’Alessandria. Anzi, proprio i Grigi in almeno quattro occasioni (due con Ermini e due con Cardellino) avrebbero avuto la possibilità di mettere al sicuro il risultato, ma la mira in tutte le azioni determinate da veloci capovolgimenti di fronte, non è stata delle migliori. Dispiace soprattutto per Ermini, uscito tra gli applausi al quarantesimo della ripresa, autore di una prestazione maiuscola. Il Sommariva ha recriminato a fine partita su una rete annullata a Dellanno su preciso suggerimento di Bostan. In realtà al momento della partenza della punizione il centrocampista in maglia bianco-verde era avanti agli altri di mezzo metro, per cui la rete è stata correttamente annullata. Si era nel pieno del pressing di metà secondo tempo degli ospiti ma, come segnalato, la retroguardia in maglia grigia, questa volta, non si è fatta sorprendere.

Quindi tre punti più che meritati con un punteggio che sarebbe potuto essere anche più ampio ma va bene così. Anche perché, nel frattempo, il Casale viene fermato in casa dalla Gaviese, permettendo all’Alessandria di ritornare in vetta. A Castellazzo Bormida attendono i Grigi con impazienza per vendicare il “quattro a zero” subito al “Mocca”, mentre gli uomini di Ammirata (ci sarà ancora lui) andranno nella vicina Castellazzo con l’intenzione di vincere. Vedremo come andrà a finire.

FC Alessandria 1 – Sommariva Perno 0

Marcatore: 49′ Muratore (A)