Regione Piemonte: “Stop all’installazione di fotovoltaico a terra in aree agricole”

Sarà consentita solo l’installazione di impianti agrivoltaici

L’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa dichiara: “Con le ultime decisioni prese con l’accordo tra il MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ed il MASAF – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, si valorizza il lavoro svolto dall’Assessorato e Direzione Agricoltura della nostra regione. Grazie all’impegno e il dialogo costruttivo con le organizzazioni degli imprenditori agricoli, il Ministero dell’Agricoltura, l’Assessorato Ambiente e Territorio e le Province, abbiamo contribuito e contribuiremo a mantenere od incrementare la produzione agricola Piemontese in armonia con lo sviluppo di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, ma senza consumo di altro terreno agricolo con pannelli fotovoltaici a terra di tipo standard”.

E’ infatti proprio di questi giorni la notizia di un accordo tra il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ed il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per vietare l’installazione di fotovoltaico con moduli a terra standard in aree agricole e consentire solo l’installazione di impianti agrivoltaici. Tale impostazione, seppur semplicemente sotto forma di una delibera con indicazioni per il territorio regionale, è quella già anticipata dalla Regione Piemonte da Agosto 2023.

Con la delibera 58-7356 del 31 luglio 2023, fortemente voluta dall’Assessore all’Agricoltura, la nostra regione indicava per tutto il suo territorio di istallare sui terreni agricoli di particolare pregio, così come definiti dalla delibera stessa, impianti di tipo agrivoltaico.

“Dal 4 Agosto del 2023 – sottolinea Marco Protopapa – la delibera citata agisce sul territorio Piemontese, con ottimi risultati nella tutela del potenziale agricolo delle aree agricole.”
Importante è sottolineare che in un sistema agrivoltaico, la produzione agricola subisce una perdita del 30%, mentre la produzione energetica subisce una perdita dal 20% per i sistemi più semplici fino al 40% (limite previsto dalle linee guida pubblicate sul sito del MASE), realizzando così un reale bilanciamento tra l’interesse agricolo ed energetico.

“Proprio in questi giorni, – conclude Marco Protopapa – in provincia di Alessandria, la delibera ha impedito l’installazione di un impianto fotovoltaico standard non integrato, che avrebbe occupato una area agricola di circa 53 ha, annullando completamente la produzione agricola su quell’area, compresa nell’areale di una delle più famose produzioni IGP regionali, la nocciola, e parzialmente in un classe di capacità d’uso del suolo di alto valore agricolo.”

La decisione di emanare tale delibera veniva presa ad inizio 2023, quando ci si rese conto, dai progetti che venivano analizzati, che i criteri con cui venivano selezionate le aree su cui installare impianti fotovoltaici a terra standard e non integrati, erano principalmente, il costo del terreno e la vicinanza ad una cabina di consegna dell’energia, esistente, o installabile, indifferentemente dalla concentrazione di impianti che si sarebbe poi venuta a creare e dal potenziale agricolo dell’area.